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Consiglio Comunale per il Cosenza Football Club

12 ago 2003
Si è riunito ieri il Consiglio Comunale, convocato in via d'urgenza dal Presidente Saverio Greco con all'ordine del giorno: "una nuova stagione del calcio cosentino per la promozione civile e culturale della città. Il ruolo della istituzione municipale nel processo di sviluppo del progetto sportivo promosso dal Comune di Cosenza e dal Cosenza Football Club. Determinazioni in merito". I lavori del Consiglio sono stati irradiati su Piazza dei Bruzi, mediante diffusori acustici per permettere ai cittadini interessati di seguire il dibattito consiliare. Dopo aver fatto riferimento al documento approvato dal Consiglio Comunale nell'ultima seduta, il Presidente Greco ha ceduto la parola al Sindaco Eva Catizone per la sua relazione. "Le ultime giornate sono state caratterizzate da un intenso lavoro svolto anche di concerto con la Figc - ha detto Eva Catizone - una attività frenetica volta a realizzare anche e soprattutto un sogno collettivo: ridare una identità calcistica a questa città. Voglio ringraziare quanti hanno inteso concorrere alla realizzazione di questo obiettivo, dalla Giunta Comunale alla struttura tecnico amministrativa, a quanti singolarmente si sono spesi per restituire dignità alla attività sportiva. Un ringraziamento particolare e doveroso, al di là della retorica, va al Presidente della Giunta Regionale che con grande sensibilità ha annunciato la sua disponibilità tramite l'erogazione di un contributo volto a favorire una nuova fase sportiva cittadina. E' stata una corsa contro il tempo, aggravata dalla stagione estiva. Noi, come Municipalità, avevamo il dovere morale di affrontare una situazione che ha rappresentato grave danno per la città, non solo in termini di immagine. Da qui nasce coinvolgimento dell'Amministrazione Comunale a tutti i suoi livelli, per assicurare ala città una sua calcistica. Cosenza è una città in cui si gioca al calcio da 90 anni. Penso che sarebbe un grave danno avere nei prossimi mesi un San Vito vuoto. Abbiamo lavorato alacremente per portare a casa risultato assai positivo nel tentativo anche di dare nuova spinta verso un calcio pulito, trasparente, in cui poter credere, che non si riduce solo ad un mercato. Un calcio che ritrova se stesso. Questo è stato il ruolo dell'Amministrazione Comunale, che ha sentito di dover tracciare una strada nuova ponendosi in termini di garanzia e di controllo. Il modello non poteva non essere quello di Firenze, dove una municipalità, attraverso il suo Sindaco ha avviato una nuova fase. Da lì la costituzione di una società, il Cosenza FC, formata in prima istanza dal Sindaco e dall'Assessore allo Sport che ringrazio per avermi seguito in questa avventura. Tocca a noi caratterizzare la città da una fase di ombre ad una nuova fase in cui si riscopra piacere di giocare a calcio; un elemento collettivo che unisce attraverso due colori, rosso e blu e attraverso un simbolo che non può non essere quello dei lupi. Ma so bene che volete sentire la soluzione a cui siamo pervenuti. 610671. E' il numero di matricola con cui il Cosenza Football Club è iscritto al campionato di serie D. - applausi - forse questa sarà anche la strada attraverso la quale arriveremo ad un Comune unico. Vi racconto come siamo arrivati a questa iscrizione. Sapete di un appuntamento romano, presso la sede della Figc, assai tumultuoso, anche con qualche scontro verbale tra me e Carraro. Lì la soluzione proposta era l'iscrizione all'Eccellenza e la sottoscrizione di una fideiussione bancaria che andasse a coprire i debiti federali del Cosenza Calcio: 1.200.000 euro in Eccellenza, 1.500.000 euro in serie D. A Roma, purtroppo Cosenza calcistica non è conosciuta come un modello, abbiamo dovuto affrontare dei pregiudizi profondi. La verità è che è stato concesso l'appuntamento solo al Sindaco. Ma la nostra città è altro da quello che si racconta nei corridoi della Figc. Attraverso una frenetica attività di mediazione siamo riusciti ad ottenere una fideiussione che non è più bancaria ma