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Relazione al bilancio di previsione 2003 del vicesindaco e assessore alle Finanze Luciano Sergio Crea

26 mag 2009

Consiglio comunale 28.3.2003

Signor Presidente, Signor Sindaco, Signori Consiglieri, Colleghi Assessori,

Il bilancio che il consiglio comunale si accinge ad esaminare si distingue dai precedenti oltre che (come è ovvio) per i suoi contenuti contabili e programmatici, anche per alcuni aspetti di carattere generale e metodologico.

  1. E’ questo, infatti, il primo bilancio dopo la riforma costituzionale che ha introdotto nel nostro ordinamento la forma federalista;

  2. è il primo bilancio di previsione dopo l’entrata in vigore della legge regionale 34 dell’agosto 2002 in materia di decentramento amministrativo;

  3. è il primo bilancio della Giunta Catizone.

Era radicato il convincimento che la prima legge finanziaria dopo la riforma costituzionale sarebbe stata lo strumento naturale per nuovi e più incisivi impulsi in direzione dello spostamento effettivo di risorse verso gli enti territoriali; l’occasione giusta per esprimere il senso del cambiamento, per l’avvio di quel processo di graduale riequilibrio tra le diverse aree del Paese, che è presupposto essenziale ed al tempo stesso obbiettivo di crescita complessiva.

Sono, pertanto, state corali le critiche e grande lo sconcerto degli organismi rappresentativi delle autonomie locali, senza distinzione di schieramento, verso una finanziaria che si connota invece per i tagli, le limitazioni ed i vincoli, che contraddicono i principi fondamentali del federalismo: quelli della sussidiarietà, del decentramento e del rispetto della autonomia finanziaria locale.

Alla delusione generale si è associata la preoccupazione per le prospettive di sviluppo dell’intero sistema e per il perseguimento dei fini istituzionali posti a fondamento della riforma.

Se la strategia dello sviluppo non può prescindere dal ruolo nuovo che i comuni sono tenuti a svolgere nel rinnovato ordinamento istituzionale, non c’è dubbio che l’indebolimento di questo ruolo disegna un orizzonte nel quale le differenze sono destinate ad accentuarsi e la riforma a fallire.

Né sollievo alcuno ha apportato la legge sul trasferimento delle funzioni amministrative dalla Regione ai comuni in attuazione del decreto 112/1998.

Questa normativa, ricordo a me stesso, conteneva l’obbligo del trasferimento dalla regione ai comuni delle funzioni amministrative di competenza locale e del passaggio delle risorse umane e finanziarie necessarie al loro esercizio entro sei mesi dalla sua emanazione (e cioè entro l’ottobre del 1998).

Se la Regione Calabria avesse rispettato quei termini (che peraltro erano perentori), una parte consistente di interventi comunali avrebbe trovato copertura con le risorse trasferite.

Così purtroppo non è stato. Quelle risorse sono rimaste allocate nei bilanci regionali (dove ancora oggi si trovano) ed i comuni hanno dovuto far fronte ai bisogni dei cittadini accollandosene direttamente gli oneri. Esemplare, per quanto ci riguarda, la vicenda dell’elisoccorso.

C’è voluto l’agosto scorso perché "finalmente" (tra virgolette) la legge regionale vedesse la luce.

Uso le virgolette perché in realtà si tratta di una legge anche essa piena di contraddizioni, di vincoli e di riserve, ed intrisa di aneliti verso la "devolution", che conseguenze assai dannose arrecherebbe ai cittadini di questo Paese ed a quelli meridionali in particolare.

Cristallina la posizione ufficiale dell’Anci espressa ai presidenti di Camera e Senato, dove il progetto di devolution è in elaborazione:

"il disegno di legge costituzionale - dice l’Anci - persegue obiettivi rischiosi per l’unità del Paese e per la coesione sociale. Un disegno di legge, in cui i Comuni non sono nemmeno citati, che disconosce i principi di pari dignità e di equi-ordinazione, costituzionalmente protetti.

Tutto ciò appare ancora più illogico nel momento in cui il Parlamento sta discutendo di come dare attuazione alla riforma costituzionale del Titolo V, definendo le funzioni fondamentali dei Comuni. Sovrapporre – in questa fase - un ulteriore disegno di legge costituzionale crea oggettivamente confusione e – nei fatti – disattende totalmente il contenuto dell’intesa interistituzionale siglata nel giugno scorso.

Nel merito immaginare che nei settori fondamentali della sanità e della scuola venga meno l’indirizzo unitario dello Stato significa sancire un quadro di differenze e disuguaglianze, che lede le regole fondamentali della convivenza civile e della coesione sociale del Paese.

