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Manifestazione contro la guerra, in città

26 mag 2009

Il Sindaco partecipa alla manifestazione per la Pace

Al grido di "Fermate la guerra" le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil di Cosenza invitano i cittadini ad incontrarsi oggi pomeriggio a partire dalle ore 15 in piazza 11 settembre.

Le segreterie unitarie hanno diffuso un comunicato stampa e stamane i loro rappresentanti hanno incontrato il sindaco Eva Catizone, che ha ribadito il proprio no alla guerra ed ha pienamente sposato l’iniziativa dei sindacati.

"E’ netto e senza alcun "ma" – dichiara Eva Catizone - il no ad un conflitto che appare assurdo alle coscienze dei cittadini e della maggior parte dei governi del mondo.

Come sindaco mi sento particolarmente impegnata nel sostenere la volontà di pace che deve informare le istituzioni. E sono, del resto in buona compagnia, sia in Italia, dove già nel dicembre scorso, durante il convegno di Venezia, i rappresentanti degli enti locali si espressero in tal senso, sia nel resto del mondo a cominciare dal Consiglio comunale di New York che ha votato contro la guerra.

E’ importante far partire dalle nostre città un messaggio che dia voce a milioni di cittadini, ribadendo che il conflitto scatenato questa notte è solo un nuovo episodio dell’eterna storia di sopraffazione del più forte sul più debole.

Invito, dunque, a manifestare pacificamente. Solo così si potrà dare una testimonianza forte e coerente contro la violenza".

Nel comunicato dei sindacati, firmato da Covello, Belcastro e Diacovo per le segreterie unitarie, si legge:

"E’ la guerra. Senza nessuna legittimità e giustificazione, questa notte gli USA hanno iniziato a bombardare Bagdad, la capitale dell’Iraq.

E’ la guerra: terribile e tragica. E’ stato sconvolto il diritto internazionale. Frantumato l’ONU. Sconquassata l’Unione Europea.

E’ la guerra. Le cui vittime principali non saranno terrorismo e dittature, ma bambini, donne, poveri innocenti.

Il Governo italiano ha commesso un grave errore, non prendendo le distanze, anzi sostenendo il ricorso unilaterale alla forza militare.

Contro la barbarie, per la pace, non sono stati finora sufficienti gli appelli e le mobilitazioni in tutto il mondo.

Oggi l’imperativo è FERMARE LA GUERRA.

Per questo motivo milioni di lavoratori, di giovani, di pensionati in tutto il nostro Paese, nella nostra regione e nella nostra provincia, sono e saranno in piazza fino a quando la guerra non cesserà."

Cgil, Uil e Cisl di Cosenza hanno anche invitato i lavoratori di tutte le categorie a svolgere oggi 2 ore di sciopero ad ogni fine turno.

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