assicurativa e l'importo che anche per la Serie D resta 1.200.000 euro, prima fissato per l'Eccellenza. Credo che sia stato spuntato un risultato significativo e importante. Questo è legato al problema che ha riguardato e che riguarda la squadra di Castrovillari. Qui voglio spendere qualche parola, dopo aver letto sulla stampa la posizione del sindaco di Castrovillari. La trattativa con la proprietà del Castrovillari è iniziata un paio di giorni fa. Ho sentito allora l'esigenza di chiamare il Sindaco di Castrovillari. La verità è che Castrovillari avrebbe ugualmente perso il titolo sportivo. C'erano e ci sono ancora diversi offerenti. Ma era meglio conservare questo titolo all'interno della regione piuttosto che farlo emigrare. Sarebbe più utile allora pensare alle solidarietà. Abbiamo fatto tutto quello che avremmo dovuto. Penso che nel corso dei prossimi giorni si debba lavorare per pensare di assicurare, tramite forze locali dell'imprenditoria, quella fideiussione assicurativa. Da Cosenza può venire fuori l'idea di una nuova municipalità, che anche nel calcio traccia un modello di sviluppo. Abbiamo l'ambizione di essere una municipalità che anche nel mondo dello sport si può porre come laboratorio dove sviluppare nuovi modelli. Il ruolo dell'Amministrazione è ora quello di traghettare da una fase ad un altra, di garanzia e controllo per il futuro. - applausi - La cosa che mi resterà impressa da questa vicenda è quel filo sottile che unisce i banchi del pubblico con questa Amministrazione, alla quale viene riconosciuto un ruolo forte di garanzia. Vuol dire che stiamo facendo bene la nostra parte. Per la società immagino una formula di gestione mista, in cui ci dovrà essere forte, una presenza dei privati. Da un lato mondo imprenditoria, che per certi versi è stato sordo, e poi l'azionariato popolare. Sull'imprenditoria devo aggiungere che, forse, hanno troppo pesato vecchi rancori che per quanto mi riguarda appartengono al passato, e che credo non facciano bene alla nostra città. Le istituzioni che siamo chiamati a rappresentare si aspettano che si metta da parte l'ascia di guerra e si pensi ad una collaborazione per il benessere collettività. Mi sarei allora aspettata atteggiamento maggiormente collaborativo e mi auguro che questa esperienza possa servire in futuro. Ringrazio tutti quegli imprenditori che fin da subito, e senza infingimenti, hanno manifestato l'intenzione di dare un contributo a favore dell'iniziativa, anche a fondo perduto. Per l'ingresso della parte imprenditoriale, necessaria alla vita della società, auspico un bando di gara ad evidenza pubblica al fine di individuare senza fretta il, o i migliori interlocutori possibili. Senza dimenticare un azionariato popolare che è un progetto sportivo ma anche di rinascita. La casualità ha legato nel corso di questi giorni Cosenza e Firenze. Chiudo sulla Fiorentina, che attraverso Della Valle e il Dg Giovanni Galli ci stanno seguendo con particolare attenzione, dimostrando disponibilità e amicizia nei confronti di Cosenza al punto di aver pensato ad una amichevole entro la fine dell'anno. Una partita della rinascita che accomuna due squadre che, attraverso le loro municipalità, credono nella possibilità di riscatto del calcio a livello locale. Chiudo augurandomi che da questa vicenda si possa sprigionare nuova linfa vitale e anche e soprattutto nuova passione civica, capace di segnare ancora una volta un punto di svolta nell'antica tradizione calcistica della nostra città". Dopo l'intervento del Sindaco ha inizio il dibattito. Vincenzo Adamo (Pse-lista Mancini) si congratula con il primo cittadino al quale manifesta la gratitudine dei cosentini. "Nel precedente Consiglio comunale le avevamo dato il compito, attraverso un documento firmato da tutti i gruppi consiliari di ottenere risultati. Lei, in tempi brevissimi, ha costituito la Cosenza Football Club, l'ha iscritta al campionato di Eccellenza e oggi possiamo comunicare alla città che la società è stata iscritta al campionato di serie D. L'Amministrazione Comunale ha mantenuto la propria promessa. L'invito al Consiglio è