I principi su cui si fonda il progetto introducono inesorabilmente fattori di conflittualità tra i cittadini delle diverse Regioni, aprendo la strada ad egoistiche forme di selezione economica e sociale, relativamente alla garanzia di livelli essenziali.

Per questi motivi, l’Anci ha deciso di far sentire la voce delle autonomie locali affinché il confronto sulla realizzazione e sul completamento della riforma costituzionale dell’ordinamento dello Stato possa essere ricondotta ad organicità e coinvolga effettivamente le istituzioni locali.".

Questa la posizione ufficiale dell’Anci alla quale l’Amministrazione comunale di Cosenza aderisce.

Ritornando alla legge regionale 34 ed ai suoi rapporti con il bilancio oggi in discussione, occorre dire che al di la delle riserve espresse, comunque essa non ha avuto attuazione, neanche per quel minimo di contenuto positivo che includeva in direzione del trasferimento delle risorse ai comuni.

Nessuna iniziativa concreta risulta essere stata assunta ai fini della individuazione dei livelli ottimali di esercizio associato delle funzioni (questione per la quale i Comuni Capoluogo hanno un ruolo strategico).

Meno che meno c’è stata attribuzione agli enti locali delle risorse "…umane, finanziarie, organizzative e strumentali in misura tale da garantire (come testualmente dice la legge 112) la congrua copertura degli oneri derivanti dall'esercizio delle funzioni e dei compiti trasferiti, nel rispetto dell'autonomia organizzativa e regolamentare degli enti locali…".

Né risultano avviati gli adempimenti propedeutici al trasferimento.

D’altra parte la mancata presentazione del bilancio di previsione della regione e l’assenza di concertazione con le autonomie locali sub regionali è indice assai eloquente di come stanno andando le cose.

E’ questo il contesto nel quale è stato redatto il primo schema di bilancio della Giunta Catizone.

Un contesto assai lontano e diverso dagli scenari del federalismo solidale. Un contesto nel quale sono palesi inadempienze ed omissioni, anche in rapporto a quel decentramento amministrativo da tempo realizzato in quasi tutte le altre regioni italiane che, anche per questo motivo, operano in condizione di vantaggio rispetto alle nostre realtà territoriali ed ai vincoli della finanziaria 2003.

Un contesto oggettivamente impegnativo e difficile che tuttavia non ha scoraggiato l’azione propositiva preordinata alla attuazione delle dichiarazioni programmatiche del Sindaco.

Consapevole della responsabilità politico-istituzionale che le appartiene, l’Amministrazione raccoglie la sfida e da comunque il via alla attuazione del suo programma.

Lo fa riorganizzando le risorse disponibili e proponendo le proprie scelte con l’obbiettivo fondamentale di alleviare nella misura massima possibile i disagi rinvenienti da politiche governative centrali e regionali contrastanti con i principi del federalismo solidale e pregiudizievoli per il decollo dell’economia locale.

Un programma coraggioso e di grande respiro, orientato per un verso a dare continuità al pensiero ed all’opera straordinariamente moderna ed efficace di Giacomo Mancini, ma anche ad intraprendere percorsi nuovi con altrettanta tenacia ed impegno.

E’ in questa prospettiva che si collocano le "10 NUOVE AMBIZIONI" che il Sindaco Catizone ha sottoposto all’elettorato per consolidare i successi conseguiti ed, al tempo stesso, per acquisirne altri non meno innovativi ed elevati.

Non si ha certo la presunzione di realizzarle tutte in un solo anno. Ma è forte la determinazione di avviare il lavoro e di andare avanti. Di non cedere alle difficoltà, agli ostacoli, agli ostruzionismi.

E’ presente la consapevolezza della necessità di sinergie e di collaborazioni istituzionali, del il sindacato, delle imprese, dei partiti, delle associazioni, delle rappresentanze del volontariato, del territorio e dei cittadini.

Per questo è stata condivisa ed apprezzata l’idea recentemente espressa dalle rappresentanze sindacali del "Bilancio Partecipato". Di un metodo cioè di lavoro e di impegno che nella distinzione e nel rispetto dei ruoli, delle prerogative e delle responsabilità di ognuna delle parti, le coinvolga nell’analisi dei bisogni, nella ricognizione delle risorse, nella valutazione delle priorità.

E’ il rapido ed incerto susseguirsi degli eventi, dei grandi, drammatici eventi, che impongono, d’altra parte, forme di partecipazione responsabile nella elaborazione degli strumenti di programmazione finanziaria essenziali allo sviluppo.

