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"Battersi per fra crescere la cultura della solidarietà."

26 mag 2009

"In un mondo con tante disuguaglianze, in cui ancora oggi vengono sistematicamente violati i diritti umani, è sempre più necessario battersi ad ogni livello per far crescere la cultura della solidarietà, della non violenza, dell'inclusione sociale. Ciò partendo dal presupposto che siamo tutti diversi, ma anche tutti uguali in quanto abbiamo tutti la stessa dignità e gli stessi diritti".

E' quello che ha detto ieri l'Assessore Vincenzo Gallo partecipando all'incontro organizzato dall'Opera Nomadi di Cosenza con il patrocinio dell'Amministrazione comunale nell'ambito del programma "Cosenza, città dei diritti umani".

"Ci si chiede ancora - ha commentato Gallo dopo la proiezione del film "Romani Rat" sullo sterminio dimenticato del popolo dei Rom/Sinti - come sia stato possibile che in Europa solo 60 anni fa abbia potuto prevalere una cultura dell'esclusione che ha portato all'eliminazione fisica non solo di 6 milioni di ebrei, ma anche di decine di migliaia di rom, di persone disabili, di oppositori.

Colpisce anche rileggere i testi di alcune leggi del periodo fascista, come quella per l'eliminazione degli ebrei dalla vita economica, del 1936, o il manifesto degli scienziati razzisti, pubblicato in Italia sulla rivista "La difesa della razza" nel 1938.

C'è necessità di non dimenticare quegli orrori e tenere presente che la cultura dell'odio purtroppo è diffusa anche oggi, se si pensa che nel mondo ci sono 22 milioni di rifugiati politici, cioè persone costrette a lasciare il proprio Paese a causa di persecuzione per motivi di razza, religione o appartenenza a un determinato gruppo politico (basti pensare solo al caso déll'Afghanistan). Di questi rifugiati circa 13.000 sono in Italia, provenienti soprattutto dai Balcani, dal Medio Oriente e dal Corno d'Africa.

Non si può dimenticare che sono almeno 50 i conflitti ancora in corso in ogni angolo del pianeta e che 300 milioni di bambini stanno combattendo guerre. Trenta milioni di persone ogni anno muoiono per fame - ammonisce Gallo - 7 milioni sono i bambini che perdono la vista per denutrizione e la povertà estrema è in crescita anche nel nostro Paese, soprattutto al sud".

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