quello di rinnovare fiducia al Sindaco Catizone, perché l'iscrizione venga perfezionata da un punto di vista economico e fare in modo che il Comune possa scegliere nel modo più accurato possibile coloro ai quali affidare le sorti del Cosenza FC". Nicola Adamo (Ds) "Grazie all'impegno del Comune l'attenzione degli sportivi si è concentrata non sulle gravi notizie relative alla mancata iscrizione al campionato di C1, ma su nuove ambizioni ed entusiasmi derivanti dalla costituzione della società Cosenza FC. Il buon rapporto instaurato con la Figc ha consentito di ripartire dall'Eccellenza, e non da categorie inferiori come invece è accaduto per città come Brindisi, Catania, o ad un lungo anno senza calcio come accadde a Palermo. Ma stasera il Sindaco ci ha annunciato l'iscrizione al campionato Serie D, che è quello che dà l'accesso al calcio professionistico. E' un grande risultato. Non dimentichiamo che in passato abbiamo già giocato in questa categoria per la quale siamo detentori di un record ancora imbattuto: 17 vittorie su 17 partite casalinghe, tra l'entusiasmo dei tifosi rossoblù. Il Sindaco ci ha iscritto alla Serie D sulla base del prestigio suo personale e dell'Amministrazione Comunale. Gli unici soldi spesi sono quelli suoi e dell'Assessore allo sport. Ma ora non possono più proseguire. Se il consiglio comunale dovesse mettere in condizione il Sindaco di onorare questa iscrizione, penso che non avremmo alcuna preoccupazione nel rientrare nel giro di poco tempo nel calcio che conta. Del resto, se è vero che a Vibo Valentia la squadra della Vibonese è fortemente finanziata dal Comune e dalla Provincia, evidentemente si può fare anche a Cosenza, tenendo conto che non si chiede di pagare un debito, ma di garantire una fideiussione assicurativa. Credo che il Comune debba farlo con una vera e propria delibera. Il sostegno delle istituzioni, tra l'altro, è ampio. So che è stato chiesto all'Amministrazione Provinciale di proseguire nella sponsorizzazione della nuova società. Mentre ringrazio il Presidente Chiaravalloti, perché in Calabria continua a non essere facile pronunciarsi a favore di una città come ha inteso fare lui con il Cosenza FC. Dobbiamo guardare oggi, come grande investimento, ad un progetto che ha una grande valenza sociale. Condivido la proposta del Sindaco sul futuro: il Comune non deve fare calcio, così come non dovrebbe gestire l'acqua, i trasporti, ecc., ma non può sottrarsi alla responsabilità del controllo. Che ci sia, allora, una procedura pubblica attraverso cui selezionare un soggetto imprenditoriale che sollevi il Comune dalla gestione della squadra di calcio. Una procedura che verifichi, attraverso atti documentali, qual'è l'imprenditore che dà maggiori garanzie per questa squadra. E in questo un elemento di ulteriore selezione della serietà dell'impresa è costituito proprio dalla fideiussione richiesta dalla Figc. Quando bisogna onorare impegni di quel tipo o c'è un imprenditore serio o non si può fare. E' una richiesta a vantaggio della città. dellaAC e della cittadinanza. Riguardo al coinvolgimento popolare, poi, sarebbe un bel gesto se i presenti in quest'aula dessimo disponibilità per un contributo personale che attivi il primo fondo cassa del Cosenza FC. Roberto D'Alessandro (Margherita) esprime personale e sentito apprezzamento per come è stato affrontato e condotto il problema. Questa squadra aveva perduto la faccia, la forma e la sostanza di quella che calcava il glorioso Emilio Morrone. Nel tempo è diventata proprietà esclusiva e redditizia di proprietari avidi, bucanieri improvvisati, gigolo. ho amato e amo la mia squadra ma per anni ho sofferto, perché mi stato difficile identificarla con le fulgide tradizioni della mia nobile città. C'era una discrasia profonda e abissale, lacerante per il mio spirito di tifoso impenitente. Il Sindaco ha tentato, ed è riuscita con successo, a strappare le sorti della società ad affaristi ed avvoltoi. Si è comportata da centrattacco d'area, alla Lenzi, alla Palpacelli, alla Campanini. Mi complimento e gongolo per il gol clamoroso che lei è riuscita a segnare in