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Consiglio comunale pro Sofri e libertà di espressione e stampa

04 giu 2003
Il Consiglio comunale di Cosenza, presieduto da Saverio Greco, ha ieri proceduto alla surroga del consigliere Carmelo Guido con Carmensita Furlano, che ha rivolto un breve saluto all'assemblea, ed ha preso atto delle dimissioni di Sergio Crea, della nomina di Giuseppe Leporace come vicesindaco e della redistribuzione delle deleghe concomitanti a questo avvicendamento. Ha, quindi, approvato due documenti, il primo a favore della grazia a Sofri, il secondo per esprimere solidarietà al consigliere Antonio Ciacco ed al Quotidiano, contro ogni bavaglio alla libera opinione, informazione e stampa. Bocciato invece l'ordine del giorno presentato dai consiglieri Enzo Paolini e Francesco Savastano per sostenere presso il Capo dello Stato la nomina di Marco Pannella a senatore a vita. CASO SOFRI - Nutrito il dibattito sulla grazia Sofri, originato da un ordine del giorno della maggioranza. Ha iniziato Carlo Salatino (Sdi) che, preannunziando il sì, ha insistito sulla necessità di far sentire la voce del Consiglio comunale di Cosenza "per un dibattito che era caduto nel silenzio". Fabrizio Falvo (An) si è detto contrario alla grazia in quanto provvedimento ad personam. "Sono invece favorevole all'indulto, che riguarda più persone e di ogni parte politica. Bisogna finirla con le ipocrisie di una sinistra che chiede la grazia per un personaggio discusso e comunque già giudicato e invece condanna Berlusconi già nella fase preliminare del processo. Sofri ha avuto sette gradi di giudizio, non è un perseguitato." Elena Hoo (Ds), riprendendo una critica di diversi esponenti dell'opposizione per la scarsa frequenza con cui si riunisce il Consiglio, ha auspicato un lavoro consiliare più operativo, come viene già fatto in seno alle Commissioni. Sulla grazia a Sofri si è espressa positivamente. "E' contraddittoria la detenzione con finalità rieducativa per un uomo che ha già dimostrato di ricoprire una funzione sociale positiva". D'accordo anche Vincenzo Adamo (Pse) che ha rilevato l'incongruenza di chi "vuole l'impunità per le alte cariche dello Stato e non riconosce che Sofri è un detenuto particolare". Sergio Bartoletti (F.I.) si è detto favorevole alla grazia nutrendo "profondo rispetto verso l'uomo che ha accettato con dignità il carcere e si è dissociato dal passato. Avremmo voluto eguale comprensione per altri drammi come quelli di un Cagliari o un Moroni". Successivamente, il gruppo di F.I. si è astenuto sul documento della maggioranza precisando, in una nota, che "esso pone una questione da discutere molto più ampiamente. Nel documento si sottolinea che gli anni di piombo rappresentano un fatto ornmai superato. Secondo noi non è così e molti familiari di vittime attenono giustizia. Anche loro vanno rispettati". Fausto Orsomarso (An) ha ricordato il periodo storico in cui si svolsero i fatti per cui Sofri è detenuto. "La democrazia non è pienamente compiuta in Italia, dove c'è un sistema ancora fortemente dilaniato. La mia generazione non è pronta ad assolvere, ma piuttosto a tracciare un percorso nuovo, con l'apporto di tutte le forze politiche, per evitare che possano avvenire altri casi come quello di Sofri, ma anche dei Fioravanti o Mambro." Amedeo Pingitore (Verdi) ha ricordato che i sette gradi di giudizio per Sofri non sono stati univoci nella sentenza e che "Sofri già prima di essere libero si è reinserito nella società, si è già riabilitato". Francesco Perri si è espresso positivamente, a patto di alcune modifiche da apportare al documento, confessando di essere influenzato dal fatto che un famoso avvocato cosentino (Ernesto D'Ippolito) e lo stesso Silvio Berlusconi si siano dichiarati a favore. Antonio Ciacco (Comunisti italiani) ha preannunziato il sì, pur perplesso che su "Il Foglio" sia uscito un lunghissimo appello di Berlusconi pro Sofri. Ciacco ha tacciato di servilismo il centrodestra per alcune posizioni ascoltate sul caso ed ha denunciato il rischio di un "imbastardimento" della vita pubblica. "La grazia a Sofri è per noi un modo per declinare una battaglia di libertà, soprattutto oggi che le libertà in Italia sono soffocate." Dopo una breve sospensione per una riflessione su eventuali modifiche da apportare al documento, i lavori sono ripresi a documento invariato e la votazione ha fatto registrare 18 sì della maggioranza, 2 voti contrari di An, l'astensione dei 5 esponenti presenti di Forza Italia e dell'Udc. IN ALLEGATO IL DOCUMENTO APPROVATO - PANNELLA SENATORE A VITA - La mozione per Marco Pannella senatore a vita è arrivata in aula già gravata da un voto negativo della Commissione competente. Illustrata da Francesco Savastano, ha raccolto il sì di Francesco Perri e di Fausto Orsomarso, ma non ha superato la prova del voto ed è stata respinta con 11 voti contrari della maggioranza, esclusi Sdi e Verdi che hanno votato per l'approvazione insieme alle opposizioni. CASO CIACCO E QUOTIDIANO - Il terzo documento approvato (IN ALLEGATO) è quello presentato dalla maggioranza -Elena Hoo prima firmataria- e subito discusso vista l'urgenza. Il documento esprime allarme per i rischi che si vivono sul territorio in fatto di libertà di opinione e di stampa. Vengono citati i casi del sequestro giudiziario delle cassette televisive della conferenza stampa che qualche giorno fa il