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Politica e società civile: partire dai contenuti, convegno a Roma

26 mag 2009

"Politica e società civile: partire dai contenuti" è il tema dell’incontro organizzato oggi a Roma dall’associazione di politica e cultura "Futura" al quale ha partecipato anche il sindaco Eva Catizone. L’associazione, che ha quali presidenti onorari Massimo D’Alema e Giuliano Amato, si riconosce nella sinistra riformista senza contrapporsi in alcun modo alle forze politiche che la compongono ma con l'intento di esercitare, nei limiti delle proprie possibilità, una funzione di stimolo verso la costruzione di un grande soggetto politico saldamente ancorato al riformismo europeo.

Futura, che fa parte della fondazione Italianieuropei, annovera tra i propri sostenitori un nucleo di personalità che nel passato non si erano mai dedicate ad un impegno politico diretto ma che hanno scelto di incontrarsi mossi da un comune convincimento: mantenere vivo e sostenere quel progetto di trasformazione dell'economia, del mercato, della società italiana e del suo spirito civico, avviato dai governi di centro sinistra.

Già ieri, Eva Catizone aveva incontrato Massimo D’Alema presso la Fondazione Italianieuropei. Proprio in questa occasione il nostro sindaco è stata invitata ufficialmente da D’Alema ad intervenire al seminario di oggi.

A introdurre i temi del dibattito è stato chiamato Luigi Arturo Bianchi docente straordinario di diritto commerciale all’Università Bocconi di Milano. Tra le relazioni di D’Alema e Amato è intervenuta Eva Catizone. Una relazione, quella del sindaco di Cosenza, che ha preso spunto dalla ricerca di valori comuni e nuovi linguaggi attraverso i quali la sinistra possa costruire un agire politico alternativo a quelli esistenti. "Esiste oggi la necessità –ha detto la Catizone- di tradurre in fatti concreti i nostri gesti politici: è questa la linea di demarcazione, il terreno su cui si manifestano e si instaurano le differenze tra destra e sinistra. Noi siamo per una politica delle parole che devono diventare fatti e gesti concreti. E’ questa la prassi politica della nuova sinistra".

Parole di plauso sono state espresse dal sindaco anche per il mondo dei movimenti "Si tratta di un’esperienza importante –ha affermato la Catizone- un fenomeno che documenta una forte domanda di partecipazione viva e vitale alla cosa pubblica. Non deve esistere, dunque, nessun dualismo tra politica e movimenti. La vera forza della politica riformista che verrà consisterà proprio nel coinvolgimento, di entrambi, in un’onda lunga che li contiene e li sollecita adeguatamente. I movimenti, in forma fluida e meno rigida, rappresentano un luogo neutro in grado di fare da vero e proprio collante nella nostra società".

Da rappresentante della pubblica amministrazione locale il sindaco si è soffermata sul ruolo attivo delle città e della loro partecipazione ai processi di governo dello Stato così come recentemente sancito dalla modifica al Titolo V della Costituzione. "Occorre ripartire dalle autonomie locali –ha dichiarato- perché le Municipalità rappresentano il luogo fisico di un nuovo laboratorio politico dal quale si possono tracciare nuovi scenari e nuove forme di accesso al governo per essere più partecipi ai processi decisionali alti".

La parte conclusiva della relazione è stata dedicata dal sindaco Catizone ai temi politici del Mezzogiorno "Questo nostro Mezzogiorno oggi è cambiato, benché puntiforme e fragile chiede nuovi luoghi di espressione. C’è un nuovo Sud cui è necessario porre la dovuta attenzione. Sono proprio i tanti Sud del mondo che rappresentano luogo di sperimentazione di nuovi modelli economici e nuove forme di relazione, non soltanto tra merci, ma soprattutto tra individui.

Questo Sud non reclama solo infrastrutture –ha concluso il sindaco. Basta con la favola del ponte tra Scilla e Cariddi, ma piuttosto occorre pensare al Sud quale Ponte "metafora" tra culture diverse che si incontrano. E’ proprio nel Mezzogiorno, tra i tanti Sud del mondo, che il riformismo può trovare nuova linfa e nuova vitale energia".

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