La dinamica degli eventi è tale da rendere assai evanescenti le previsioni di lungo periodo, ma anche quelle di medio e di breve termine.

Con questa consapevolezza occorre analizzare i documenti contabili, soprattutto quelli a valenza pluriennale.

Diventa sempre più necessario il monitoraggio quotidiano delle risorse, dei bisogni, delle scelte al fine del loro continuo adeguamento alle esigenze effettive.

Per questo motivo è nata l’idea di un documento da collegare al bilancio di previsione.

Si tratta di uno strumento di indirizzo, per ora solo sperimentale, preordinato alla individuazione dei punti di criticità del bilancio ed alla attuazione di azioni mirate a rendere più economica e più produttiva la gestione delle risorse.

Uno strumento dotato di valore strategico non inferiore a quello degli altri obbiettivi programmati. Che richiama l’attenzione e le responsabilità dei diversi livelli istituzionali sulla efficienza e la efficacia dell’attività amministrativa; sulla necessità del monitoraggio e del controllo dell’entrata e della spesa, con particolare riferimento ai consumi interni, al risparmio energetico, alle utenze, alla produttività del patrimonio e dei servizi pubblici, anche a domanda individuale, alla ricognizione delle convenzioni al fine di verificarne l’equilibrio costo-benefici, al riaccertamento dei residui attivi e passivi, alla attivazione del controllo di gestione e della misurazione dei risultati.

E’ uno strumento assolutamente nuovo nell’esperienza comunale che consentirà di lavorare da subito nella direzione indicata, iniziando dalla revisione dell’intero sistema delle entrate con l’obbiettivo di unificarne la riscossione, ridurne i costi, snellirne le procedure attraverso la loro semplificazione ed informatizzazione, programmarne i flussi coordinandoli con quelli della spesa, ecc.

La prospettiva è quella di introdurre dal 2004 la cartella unica del contribuente che indichi con chiarezza il carico tributario di ciascuno, di verificarne tempestivamente l’esattezza e di dare la possibilità di programmare autonomamente, nel corso dell’anno, i pagamenti.

E’ questo il motivo che ha indotto l’Amministrazione a chiedere l’inclusione nell’o.d.g. della odierna seduta la proposta di disciplina delle entrate ex art. 52 del decreto leg.vo 446/1997 per la parte che consente due obbiettivi essenziali: l’avvio delle procedure di unificazione del sistema delle entrate e la introduzione di modalità semplificate di riscossione anche attraverso il progetto "Il comune sotto casa", proposto dai consiglieri UDC e POLO SUD per UDC ed approvato all’unanimità dalla commissione bilancio.

Un ultimo riferimento alle questioni di metodo prima di passare agli aspetti più propriamente contabili e finanziari.

Per la prima volta quest’anno lo schema di bilancio è stato predisposto con sufficiente anticipo rispetto al termine di scadenza.

Il documento tecnico unitamente ai suoi allegati più significativi è stato consegnato ai consiglieri, alle circoscrizioni, alla rsu ed alle rappresentanze sindacali territoriali.

C’è stata quindi non solo la possibilità dell’informazione e dell’approfondimento, ma anche quella della presentazione di emendamenti in tempo utile per il loro esame e la loro valutazione.

Non si tratta evidentemente del "bilancio partecipato" (il tempo disponibile non era sufficiente per dare corpo in modo organico all’idea appena nata), ma una forma significativa di coinvolgimento che può considerarsi in qualche modo preparatrice di quel progetto, alla cui realizzazione si inizierà a lavorare sin dai prossimi mesi.

Indicherò ora le linee essenziali lungo le quali si sviluppa la previsione finanziaria.

Per evitare di appesantire ulteriormente la relazione, non mi soffermerò più di tanto sui dati meramente contabili, rinviando ogni dettaglio alla corposa documentazione tecnica allegata al bilancio.

Il pareggio generale del bilancio è pari a 281.134.515,13 euro.

Le risorse disponibili saranno impiegate nel corso dell’esercizio corrente per il perseguimento di specifici obbiettivi che l’Amministrazione considera prioritari e, comunque, coerenti con le linee programmatiche.

La maggior parte delle risorse correnti è destinata al LAVORO.

In un contesto nel quale quotidianamente si assiste alla traumatica perdita di posti di lavoro, il mantenimento degli attuali livelli occupazionali garantiti dall’Amministrazione costituisce, quindi, obbiettivo prioritario.