consigliere Ciacco ha tenuto sulle assunzioni alla Camera di Commercio, nonchè le difficoltà di stampa che sta vivendo il giornale "Il Quotidiano". Si chiede dunque un'apposita seduta consiliare dedicata all'argomento. L'ordine del giorno, la cui discussione anticipata non ha trovato d'accordo le opposizioni, è stato illustrato da Elena Hoo. "Denunciamo non il merito, ma il metodo. Il sequestro delle due cassette è fatto gravissimo che colpisce uno di noi che ha voluto dare un'informazione ai cittadini. Equivale a mettere un bavaglio alla libera informazione. C'è poi il caso del Quotidiano che rischia di chiudere per gli ostacoli frapposti volutamente da chi ha interesse a metterlo in ginocchio. E' legittimo che chi detiene il potere faccia questo contro chi non la pensa come lui? La libertà di espressione e di stampa è patrimonio di tutti e va difesa con forza." Contro questa impostazione si è espresso Francesco Perri contestando la circostanza che l'odg sia stato discusso a fine Consiglio, rilevando che "l'assemblea non può diventare un tribunale inquisitore" e proponendo un aggiornamento ad altra seduta. Fabrizio Falvo ha invece ricordato di aver espresso personalmente e come gruppo solidarietà al Quotidiano, riconoscendo al giornale di "aver dato libertà di espressione a tutti, anche più di altri giornali locali". "Ma non è condivisibile -ha continuato- che si mescolino due questioni diverse. La questione che investe il consigliere Ciacco è di competenza giudiziaria, né siamo d'accordo sulla parte del documento che mette alla berlina il Governo. Nel nostro Paese c'è libertà assoluta". Ha concluso il sindaco Eva Catizone. "Il Consiglio comunale ha fatto bene a iniziare questa discussione, che non finisce qui. Esiste da tempo un problema di libera stampa, troppo spesso condizionata da poteri pesanti, anche quelli del mattone. Il potere della parola fa paura a chi si cela dietro le menzogne. Tra poco avremo una tv civica dalla quale tutti potrete parlare liberamente e faremo un Consiglio dedicato all'argomento facendo vedere le cassette incriminate. Sulla vicenda del Quotidiano credo non basti esprimere la solidarietà. E' una storia che sa di oscurantismo, di un'imprenditoria che ricorre a mezzucci, camarille e mezzi inquinanti. Temo anche che ci sia una sorta di disegno, dove entra anche la Regione che recentemente ha compiuto tagli relativi all'agenzia Ansa. Si sta cercando di imporre un monopolio dell'informazione? Stasera qualcuno ha cercato di farci lezioni di democrazia: per me la democrazia è soprattutto libertà di pensiero e di parola. E' opportuno che questo Consiglio affronti il problema e che da qui si alzi forte un grido di civiltà". Al momento del voto, i consiglieri Falvo, Orsomarso e Perri sono usciti dall'aula. Il documento è stato approvato all'unanimità dei presenti. LE INTERROGAZIONI - Alle interrogazioni verrà riservato presto un Consiglio apposito. Lo ha assicurato il Presidente Saverio Greco rilevando come giuste le osservazioni di alcuni consiglieri sui tempi troppo lunghi delle risposte. Ieri, infatti, sono stati affrontati alcuni argomenti sollevati nei mesi scorsi, ma già felicemente risolti. Sull'amianto ha risposto a Vincenzo Adamo l'assessore Vincenzo Gallo. Sui contributi ai commercianti e alle botteghe nuove nel centro storico ha risposto, rispettivamente a Farbizio Falvo e a Giuseppe Nardi, l'assessore Giancarlo Morrone; sulla pulizia dei fiumi ha risposto al consigliere Ortensio Longo l'assessore Giuseppe Leporace; sulle sponsorizzazioni, strumento utile per il Comune, ha risposto al consigliere Agostino Conforti il sindaco Eva Catizone. In particolare, per i fiumi, si riprenderà l'opera di pulizia e manutenzione a brevissimo termine estendendo l'attenzione anche alla parte sotto il cinema Italia, area dove quest'anno si svolgeranno alcune manifestazioni di "Invasioni". Per le sponsorizzazioni, l'accorgimento, previsto dalla legge, è già stato sperimentato con l'elisoccorso e con il Carnevale e si continuerà ogni qual volta possibile, viste anche le restrizioni imposte dalla Finanziaria. I contributi ai negozi rimasti aperti ad agosto sono stati già erogati, mentre si è ripreso a corrispondere le agevolazioni per insediamenti artigianali e commerciali nel centro storico. Per il 2003 sono disponibili circa 100.000 euro. CIACCO E PIPERNO - Nel corso del suo intervento Antonio Ciacco ha ripreso quanto aveva ricordato il consigliere Salatino circa una infelice espressione, attribuita, mesi addietro su un giornale locale, all'assessore Piperno, per definire i compiti del Consiglio comunale ed il lavoro dei consiglieri. Ciacco ha chiesto chiarimenti. Franco Piperno ha risposto precisando di non aver mai voluto denigrare né Consiglio né consiglieri. "Il mio discorso, piuttosto, si riferisce ad un problema che viene vissuto dai Consigli comunali di tutta Italia e anche d' Europa, dove è in corso una discussione per superare alcuni difetti della democrazia rappresentativa. Ribadisco il rispetto verso questo Consiglio, ma se anche i consiglieri comunali di Cosenza fossero i migliori del mondo, restano i limiti della partecipazione dei cittadini al governo della cosa pubblica, oggi più ancora che negli anni passati quando c'erano i partiti. Credo che sia necessaria una ricerca per superare i limiti della specializzazione della vita politica rispetto alla partecipazione dei cittadini".