zona cesarini, che rimarrà negli annali per le nuove generazioni. Da cittadino apprezzo enormemente il suo comportamento. Da amministratore, che si sforza di essere equilibrato, chiedo: per legge dello stato, può un ente pubblico contrarre fideiussioni a favore di un privato? La Figc accetterà nuova fideiussione da privati o chiederà di rimanere con la garanzia del comune? Vorrei sapere cosa pensa l'Assessore al bilancio della possibilità che il Comune rimanga sempre debitore nei confronti della Figc". Francesco Savastano (Nuovo Psi) Ricorda l'impegno agli inizi degli anni '80 "quando l'allora assessore allo sport Mario Romano, con l'impegno della intera Giunta comunale, salvò la società dal fallimento e l'affidò in mani sicure. Il Sindaco non ha fatto cose straordinarie, ma il suo dovere. Anche allora tutti i Consiglieri e gli Assessori della Giunta lasciarono uno stipendio. Identica cosa dovranno fare oggi i consiglieri comunali. Il Sindaco ha fatto benissimo a rilevare il titolo della società sportiva Castrovillari. Ha mostrato grande capacità, nell'occasione. Non so se è stata capacità politica oppure piccola furbizia, ma comunque per Cosenza rimane una iniziativa valida. Il Comune di Cosenza ha sempre contribuito alle sorti della società di calcio attraverso struttura dello stadio e la sua manutenzione. Noi non dobbiamo far parte della struttura societaria, ma controllarne la gestione, in modo da evitare che ogni 10 anni ci ritroviamo nella stesse condizioni. Sono d'accordo sulla gestione mista. Anzi, aggiungo che ognuno di noi deve essere azionista di questo Cosenza, e alla fine avremo la possibilità in poco tempo di rientrare nel calcio che conta. Va precisato che, in questa fase, la disponibilità del presidente della Associazione industriali sarebbe stata poco utile. Nella prossima fase, quella dell'avvio, dobbiamo stare invece molto attenti. Ho l'impresone che i personaggi che girano attorno al calcio cosentino siano sempre gli stessi. Quelli che ciclicamente ci portano in queste condizioni. Spero che attraverso saggia soluzione della seconda fase si riesca a trovare gruppo di 2/3 persone che possano coordinare l'attività della nuova società in modo trasparente. Concludo dichiarando la mia soddisfazione per il risultato raggiunto". Piercarlo Chiappetta (Udc) "Non riesco a spiegarmi lo scarso intervento dell'Amministrazione Provinciale, che negli anni passati è stata invece molto vicina ai problemi del Cosenza Calcio. Credo sia il caso di rivolgere un appello al Presidente Acri, perché sostenga la nuova società così come pare stia muovendosi l'Ente Regione. Con il sostegno delle istituzioni riusciremo a non disperdere neanche le esaltanti esperienze formatesi sul piano sociale intorno al Cosenza Calcio e sui gradoni del San Vito. Lo stato d'animo dei tifosi del Cosenza può paragonato al gusto agrodolce di una pietanza tipicamente orientale. Siamo tutti disperati, coinvolti nella grande tragedia sportiva che ha coinvolto il Cosenza calcio. Ma c'è un retrogusto strano e dolce, che ci dà la sensazione di sentirci liberati da una strana cappa. E' come se ci fossimo rimpossessati di una società di calcio, dei nostri colori sociali. Finalmente ci siamo rimpossessati di questa squadra e non vogliamo più mollarla, per questo sono d'accordo con l'azionariato popolare, con un rappresentate dei piccoli azionisti nel Consiglio di Amministrazione Il nome di Cosenza è stato maltrattato senza alcun ritegno. Ma abbiamo 100 anni di storia, la tradizione, l'esperienza, la rabbia e la volontà giuste per risalire. Siamo stati in grado di iscrivere il Cosenza nel campionato di serie D. A questo punto, però, non potremo tollerare che qualcuno sospetti che sul calcio a Cosenza si sia voluto speculare politicamente. Ritengo indispensabile un comitato di controllo che liberi tutti, compreso il Sindaco, da ogni responsabilità. Un comitato formato da esponenti della società civile affinché il traghettamento dalla società attuale ai nuovi imprenditori avvenga al di fuori di ogni polemica politica. L'augurio è quello di rivedere presto il Cosenza Calcio