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Esercizi aperti di domenica: dichiarazione dell'Ass. Morrone

26 mag 2009

"L'apertura domenicale dei negozi non è obbligatoria. La effettuerà solo chi vorrà farlo."

A chiarire che liberalizzazione del commercio significa innanzitutto rispettare la volontà degli operatori ed offrire loro nuove opportunità di scelta e di crescita, è l'assessore alle Risorse strategiche e produttive Giancarlo Morrone, dopo le dichiarazioni di alcuni commercianti e un'interrogazione da parte di un consigliere di opposizione.

"E' la prima volta - dice Giancarlo Morrone- che le Amministrazioni comunali dell'intera area urbana riescono ad uniformare la disciplina di facoltà all'apertura domenicale, così evitando penalizzanti disparità, che pure fino ad oggi ci sono state, tra i cittadini e tra gli stessi commercianti di aree limitrofe.

Per il Comune di Cosenza, si tratta inoltre di dare attuazione ad un preciso impegno programmatico del sindaco Catizone, la quale ha espresso più volte la volontà di realizzare un moderno piano dei tempi della città, a favore di tutti i cittadini e delle famiglie e con un occhio di riguardo alle donne, per le note difficoltà che esse ancora oggi incontrano nel conciliare vita lavorativa e vita familiare. Ci auguriamo, dunque, che la nuova opportunità venga sfruttata da un gran numero di negozianti.

L'accordo che -va sottolineato- è stato raggiunto non solo tra sindaci dell'area urbana, ma anche con le associazioni di commercianti e consumatori, nonché con i sindacati di categoria, vuole perciò essere un valido strumento a disposizione di un commercio moderno.

La deroga alla chiusura domenicale può consentire di modulare le attività commerciali in base a diverse e peculiari tipologie di vendita e di utenza. Chi ritiene di avere clientela anche la domenica, terrà il suo negozio aperto. Chi pensa il contrario, non sarà obbligato a farlo.

L'ampio consenso registrato da parte di operatori, sindacati, consumatori dovrebbe far riflettere i pochi dissidenti sul rischio di perdere, restando ancorati a regole anacronistiche, un appuntamento con lo sviluppo possibile, che crediamo vada incentivato proprio con iniziative di questo tipo."

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