"Il pubblico ministero Vincenzo Luberto ha ragione e bene ha fatto a rivolgere un appello alle istituzioni per sensibilizzarle a rendersi parte attiva nella lotta all’usura, vera piaga afflittiva della nostra società."
Lo ha dichiarato il Sindaco Eva Catizone dopo aver letto questa mattina l’articolo di stampa che riferisce dell’appello rivolto dal magistrato anche al primo cittadino.
"Accolgo di buon grado l’invito del dottor Luberto – ha affermato il Sindaco – anche se va detto che l’Amministrazione comunale si è mossa con tempestività ed anticipo sugli ultimi fatti di ieri, evidenziando la preoccupante escalation del fenomeno dell’usura, in sede di audizione davanti alla Commissione parlamentare antimafia, già dal 19 novembre dello scorso anno.
In quella sede – ha detto ancora il Sindaco – feci presente ai membri della commissione che l’Amministrazione comunale era disponibile a partecipare attivamente alla Fondazione antiusura proposta dall’Arcivescovo, Mons.Giuseppe Agostino ed evidenziai come sarebbe stato necessario promuovere la cultura dell’antiracket anche attraverso campagne mirate, dando inoltre attuazione ed applicazione effettiva, in collaborazione con la Questura, alla Legge Mancino del ’94, al fine di monitorare i passaggi di proprietà attraverso meticolose rilevazioni sui movimenti economici.
Ritengo, infatti, che le grandi potenzialità offerte dalla Legge Mancino non siano state sfruttate adeguatamente. La nostra Amministrazione – ha puntualizzato ancora il Sindaco- intenderà, invece, metterle in atto, così come si tratterà di attuare dei protocolli con le banche locali, anche al fine di compiere una accurata attività di monitoraggio delle operazioni sospette.
Dispiace- ha concluso il Sindaco Catizone - che all’epoca della mia audizione davanti all’Antimafia, sia rimasta inascoltata e l’attenzione si sia, invece, spostata su questioni molto più banali e non importanti ai fini della lotta all’usura, come la fuga dei verbali della stessa audizione da me resa alla Commissione."
()