nelle categorie più congeniali. Elena Hoo (Ds) Cosenza ha rischiato di essere cancellata dalla scena calcistica e l'operato del Sindaco ha evitato che questo avvenisse. La squadra è ora iscritta in serie D. E' un grande risultato, che non era affatto scontato. Per questo siamo tutti riconoscenti al sindaco. Ora siamo ad un bivio: o si paga la fideiussione o si vanifica ogni sforzo compiuto. In Consiglio abbiamo detto che non saremmo stati disponibili a parare i debiti della vecchia società, perché non ci sembrava giusto usare fondi pubblici per ripagare errori di una pessima gestione. Oggi siamo di fronte alla necessità di restare all'interno di un comportamento etico dando, comunque, risposte ai cittadini. Non è un travaglio semplice. Niente può cancellare gravità di quello che è successo, la mortificazione per i tifosi e l'intera città a seguito della mancata iscrizione in C1. Questo Consiglio è chiamato a decidere, con grande senso di responsabilità, se cogliere la possibilità di essere iscritti alla serie D o rinunciare. Non abbiamo grandi alternative. Bisogna decidere sul costo della fideiussione di 1.200.000,00 euro. Mi auguro che gli imprenditori si facciano avanti, ma se così non fosse dovremmo andare avanti. Come Amministrazione Comunale dobbiamo onorare l'impegno che il Sindaco ha assunto per la città. Lo dobbiamo fare con grande chiarezza, nelle procedure, rispetto a fideiussione assicurativa che dovrà poi essere ceduta a un privato. Possiamo chiedere al sindaco di operare attenta valutazione nella cessione del titolo al privato. Tanti avvoltoio sono alla porta. Serve imprenditore economicamente forte, ma anche capace di scegliere con lungimiranza nuova dirigenza e nuova squadra. scrivendo nuova pagina sportiva più sana e trasparente. AC dovrà continuare ad essere vigile, non per far si che politica interferisca nella gestione, Gli ultrà dicono che la domenica è del pallone, ma noi dobbiamo fare sacrificio non solo per tifosi ma per quelli che intorno ai colori vivono un ideale, un'emozione che li fa stare uniti. E' un valore importante che unisce al di la di differenze politiche, economiche, sociali. Valori da salvaguardare e tutelare, perché no, anche attraverso lo sport e una squadra di calcio se questa è elemento unificante. Sergio Bartoletti (Forza Italia) Premetto che il Sindaco ha compiuto, con ritmi intensi, un grande lavoro in favore della città. Proprio quello che speravamo quando siamo stati convocati qui, una settimana fa, insieme ai tifosi in una atmosfera grigia. I tifosi volevano undici casacche rossoblù, che giocassero al San Vito, espressione di un calcio pulito. Il risultato è stato raggiunto. Il Sindaco darà atto ai gruppi che costituiscono la minoranza di aver lavorato senza alcuna ostilità, ma nell'interesse della città. Abbiamo creduto che il Sindaco fosse garante per ricominciare una storia importante nata nel 1914. Lo abbiamo fatto senza alcuna strumentalizzazione politica, che pure avremmo potuto fare. E' giusto che ora ci sia una garanzia dell'Amministrazione Comunale rispetto ad una gestione pulita e trasparente. La Provincia ha un impegno morale nel continuare con questa società, mentre la Regione lo ha annunciato. Se la città vorrà stare vicino a questa società, la squadra potrà ornare presto ad alti livelli. Invito tutti a considerare che la realtà sportiva della nostra città è ricca, non solo nel calcio ma in tante altre piccole e grandi discipline che è giusto non dimenticare. Basta guardare al campo scuola Coni e vedere quanta gente usufruisce di quella realtà sportiva. Concludo ringraziando il Sindaco per aver voluto chiudere una piccola polemica sul presidente dell'Associazione degli Industriali. Damiano Covelli (Ds) "Chi scriverà le pagine di questa storia non potrà che partire dalla data dell'11 agosto 2003 e dal numero di matricola della iscrizione in serie D del Cosenza F.C. . Sono d'accordo con il modello e l'idea che ha avuto il Sindaco della conduzione della nuova società a partecipazione mista tra pubblico e privato. Faccio mia l'esortazione di Nicola Adamo affinché Consiglio e