Home Page » Canali » Archivi » Notizie » Archivio Comunicati Stampa » Archivio Comunicati Stampa 2003

Presentato, nel Salone di Rappresentanza, il Progetto anti violenza. Il Centro Lanzino avrà una sede assegnata dal Comune.

26 mag 2009

Il tavolo della presentazione del progetto

Il Centro contro la violenza Roberta Lanzino avrà presto una sede assegnata dal Comune.

L'impegno è stato assunto stamane dal sindaco Eva Catizone nel corso dell'incontro di presentazione del Progetto anti violenza, tenuto insieme all'assessore Felicita Cinnante, alla dirigente delle Attività sociali Annarita Pellicori e alla dirigente dell'Ufficio Stampa Elena Scrivano.

La riunione ha visto la presenza di giornalisti, rappresentanti delle associazionii, delle istituzioni e delle forze dell'ordine, tutti soggetti con i quali il Comune intende creare una rete attiva di collaborazione sulla materia.

L'iniziativa illustrata oggi rappresenta la seconda fase del progetto della Rete antiviolenza Urban in Italia e si articola in quattro seminari destinati ad operatori del settore e tenuti da magistrati, rappresentanti delle associazioni che si occupano di violenza, delle forze dell'ordine e dei giornalisti.

Il primo seminario si svolgerà il 15 gennaio prossimo dalle 15,30 alle 20 alla Casa delle Culture e sarà dedicato a "Il fenomeno della violenza sulle donne da un punto di vista sociale". Seguiranno, il 22 "Le istituzioni e la violenza sulle donne" e il 29, "La società civile e la violenza contro le donne".

Infine, ci sarà un incontro conclusivo al quale parteciperanno anche le altre città della Rete antiviolenza Urban.

"L'obiettivo - ha detto Felicita Cinnante- è di formare operatori più attrezzati culturalmente per affrontare il problema della violenza, ma anche attivare una vasta rete di sensibilizzazione nell'opinione pubblica. Per questo apriremo un sito web e promuoveremo una campagna di stampa. Vorremmo far arrivare un messaggio: la violenza non esiste solo quando si verificano fatti terribili come gli ultimi ai quali abbiamo assistito nella nostra città, perchè la violenza è spesso presente senza mostrarsi. Quindi, bisogna tenere alta l'attenzione costantemente."

La dottoressa Pellicori ha ricordato quali sono i tipi di aiuto che può fornire lo Sportello antiviolenza del Comune, in via Bengasi, che attraverso la consulenza legale, psicologica, familiare, cerca di condurre la donna in difficoltà fuori dal suo problema prima che sia troppo tardi o che si verifichino danni comunque pesantissimi.

Il sindaco Eva Catizone ha sottolineato il grande significato che ha avuto Urban per la nostra città, consentendo opere materiali e altre immateriali. "Il progetto che presentiamo oggi fa parte di queste ultime, che non sono meno importanti delle prime. Ho scritto nel mio programma - e desidero mantenere- che Cosenza dovrà diventare la città delle donne, intendendo che alle problematiche femminili va riservata la giusta attenzione. Assistiamo oggi ad un disagio cui bisogna dare risposte serie e per farlo abbiamo scelto la strada della sinergia istituzionale e della sensibilizzazione".

Diversi gli interventi. Quelli delle rappresentanti del Centro contro la violenza "Roberta Lanzino" hanno evidenziato la assoluta latitanza della Regione che non finanzia neppure la necessaria opera di propaganda del Telefono Rosa. "Fra poco -hanno denunciato- saremo costretti a chiudere perché non possiamo più sostenere le spese."

E' stato a questo appello che il sindaco ha immediatamente risposto impegnandosi per assegnare una sede al Centro "che-ha detto- è da anni una risorsa preziosa per questa città, dove ha lavorato a lungo in solitudine".

Commenti positivi per l'azione dell'Amministrazione sono venuti dalla signora Cristescu che, pur qualificandosi come convinta rappresentante della destra, non ha avuto esitazioni ad ammettere quanto di buono sta facendo il sindaco e ad offrire la massima disponibilità delle donne di destra a questo tipo di progetti.

Massima disponibilità anche da parte dell'assessore provinciale Clelia Badolato che assisteva a titolo personale ma ha voluto poi aggiungere un sostegno a nome della sua istituzione all'iniziativa.

Altri interventi hanno evidenziato la necessità di estendere il progetto ai centri vicini, spesso isolati anche culturalmente rispetto a queste problematiche.

E, ancora, bisogna anche ricordare che -come ha detto il giornalista Franco Bartucci- "questi problemi sono di donne ed uomini insieme e in questa ottica dobbiamo affrontarli perché accanto al disagio femminile c'è anche quello di chi si lascia andare alle violenze".

Ha concluso l'assessore Cinnante che ha espresso soddisfazione per questo positivo dibattito ed ha aggiunto che gli interventiu ascoltati incoraggiano ad andare avanti sulla strada della creazione di una sorta di "patto" tra le donne delle istituzioni, che lavorino insieme senza distinzioni di colore politico ma con il comune obiettivo di arrivare a soluzioni.

()