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Giustizia: "Il 41 bis non serve, meglio la prevenzione"

26 mag 2009

"Il 41 bis non serve, molto meglio impegnarsi sulla prevenzione": lo ha detto il sindaco di Cosenza Eva Catizone, intervistata questo pomeriggio da Radio Radicale che manderà in onda stasera alle 19,30 e domattina alle 8,40 l’intervento del primo cittadino di Cosenza.

"In Italia c’è un problema reale e grave di giustizia, che non si risolve con norme come il 41 bis—ha detto la Catizone all’intervistatore Paolo Martini.

"Mi auguro che su questo punto il centrosinistra innesti una forte battaglia politica. La repressione serve a poco, in Italia come altrove. Sono certamente più interessanti le politiche di prevenzione. Il Comune di Cosenza è da tempo impegnato sui temi del garantismo e in particolare ci siamo battuti e continueremo a batterci per l’innalzamento della qualità della vita nelle carceri e per una maggiore attenzione verso le famiglie dei detenuti."

Eva Catizone si è poi dichiarata d’accordo con Marco Pannella quando denuncia le contraddizioni che si vivono nel nostro Paese in fatto di libertà individuali.

"Si ripetono episodi di grave repressione delle libertà individuali e di pensiero. Penso, ad esempio, ai recenti arresti dei no global di Cosenza. Questo clima non mi piace. Si vogliono reprimere le teste pensanti, proprio quelle che invece devono essere libere."

Sull’indulto il sindaco di Cosenza si è detta senz’altro favorevole, anche come misura che potrebbe rendere giustrizia a “tanti compagni che, per i fatti degli anni ‘70, sono ancora in carcere o costretti a rimanere all’estero, mentre in Italia passa la legge Cirami che risolve i problemi di qualche potente”.

Ancora, sulla sicurezza delle città, Eva Catizone ha detto di ritenere che sia un problema centrale per ogni amministratore.

"I cittadini anche a Cosenza chiedono maggiore sicurezza. Bisogna, quindi, operare per dare risposte più efficaci, ma muovendosi con molta sensibilità. La manifestazione pacifica dei no global a Cosenza si è svolta sotto la sorveglianza di ben mille agenti, che però si erano resi invisibili. La sicurezza senza ostentazione potrebbe allora essere la chiave giusta per offrire garanzie ai cittadini senza creare stati di tensione."

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