Giunta diano un esempio di partecipazione all'azionariato popolare. Da questo consiglio deve venire il massimo sostegno al Sindaco per l'opera che ha già iniziato, con l'assunzione della responsabilità del pagamento della fideiussione assicurativa. Con questi presupposti il Consiglio comunale e la Città intera devono essere orgogliosi del lavoro compiuto in questi giorni dal Sindaco. Fabrizio Falvo (An) "Con un accenno polemico sulla stampa non volevo intaccare la validità del Consiglio, ma sollecitare la presidenza perché ritengo giusto che un consigliere venga avvertito della convocazione di un Consiglio comunale. Io l'ho letto sui giornali. Stasera siamo dinanzi ad una vera e propria svolta positiva per il Cosenza calcio. Mi compiaccio per la comunicazione che ha dato il sindaco alla città. Avremmo potuto avere ripercussioni maggiori per una dirigenza non all'altezza della situazione. Diciamo che calcio è malato non solo a Cosenza ma in tutta Italia. E' un mondo sempre più proteso al guadagno, alla speculazione e non alla bellezza di uno sport che interessa tutti i tifosi italiani e i cosentini in particolare. Lo sport accomuna tutti, una intera comunità, calcistica ma anche cittadina, che non deve vedere differenziazioni quando si parla della città. Mi è piaciuto il riferimento del Sindaco alla grande città, la squadra di calcio può essere un primo passo. Ma su questa strada dobbiamo insistere, perché confini angusti, stretti, vengano allargati. Non ha senso oggi parlare di realtà municipali distinte e di campanilismi. Ha fatto bene a riprendere il Sindaco di una città della provincia che ha dato dimostrazione di eccessivo campanilismo. Bisogna prendere esempio che ha dato presidente Chiaravalloti che ha annunciato un congruo contributo ad una città importante della Calabria. Abbiamo avuto una pessima parentesi, che ha visto imprenditori maldestri, portare avanti società calcistica. Per questo faccio appello al Sindaco, perché prenda a parlare con le forze imprenditoriali sane di questa città. E' sano Umberto De Rose, presidente degli industriali, che con il suo lavoro ha mandato avanti l'Associazione e la sua impresa. In occasioni come questa bisogna dialogare anche tra competitori politici per il bene della città. Antonio Ciacco (Pdci) Comprendo ragioni nella furente e indignata passione dei tifosi e della loro trepidante e fibrillante aspettativa. A loro indirizzo i sensi più vivi della mia naturale e convinta adesione. Ma alla solidarietà occorre accompagnare conseguenziali comportamenti, con un progetto che sappia ricollocare nella geografia calcistica le ambizioni di Cosenza. L'ambizione di scrivere da capo l'almanacco del calcio in città, non più come infetto e inquinante serbatoio della più esasperata logica capitalista. La nostra ambizione deve essere quella di una proposta politica che rompa gli schemi esistenti e fortifichi spirito sportivo del calcio. Bisogna arrivare ad una catartica palingenesi di questo sport. Nessuna contiguità tra passato e presente. Incrociare i sogni con i bisogni costerà sacrifici, rinunce, scelte difficili, ma non importa. Se l'iscrizione al campionato impone di turarsi il naso, dico no. No all'Eccellenza e no alla serie D. Noi non paghiamo i debiti del calcio. Che si ricominci dalla terza categoria. Questo significherebbe far rinascere il calcio a Cosenza a favore di tifosi che vogliono stringersi intorno a loro squadra a prescindere dal campionato. Loro ci saranno sempre e ovunque per gridare forza lupi. Con deferente ammirazione metto il mio voto a disposizione del superbo protagonismo del Sindaco, dipende da lei usarlo per gridare no alle richieste ricattatorie della Federcalcio Umberto De Rose (Gruppo Misto) "Il Sindaco si è resa attiva in questi ultimi giorni cercando di recuperare una situazione di estrema difficoltà. Ma se nel mese di luglio le istituzioni si fossero preoccupate di stare vicine alla società, il Cosenza ora non sarebbe nei dilettanti ma in C1. Personalmente non me la sento di condannare chi ha gestito questa navicella in un mare periglioso. L'impresa calcistica è legata