Il riferimento è non solo al personale dipendente (al cui interno è previsto il turn-over di 10 vv.uu. collocati in pensione mediante utilizzazione della graduatoria dell’ultimo concorso con 20 unità con rapporto part-time), ma anche alle altre forme sostenute da risorse comunali.

Sarà garantita in questo modo la continuità del lavoro per tutti i soci delle cooperative sociali, il cui costo registra nel 2003 un sensibile incremento (di poco superiore a 2 mln di euro) derivante dalla omogeneizzazione del rapporto orario che è stato parificato per tutti i soci lavoratori alle 6 ore giornaliere. (il costo complessivo passa da 3.416 ml a 5.433 ml.).

E’ un primo tangibile segnale in direzione di un obbiettivo di stabilizzazione che era ed è un traguardo da realizzare.

Come pure confermati tutti i rapporti dei lavoratori ex lsu ed lpu. Che non è questione di poco conto in una fase nella quale questo problema, non ancora risolto dalla regione, crea turbamenti e tensioni.

l’Amministrazione Mancini ha precorso anche in questo caso i tempi e risolto il problema della stabilizzazione con la costituzione di una spa, l’inserimento in alcune cooperative di grande utilità sociale e, per una parte, anche attraverso l’assorbimento nel proprio organico con rapporto part-time.

Altro obbiettivo strategico è rappresentato dalla sfera del SOCIALE.

All’interno di questo settore l’azione dell’Amm.ne ha mirato innanzitutto ad evitare aumenti della pressione fiscale.

Lo ha fatto operando secondo tre direttrici: a) riconfermando le vecchie aliquote di imposte e tasse; b) rinnovando il sistema delle agevolazioni in favore delle categorie disagiate nella fruizione dei servizi a domanda individuale; c) proponendo la reiterazione senza variazioni significative del sistema delle esenzioni e delle agevolazioni tributarie in materia di ICI, TARSU ED ACQUA in favore di quelle stesse categorie. Un sistema che tiene conto del reddito, del numero dei componenti il nucleo familiare e della eventuale presenza, fra i conviventi, di persone affette da patologie gravi o invalidanti.

Questa proposta, in particolare fa parte del gruppo di pratiche propedeutiche alla approvazione del bilancio e, quindi, iscritta all’o.d.g. della odierna seduta.

Devo qui precisare che rispetto alla proposta licenziata dalla Commissione bilancio lo scorso 19 marzo, quella odierna ha una modifica a favore delle persone meno abbienti.

Anche se la proposta è stata approvata a maggioranza, tuttavia, l’amministrazione ha ritenuto di recepire una tendenza emersa dalla discussione generale, quella cioè di mantenere intatto rispetto allo scorso anno il livello del reddito minimo di ingresso alle agevolazioni, che era stato ridotto.

La proposta, quindi contiene la modifica ne senso indicato.

Devo poi precisare che tra le proposte preliminari è inclusa anche quella relativa alla verifica delle quantità e qualità delle aree e dei fabbricati da destinarsi alla residenza ed alle attività produttive e terziarie per il 2003.

Non vengono proposte modifiche rispetto alle determinazioni degli anni precedenti, tutte approvate dal consiglio. Viene solo applicato l’incremento ISTAT al costo dell’anno precedente, di tal che questo risulta rideterminato per l’anno in corso da E. 17,14 a E. 17,60 al mc. per le opere di urbanizzazione e da E. 34,01 a E. 34,93 al mc. per il prezzo di cessione.

In materia di risorse idriche integrate va segnalata l’ordinanza n. 1898 del 27/6/2002 (emanata in attuazione della legge 23/12/2000 n. 388 che disciplina gli obblighi comunitari in materia di fognatura, collettamento e depurazione), con la quale il Commissario regionale per l’emergenza ambientale ha disposto l’incremento del 5% annuo per ciascuno degli anni 2002 e 2003 delle tariffe per i servizi di fognatura e di depurazione dell’acqua e l’aumento imposto su scala nazionale.

[[Gli introiti vanno allocati in apposita voce di bilancio a disposizione del Commissario regionale.

Si tratta in sostanza di una partita di giro.

Va, tuttavia, evidenziato che il Commissario ha ritenuto di applicare l’incremento nella misura massima prevista dalla legge (max 5% annuo per 4 anni)]].

Con l’obbiettivo di migliorare la qualità dei servizi a domanda individuale ((Utilizzo infrastrutture sportive, esame progetti edilizi, parcheggi e rimozioni, mense e refezioni, aa.nn., teatro ed altre strutture comunali, mercati pubblici, palestre, noli vari, lavori idraulici per privati, soggiorni estivi, trasporto alunni, ecc.), la Giunta ha proceduto alla rimodulazione dei criteri relativi alla compartecipazione dei privati alla copertura dei costi.

