Home Page » Canali » Archivi » Notizie » Archivio Comunicati Stampa » Archivio Comunicati Stampa 2003

Cosenza sotto una luce nuova

26 mag 2009
Presentato stamane a Palazzo dei Bruzi il Piano regolatore di illuminazione ambientale e scenografia urbana, redatto dall’arch. Tiziana Pulice con il coordinamento dell’Ufficio comunale del Piano. Lo strumento, che ha avuto come prologo due anni fa l’illuminazione di tre monumenti storici (Liceo classico, ponte Alarico, Duomo), iniziativa - sempre firmata dalla Pulice - che fece vincere a Cosenza un premio nazionale, è uno dei primi in Italia. "Si tratta di un ulteriore tentativo di crescita per uno sviluppo urbano sostenibile" -ha detto il sindaco Eva Catizone.
"L’urbanistica non è fatta solo di costruzioni, ma anche di cose come l’architettura della luce. Una buona illuminazione può cambiare sensibilmente la sensazione di un luogo, la fruizione di uno spazio". Il vicesindaco Giuseppe Leporace, assessore alle Politiche urbanistiche e lavori pubblici, ha detto che il nuovo strumento di inserisce appieno "nell’azione di questa Amministrazione che privilegia la programmazione e la pianificazione. Il piano dell’illuminazione è strumento programmatico e di controllo, con vari obiettivi: innalzare la qualità della vita dei cittadini, incentivare le attività commerciali, fornire una sorta di guida luminosa ai turisti. Tutto ciò attraverso il risparmio energetico ed evitando l’inquinamento luminoso".
Quindi, l’architetto Tiziana Pulice ha svolto la propria dettagliata relazione, che è partita da un excursus storico sulla illuminazione in città, che ha avuto alcune tappe fondamentali: il 1840 quando si contarono 85 i punti luce pubblici; il 1863 quando venne realizzata, in ritardo sui tempi, l’illuminazione al gas; il 1906 quando arrivò la luce elettrica, anch’essa con un grave ritardo di circa trent’anni. Il Piano odierno parte dalla individuazione di cinque aree storico-urbanistiche, che rappresentano l’espansione urbana dal centro storico lungo l’asse nord attraverso i Piani regolatori Camposano (1906), Gualano (1935), Tavolaro(1948-49) e Vittorini (1964-65). Quindi, si è proceduto ad una ulteriore perimetrazione in aree pi_ contenute denominate Piani Quadro (15) e Unità Minime d’Intervento (53).
L’analisi dello stato di fatto ha permesso di individuare un primo quadro di esigenze ed obiettivi, in base ad una classificazione per strade, piazze, emergenze architettoniche, aree pedonali, zone a traffico limitato, vegetazione e alberature, portici e scalinate, aree estese, aree a particolare valenza storica.
A ciascuna strada è stata associata una specifica categoria illuminotecnica. L’intero contenuto del Piano regolatore di illuminazione è predisposto anche su supporto informatizzato.
Il perito elettrotecnico Franco Vitelli ha poi fornito delucidazioni sugli aspetti normativi della materia e sugli accorgimenti previsti per il risparmio energetico e la manutenzione. Le considerazioni finali sono state lasciate all’ingegnere capo Luigi Zinno e al dirigente dell’Ufficio del Piano architetto Alessandro Adriano. L’ing. Zinno ha parlato del Piano come di un elemento di grande avanzamento per la città. "Un tempo c’è stato il problema di portare la luce nelle strade - ha detto- Oggi dobiamo lavorare per dare alla illuminazione una sua caratteristica e peculiarità": Il prossimo bando per l’illuminazione pubblica, cui si sta lavorando, chiederà una gestione attenta alla emergenza consumi e ai costi. "Il nostro obiettivo è di arrivare ad una gestione automatizzata di un impianto che consenta un controllo per singola lampada". L’architetto Adriano ha preannunciato la pubblicazione del pregevole lavoro che sarà portato anche al vaglio del Consiglio comunale. "Nel frattempo –ha sottolineato- lo strumento è già utilizzabile dall’Ufficio tecnico per gli interventi quotidiani e costituirà un modo per recuperare il tempo perduto nei decenni scorsi, muovendosi su obiettivi di qualità".