a fenomeni che hanno una tipicità propria. Non basta creare una buona squadra, ma ci vogliono una serie di componenti capaci di generare quelle spinte capaci di motivare i calciatori. Oggi a pagare sono solo i tifosi, perché gli altri hanno sempre frequentato lo stadio gratuitamente. Il mondo delle istituzioni in genere ha usufruito dei servizi del Cosenza calcio gratuitamente. Ripartiamo dalla serie D, ma con condizione sospensiva. Ad oggi tutto sarebbe legato ad una operazione di tipo economico necessaria e indispensabile per militare effettivamente in Quarta serie. Il poco tempo a disposizione non ha dato modo di poter concertare con categorie economiche un piano di rilancio per questa società. In questi giorni sono stato chiamato in causa come presidente degli industriali. Ma io non amo coinvolgere le istituzioni che rappresento. Ho sempre rischiato in proprio. Per questo mi auguro che l'Amministrazione Comunale non sia costretta a ricorrere al denaro pubblico per non sottrarlo alla collettività. La parte economica dovrà toccare ad altri. Il Sindaco ha recuperato alla città titolo di IV Categoria. Ora qualcuno deve mettersi in movimento per far si che questo diventi una realtà utilizzabile. Oggi sento i dettagli di questa operazione e per l'amore che mi lega a questa città, a questa squadra della quale sono stato vicepresidente, Posso dire che, laddove il consiglio ritenga credibile l'imprenditore Umberto de Rose, sono disponibile a sollevare questo Consiglio comunale dalla necessità di una fideiussione. De Rose è in grado di poter metter su una compagine idonea a giocare nell'interregionale e nel giro di qualche anno riportare il Cosenza in serie B. Al termine del dibattito Pietro Petrozza (Pse-Lista Mancini) chiede una breve sospensione per una riunione dei capigruppo presieduta dal Presidente del Consiglio Saverio Greco. Al rientro in aula, il Presidente Greco dà lettura di due documenti presentati sull'ordine del giorno. Il primo, firmato dai consiglieri di maggioranza e dal rappresentante della Margherita, prevede l'autorizzazione a compiere tute le iniziative utili per garantire la partecipazione al campionato di serie D, compresa la fideiussione assicurativa nei confronti della Figc. Nel Documento il Consiglio comunale invita il Cosenza F.C. ad avviare una procedura di tipo pubblico e concorsuale per l'ingresso di persone fisiche in grado di garantire la partecipazione al campionato sollevando l'Amministrazione Comunale da ogni impegno assunto. Il secondo documento, presentato dai consiglieri di opposizione esclusa la Margherita, prevede l'accoglimento della disponibilità dimostrata dal Consigliere Umberto De Rose con il conseguente disimpegno dell'Amministrazione Comunale da ogni tipo di impegno economico. Saverio Greco legge integralmente anche un ordine del giorno firmato dai consiglieri Nicola Adamo, Antonio Ciacco e Pietro Mari con il quale si invita la Giunta e i Consiglieri comunali a sottoscrivere un contributo volontario a favore del Cosenza Football Club. Il Consigliere Umberto De Rose (Gruppo Misto) prende la parola per dichiarazione di voto. "preannuncio voto favorevole al documento presentato dal centro destra. In un epoca in cui si va verso modelli in cui ente pubblico organizza ma non gestisce, l'imprenditoria chiamata in causa dall'Amministrazione Comunale è pronta. Se abbiamo ben capito il titolo del Castrovillari non è stato acquisito, perché non è stato ancora pagato. Se un imprenditore qualunque offrisse il doppio di quanto ha promesso il Comune di Cosenza ci troveremmo a ripartire dalla terza categoria. Ad oggi nessuno ha dato la propria disponibilità a pagare le fideiussioni e la cifra necessaria per acquistare il Castrovillari. Evidentemente gli imprenditori contattatio dall'Amministrazione aspettano l'intervento dall'alto. La mia proposta di stasera, sollecitata dal sindaco che auspicava il superamento di fatti personali, va in tutt'altra direzione. Credo di poter fare questo con passione, senza avere garanzie di appalti, per riportare Cosenza nel calcio che conta. Antonio Ciacco (Pdci) Se prima