Le variazioni rispettano, in ogni caso, le politiche del disagio, quelle giovanili e dello sport (vedi prospetti analitici Crocerossa).

Il principio osservato è stato quello di mantenere e se possibile accrescere questa tipologia di prestazioni garantendone la fruibilità gratuita alle categorie disagiate appunto e prevedendo il pagamento di tikets commisurati al reddito posseduto.

Un ruolo importante assumono gli interventi sociali a sostegno dell’inserimento degli immigrati nel tessuto produttivo, le politiche dell’infanzia con particolare attenzione al disagio conclamato ed evolutivo, alle problematiche sulla abuso e le violenze ai minori.

Saranno meglio programmate le attività di affido e di adozione anche internazionale..

Saranno promossi progetti finalizzati alla riduzione dei fattori di rischio da tossicodipendenza e da emarginazione, ecc.

Ulteriore impulso sarà rivolto agli anziani non autosufficienti, all’assistenza domiciliare, agli interventi mirati a combattere le povertà attraverso sostegni economici ed abitativi.

Particolare attenzione sarà data ai problemi del TRAFFICO e della viabilità.

Gli obiettivi principali si ricollegano prioritariamente alla recente approvazione del P.G.T.U.

Le azioni più rilevanti saranno:

- l’estensione dell'area pedonale od a traffico limitato di Corso Mazzini e, previo regolamento da approvarsi da parte del Consiglio comunale, la destinazione di altre aree centrali a T.L.

- una serie di iniziative finalizzate ai problemi del parcheggio che comprenderanno, tra l’altro, il rilascio ai residenti di autorizzazione all'uso delle aree di sosta all'aperto e l’attuazione di procedure per la realizzazione di nuove strutture destinate a box garages o posti auto.

- l’attuazione del piano di riorganizzazione delle linee AMACO e la realizzazione di corsie riservate.

- lo svolgimento di campagne pubblicitarie, di informazione e di educazione stradale nelle scuole incentivanti l'uso del mezzo di trasporto pubbl. anche mediante strategie tariffarie per l'uso di aree di sosta esterne al centro cittadino (Vaglio lise - area ANAS, ecc.) collegate mediante bus navetta.

- il potenziamento del servizio BINBUS ed ulteriori forme di collaborazione con altri soggetti operanti nel campo della mobilità.

realizzazione di un sistema di controllo del traffico, dei parcheggi e di monitoraggio dell’inquinamento acustico ed ambientale.

Per quanto concerne L’AREA URBANA, le politiche dell’amministrazione saranno improntate alla valorizzazione di tutti gli strumenti idonei alla crescita del territorio di riferimento, come d’altra parte è sino ad ora avvenuto. Le recenti esperienze [[(PSU Asse città - PIT Serre Consentine)]] hanno dimostrato la validità di questi strumenti e la loro compatibilità con l’idea di città policentrica del Capoluogo, che è negli obbiettivi programmatici del Sindaco.

Sarà importante, in tale contesto, definire il quadro istituzionale di riferimento ed i soggetti che vorranno partecipare ad un autentico processo di sviluppo dell'area urbana.

Nel settore della viabilità e dei trasporti, così come in quello dei rifiuti sono già in atto misure idonee alla gestione di sistemi integrati; nell'area PIT si stanno definendo forme di condivisione sia nei settori di intervento che nella distribuzione delle risorse.

Oltre ad ampliare il settore dei servizi, dovrà avviarsi un processo di area urbana che guardi più strettamente alla programmazione ed alla gestione.

Uno "Statuto" dell'area urbana che tracci i compiti di intervento e definisca i rapporti istituzionali e le collaborazioni interattive, potrebbe essere lo strumento di base per il concreto avvio di un processo di autentica integrazione.

Gli obbiettivi del settore URBANISTICO si incentreranno essenzialmente nella definizione di tutti i procedimenti di approvazione degli strumenti urbanistici attuativi iniziati nella passata consiliatura, con particolare riferimento all’adozione del piano particolareggiato di Piazza Matteotti (ultimo rimasto), dei Piani di recupero dei Nuclei Rurali e del Piano Quadro del Centro Storico.

