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Nota dell'assessore alle Politiche urbanistiche e Lavori pubblici Giuseppe Leporace in merito all'installazione dell'antenna Omnitel.

26 mag 2009

"Nella vicenda antenna Omnitel quello che più dispiace è constatare l'affermarsi della cultura del sospetto, l'uso della tecnica della illazione, dell'ipotizzare sottostanti collegamenti ispirati dalla dietrologia ad ogni costo.

Non credo che questo sia il giusto modo di segnalare asseriti errori o presunte illegittimità nell'azione amministrativa. Anzi, così ci si allontana dalla soluzione di eventuali problemi e si ingenera un clima di veleni e rancori che nuoce a tutti, in primis alla Città.

Ancora più discutibile è il metodo, laddove, come nel caso in questione, ci si basa su una informazione incompleta e su alcune inesattezze.

In particolare, il TAR Calabria ha già rigettato l'istanza di sospensiva presentata con il ricorso proposto contro l'installazione dell'antenna. Ebbene, se effettivamente vi fossero state delle illegittimità così macroscopiche come quelle denunciate, difficilmente il Giudice amministrativo avrebbe respinto la domanda di sospensiva.

Ma la considerazione decisiva, nella vicenda in questione, è che oggi, in virtù del cosiddetto decreto Gasparri (dlgs. N. 198/02), le installazioni di stazioni per telefonia mobile, come quella in oggetto, sono assimilate alle opere di urbanizzazione primaria (strade, fognature, acquedotti, reti elettriche, ecc.) e sono compatibili con qualsiasi destinazione urbanistica e realizzabili in ogni parte del territorio comunale, anche in deroga agli strumenti urbanistici o ad ogni altra disposizione di legge e di regolamento.

In altri termini -e questo è il significato forse non compreso della risposta data dal Sindaco in Consiglio Comunale alla interrogazione del Consigliere Paolini - non c'è bisogno di "modificare" le carte del Piano o di "cancellare" Colle Triglio o di dare al terreno altra destinazione, perché in ogni caso l'Amministrazione comunale non avrebbe potuto revocare l'autorizzazione al ripetitore Omnitel, quand'anche avesse voluto e quand'anche lo stesso ripetitore fosse stato localizzato in pieno Centro Storico.

La attuale compatibilità delle stazioni per telefonia mobile con qualsiasi destinazione urbanistica e con ogni parte del territorio comunale, anche in deroga alle leggi ed ai regolamenti, e la conseguente illegittimità di un eventuale diniego comunale alla stazione Omnitel è circostanza che non può essere ignota agli operatori del diritto e svuota di contenuto l'accusa mossa dal Comitato.

Quanto ai presunti errori nelle carte del PRG, ha già risposto il Dirigente del'Ufficio del Piano che, con i tecnici comunali, è disponibile a fornire a tutti i cittadini i chiarimenti che dovessero richiedere, così come sempre avvenuto in passato.

In merito alla linea politica dell'Amministrazione sul punto, ribadisco che il Comune di Cosenza, innanzitutto, ha condiviso e fatto proprie le proteste dell'ANCI, di alcune Regioni e dell'UPI, nei confronti del Governo centrale che, con il citato Decreto Gasparri, ha tolto di fatto ogni potere regolamentare agli enti locali in materia di installazioni telefoniche, radio e televisive, invadendo le competenze degli enti stessi e violando il titolo V della Costituzione.

Al riguardo si attende la decisione della Corte Costituzionale sul ricorso proposto da alcune Regioni. Solo all'esito il Comune di Cosenza si attiverà per l'elaborazione di un regolamento ai sensi della legge quadro n. 36/01, che sia frutto di concertazione con associazioni e con gestori, affidato ad esperti e non ispirato da istanze "pseudo-ambientaliste" esagerate e demagogiche, basate su ingiustificate psicosi.

Un regolamento che sia soprattutto rispettoso dell'ordinamento giuridico, onde evitare anche annullamenti giudiziari (si veda il recente caso del regolamento del Comune di Civitavecchia, annullato dal Consiglio di Stato).

Intanto il Comune di Cosenza ha dato la sua immediata disponibilità a collaborare con l'ARPACAL per l'installazione nel territorio cittadino di apposite centraline per il monitoraggio dei campi elettromagnetici.

Concludo auspicando che i sospetti degli ultimi giorni si dissolvano alla luce dei chiarimenti resi ed invito comunque i componenti del Comitato a recarsi presso l'Ufficio del Piano dove riceveranno tutte le delucidazioni necessarie.

Assessore Giuseppe Leporace"

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