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La chiusura del carcere appresa dai giornali. Lo ha dichiarato il Sindaco questa mattina

26 mag 2009

"Nessuna presa in giro. La notizia della chiusura del carcere l'ho appresa solo dai giornali. Nessuno ha avuto l'amabilità di avvertirci". E' quanto dichiara il Sindaco Eva Catizone in seguito alle dichiarazioni dei familiari dei detenuti nel carcere di Cosenza pubblicate questa mattina sulla stampa.

"D'altra parte, chi ha deciso la chiusura della casa circondariale di Cosenza ed il conseguente trasferimento dei detenuti ha tenuto all'oscuro di tutto non solo il Sindaco della città, ma anche il Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Catanzaro, dott. Pudìa, che nella sua relazione di stamane, in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, non ha mancato di far riferimento alla chiusura della casa circondariale, affermando che né la Procura Generale, né quella cosentina, sono state informate della presunta situazione di inefficienza e di pericolo strutturale in cui versava il carcere di Cosenza.

Nell'intervento che ho svolto stamane a Catanzaro - ha proseguito Eva Catizone - ho definito irriguardoso verso le istituzioni il fatto di non essere state messe al corrente di quanto stava accadendo.

E' mancata, in altri termini, quella necessaria cooperazione istituzionale che una situazione così delicata avrebbe invece richiesto.

Pertanto, nessuna presa in giro da parte nostra. Così come nessuna raccolta di firme è stata mai organizzata dall'Amministrazione Comunale. L'Amministrazione ha fatto tutto quanto era nelle sue possibilità per scongiurare la chiusura della casa circondariale di Cosenza. La nostra buona fede è dimostrata anche dalla decisione, assunta due giorni fa dalla Giunta, di concretizzare un progetto già da tempo delineato in collaborazione con il direttore della Casa circondariale, per offrire possibilità di lavoro ai detenuti.

In particolare, il progetto prevede l'impiego per tre mesi di quattro detenuti, segnalati dall'Amministrazione penitenziaria, nella manutenzione e pulizia dell'area prospiciente l'istituto di pena. I quattro dovevano essere temporaneamente inseriti in una delle Cooperative di lavoro convenzionate con il Comune.

Avevo io stessa concordato l'iniziativa in ottobre con il direttore Agazio Mellace, per contribuire a migliorare le condizioni di vivibilità e dare risposte significative ai bisogni che provenivano dall'interno della struttura carceraria.

Forse se il Sottosegretario alla Giustizia on. Jole Santelli, fosse stata presente all'inaugurazione dell'anno giudiziario a Catanzaro avrebbe potuto fornirci un chiarimento sull'intera vicenda".

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