Sarà portato a compimento il PIANO CARBURANTI e l’attivazione dello sportello unico dell’edilizia. Si interverrà sull’ARREDO URBANO CON PRIORITA’ per SERRA SPIGA E SAN VITO ALTO, si procederà alla RIQUALIFICAZIONE AMBIENTALE E DI MANUTENZIONE DELLE FRAZIONI E DEI QUARTIERI, TENENDO CONTO DELLE INDICAZIONI CHE SARANNO FORNITE DALLE CIRCOSCRIZIONI.

In preparazione delle opere pubbliche da realizzare nei prossimi anni in attuazione dei programmi di recupero urbano (PRU), (tra cui il Ponte Calatrava; la riqualificazione del quartiere Torre Alta; il completamento dell’ultimo tratto di Viale Mancini; ecc.), nel 2003 si procederà alla convocazione di una conferenza dei servizi ed alla stesura di un accordo di programma.

Saranno assunte le iniziative eventualmente necessarie per l’ipotesi di emanazione di linee guida della regione inerenti la legge urbanistica regionale.

In materia di LAVORI PUBBLICI, assoluta priorità sarà data alla SISTEMAZIONE DELLE STRADE CITTADINE, i cui lavori avranno inizio quanto prima.

Compatibilmente con gli sviluppi che avrà il PRU, è previsto il miglioramento della VIABILITA' ad est di Viale Mancini, di Via degli Stadi - Serra Spiga - Muoio – Mendicino (previ contatti con l’ANAS) e quella ad est della Città per il raccordo con il ponte Calatrava. Saranno definite le intese necessarie con il Comune di Zumpano.

Come ho gia accennato si completerà la PEDONALIZZAZIONE di CORSO MAZZINI, tenendo concentrica Piazza XI Settembre, e quella del CENTRO STORICO (Motta - Piazza Duomo).

Sarà completato il 1° TRATTO di VIALE MANCINI (quello relativo all’area delle Ferrovie della Calabria).

Si procederà alla sistemazione della RETE IDRICA secondo il Progetto finanziato dall’ATO, con l’allaccio delle nuove utenze nelle zone del centro cittadino ed alla ristrutturazione dei comparti di Macchia della Tavola e di via Popilia. Alla realizzazione della rete fognante di Badessa e Tenimento.

Si daranno avvio ai lavori di sistemazione di Piazza Loreto ed alla attuazione del progetto COSENZA CITTA' IN FIORE riguardante la sistemazione del verde pubblico, la realizzazione di macchie fiorite e la eliminazione delle faglianze.

Per quanto attiene alla ultimazione dei LAVORI GIA' IN CORSO, i tempi previsti saranno i seguenti:

1) Borini - Piazza Matteotti Fine 2003

2) Via Sprovieri - Uscita 107 Fine aprile

3) Palazzo Caselli Vaccaro Settembre

4) Parcheggio Portapiana dicembre 2003

5) Contratto di quartiere S.Lucia ultimazione nel 2004

6) Sottopasso 19/19bis Fine settembre

7) Teatro Morelli 2004

8) Teatro Rendano fine 2003

10) Spirito Santo fine 2003.

Sul versante delle politiche scolastiche, l'Amministrazione riconosce alla scuola un ruolo fondamentale all'interno della società.

Il diritto all'istruzione ed alla conoscenza sarà garantito con il sostegno economico all'autonomia scolastica e con l'offerta di attività formative integrative.

La diffusione della lettura, l'educazione alla tutela della salute, la conoscenza della Costituzione, della città, dei luoghi del sapere, dei diritti umani; l'educazione al rispetto di tutti gli esseri viventi; l'acquisizione del senso civico inteso come appartenenza e partecipazione, sono obiettivi formativi prioritari.

E’ in questa prospettiva che si collocano alcune significative iniziative comunali:

i corsi di lingua inglese e di lingua araba, i corsi di lingua italiana per stranieri; i progetti di formazione generale; i convegni ed i seminari destinati ai docenti; le iniziative di informazione-formazione per genitori; l'attivazione di un bibliobus; l'istituzione di biblioteche di quartiere in collaborazione con le scuole, le Circoscrizioni ed i Centri Sociali del Comune.

L'offerta per il tempo libero, già significativa per la funzione svolta dalla Biblioteca dei ragazzi, dalle Ludoteche, dai Centri Anziani, dai servizi di pre-post scuola e con le manifestazioni dell’Estate in Città e dell’Estate ragazzi, sarà ancora più incisiva con la prossima apertura della Città dei Ragazzi.

Sarà prestata attenzione ai DIRITTI DEGLI AMINALI attraverso l’emanazione di specifico regolamento comunale. Sarà proseguita l’attività di riduzione, in collaborazione con l’A.S., del fenomeno del randagismo

E' nei programmi dell'Amministrazione la costruzione di un proprio canile rifugio.

Tra gli obbiettivi legati alla COMUNICAZIONE E AL DECENTRAMENTO si prevede la costruzione di una rete civica interattiva multimediale.

Sono in corso trattative con la Regione Calabria ed il mondo industriale per portare avanti il Progetto Cablaggio nelle attuali condizioni del mercato. Con fondi regionali, di circa un miliardo di vecchie lire, dovrebbe essere realizzato un primo tratto di cablaggio ottico del centro cittadino.

In parallelo, è stato avviato l'esperimento del "Monitore Bruzio", giornale multimediale interattivo della Città di Cosenza , fruibile tanto in Internet quanto per TV, che anticipa, usando la rete Telecom, alcune delle prestazioni più innovative della rete civica: una biblioteca virtuale, la pubblicità on line, le transazioni commerciali, la carta intelligente etc.

E restando in tema di nuove tecnologie, il 2003 vedrà la realizzazione degli ologrammi ottici.

E’ già stato perfezionato il contratto con il Centro di Ricerche Ottiche di Milano e il Dipartimento di Meccanica dell'Unical per la messa a punto di due grandi ologrammi ottici dei Bronzi di Riace. Sono in corso trattative con la Soprintendenza di Reggio Calabria per l'autorizzazione a riprodurre otticamente le due statue.

E' intenzione dell'amministrazione di realizzare, col tempo, un vero e proprio museo virtuale, con la riproduzione, in scala reale, delle più importanti statue italiane. Il museo dovrebbe trovare sede in uno dei grandi quartieri della Città (via Popilia o San Vito) in modo da incentivare anche un turismo colto.

Entro l'autunno dovrebbero essere appaltati i lavori per la costruzione del Planetario, il più grande in Italia dopo quello di Milano ed il primo dal punto di vista tecnologico.

Sono inoltre in corso di valutazione ipotesi di associazione al Planetario di altri servizi per lo spettacolo e la ricerca.

In materia di decentramento amministrativo, sarà dato avvio alla esperienza della riorganizzazione delle circoscrizioni.

Si lavorerà, pertanto, alla ricognizione ed all’analisi dello Statuto e dei regolamenti comunali, al fine di adeguarli alle nuove e diverse esigenze derivanti dai grandi processi di riforma delle autonomie locali.

E’ infatti necessario un ripensamento del ruolo, delle funzioni e del numero delle circoscrizioni in riferimento al principio della sussidiarietà che è alla base del federalismo amministrativo. Entro la fine dell'anno potrebbe essere definito un progetto da sottoporre all’esame del Consiglio Comunale ma anche a quello della intera città, attraverso un "referendum" che stimoli la pubblica discussione su questa prospettiva.

Nel frattempo andranno avanti degli esperimenti di rivitalizzazione culturale dei quartieri e dì allargamento della partecipazione attiva dei cittadini agli eventi pubblici.

Nel settore delle attività produttive, gli obbiettivi del 2003 saranno mirati a:

Trasformare Corso Mazzini e dintorni in Centro Commerciale Naturale.

Migliorare le condizioni di operatività dello Sportello Unico con il completamento dei protocolli d'intesa con le Istituzioni esterne coinvolte nel procedimento.

Proseguire ed incrementare le attività relative allo "Sportello Tirocini ed Orientamento".

Continuare la concessione di contributi per le attività artigianali e di piccolo vicinato nel centro storico ed ai commercianti per la promozione di nuove imprese.

Ottimizzare le varie fasi di organizzazione delle fiere e dei mercati con completamento delle assegnazioni dei posteggi.

Individuare le aree relative allo svolgimento delle attività degli ambulanti itineranti ai sensi della legge Reg n.18/98.

Migliorare le condizioni delle attività commerciali attraverso l’adeguamento dei regolamenti attualmente vigenti in materia e la tutela degli aspetti igienico-sanitari.

Tra le iniziative ed i progetti a tutela della salute dei cittadini, nel 2003 sarà realizzato uno Screening per le patologie tumorali della sfera genitale femminile .

L'esigenza nasce da una grave arretratezza in questo campo e dalla mancata realizzazione del progetto obiettivo dell' A.S.L. n.° 4 e dall' Az. Osp. finanziato dalla Regione nel 99 con 2 miliardi, che sono poi stati utilizzati per altri scopi.

- E’ anche prevista la realizzazione di una casa di accoglienza per i genitori dei bambini con malattie onco-ematologihe. Si tratta di un progetto in itinere, il cui onere è stato in parte assunto da alcune Circoscrizioni (3 -4 – 5).

- Il Comune non farà mancare il proprio sostegno a favore di iniziative di accoglienza del bambino in Ospedale (attività di musico terapia; di Clown; di disegno ( in collaborazione con le Associazioni di volontariato)).

- Sarà poi Realizzato un ciclo di lezioni in materia di " Scienza dell'alimentazione " rivolta ai bambini delle Scuole elementari e Medie e ai loro insegnanti.

In relazione ai problemi della disabilità, si intende dare maggiore attuazione alla legge quadro sull’handicap.

Nei confronti dei non autosufficienti sarà garantita l’assistenza domiciliare.

Saranno potenziati gli interventi per favorirne l’integrazione sociale e lavorativa e, visto il successo ottenuto, incrementato il progetto "In giro per la Città".

Sarà dato sviluppo al progetto "Sport per tutti", creato un osservatorio sulla inclusione sociale dei disabili, avviato l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Sarà dato nuovo impulso all’iter di realizzazione del Centro di ricerche biomediche il cui studio di fattibilità, finanziato dal CIPE nel 1999, è stato trasmesso alla Regione sin dal 2001.

In materia di sicurezza dei cittadini e protezione civile, saranno intensificati gli interventi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ed organizzati itinerari didattci di educazione alla legalità.

E’ auspicata la possibilità della istituzione del Vigile Sociale.

In attesa dei finanziamenti già richiesti, si intende comunque avviare un sistema di pianificazione e controllo per la protezione civile.

In tema di salubrità dell’ambiente, oltre agli interventi già accennati di riqualificazione e di manutenzione del verde, dei parchi cittadini, delle ville e dei giardini, va aggiornato il censimento dei siti ove è presente il rischio eternit.

Nel settore delle ATTIVITÀ SPORTIVE è prevista la creazione di un osservatorio sullo sport, la promozione di eventi sportivi a carattere nazionale ed internazionale, la ottimizzazione della gestione degli impianti sportivi.

Ho prima accennato agli ologrammi delle statue famose come strumento legato alle nuove tecnologie ma anche ad incentivare flussi di turismo colto.

E’ in questa stessa direzione che si muove l’attività dell’Assessorato al Turismo culturale attraverso due tipologie di azioni. Una è quella di realizzare pacchetti turistici con il coinvolgimento dei comuni dell’area urbana e la collaborazione degli albergatori e degli artigiani locali; l’altra sta nella realizzazione di grandi eventi culturali internazionali in collaborazione con l’UNESCO, la rete europea AVEC, le Università e le sovrintendenze ai Beni artistici e culturali.

In tale contesto il 2003 vedrà due grandi iniziative: un convegno internazionale sui temi delle religioni, dell’arte, dell’architettura e della letteratura.

L’inaugurazione del Museo dei Bretii con una mostra internazionale sui Longobardi che prevederà una affluenza non inferiore a 50.000 visitatori.

Non saranno, infine trascurate importanti iniziative in tema di politiche femminili e di pari opportunità.

Il prossimo mese di aprile vedrà l’avvio di una ricerca in collaborazione con l’UNICAL sui bisogni delle donne e delle famiglie cosentine; in ottobre partirà il progetto Nido in Casa.

Una serie di altre iniziative è prevista per la diffusione della cultura delle pari opportunità e come occasione di riflessione e di analisi sulla condizione femminile.

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Spero di avere fornito un quadro sufficientemente chiaro dei programmi e delle prospettive.

Le risorse di parte corrente e di investimento sono analiticamente indicate nei documenti contabili e nei rispettivi allegati tecnici, ivi compreso il piano triennale e quello annuale delle OO.PP.

Prima di concludere, desidero rivolgere, anche a nome dell’Amministrazione, il più vivo ringraziamento al personale comunale che a tutti i livelli ha contribuito alla stesura del bilancio.

Un grazie particolare al Settore Programmazione Finanziaria ed allo Staff dell’Ufficio Entrate per la disponibilità e l’impegno profuso anche ben oltre gli orari di lavoro ordinario.

Un vivo ringraziamento al Direttore Generale ed allo Staff per il Controllo di Gestione, per il lavoro svolto nella compilazione del "collegato" al bilancio. Un documento che per i suoi contenuti innovativi e propositivi non era di facile redazione.

Un sentito ringraziamento alla Commissione Bilancio ed al suo Presidente per la collaborazione istituzionale che ha consentito di condurre i lavori con efficacia e speditezza.

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