avevo dubbi sulla proposta fideiussoria, operazioni di bassa speculazione mi hanno fugato queste perplessità. Avevo ragione quando declinavo l'assoluta necessità di una forte discontinuità con le passate gestioni del Cosenza calcio. Il plurare in questo momento acquista altre colorazioni. Il Consigliere De Rose ha trascinato questo Consiglio in una vergognosa fiera della vanità. Ma in nome degli interessi collettivi, a questo punto, non posso che dire si al documento della maggioranza, che forse ha solo la colpa di essersi sovraesposta, riportando, però, il calcio a Cosenza e neutralizzando i famelici e feroci appetiti dei quali De Rose è stato volgare espressione. E' una caduta di stile che peserà su questo consiglio e anche sulla legittimazione politica della opposizione. Francesco Savastano (Nuovo Psi) avremmo voluto un documento unitario in conclusione del Consiglio comunale, come abbiamo fatto finora in collaborazione con Sindaco e Giunta in favore di questa città. Ma dobbiamo prendere atto di quanto ha detto, molto lucidamente e poco volgarmente, il collega De Rose. Le sue motivazioni vanno nell'interesse dell'Amministrazione Comunale, perché anche quella eventuale fideiussione verrebbe ad essere garantita da privati, nei tempi previsti, evitando di impiegare soldi pubblici dei cittadini. La posizione politica di Ciacco non sta in piedi, voterò contro il documento della maggioranza e a favore di quello dell'opposizione. Fabrizio Falvo (An) La trasparenza è una bella parola, ma oggi ho assistito alla scena di un consigliere comunale, che è anche presidente di Assindustria, che ha dato significato a questa parola senza nascondersi dietro giri di parole. In questo consesso ha preso posizione chiara e trasparente. C'è un imprenditore che decide di rischiare personalmente e con un gruppo di persone e che non vuole fare affrontare alcuna fideiussione a questa città. Dall'altra parte c'è un gruppo di imprenditori che si trincera dietro la garanzia dell'Amministrazione Comunale. Se volevate un esempio di imprenditoria sana, stasera l'avete avuto. In quell'altro modo è facile dirsi imprenditori, senza affrontare alcun rischio. Ma è necessario porre termine a questo gioco delle parti quando c'è in mezzo il bene pubblico, e quello della squadra di calcio è un bene comune. Vi invito a pervenire ad un documento unitario per il bene della città, facendo si che passi la proposta De Rose. Roberto D'Alessandro (Margherita) anticipa il voto a favore del documento firmato dalla maggioranza e dalla stessa margherita. "In esso si prevede lo strumento tecnico che garantisce - ed è la prima volta nella storia del calcio cosentino - il massimo di trasparenza al momento del passaggio alla imprenditoria privata. Una gara-concorso che permetterà di valutare capacità imprenditoriale e serietà. Piercarlo Chiappetta (Udc) "L'intervento di De Rose non mi è sembrato né violento, né volgare. Stasera si è manifestata la volontà di una nuova cordata di imprenditori disposta a rilevare la società di calcio. Facciamo presto questo bando, allora, chi ci darà più garanzie potrà gestire la squadra. Sottolineo, però, la necessità di formare una commissione di controllo e garanzia non formata da politici. Nicola Adamo (Ds) Il sindaco ci ha comunicato che l'iscrizione alla Serie D è già avvenuta, sulla base di un presupposto nato in virtù del trasferimento della proprietà del Castrovillari calcio nelle mani della società Cosenza FC. Il titolo, a questo punto, potrà essere ceduto solo dal Cosenza FC. Nessuno potrà più offrire il doppio o il triplo. E se è vero che non è stata pagata una lira, è un altro atto meritorio di questa Amministrazione Comunale. Per quanto riguarda l'entità della fideiussione, tutti ne sono venuti a conoscenza al momento in cui è stato dato l'annuncio dell'iscrizione al campionato di Eccellenza. I giornali, addirittura, lo avevano scritto già dopo l'incontro con il presidente della Federcalcio a Roma. Stasera il Sindaco ci ha informato di novità positive e a vantaggio del Consiglio. La prima è che la FIGC rinuncia all'aumento di 300.000 euro, la seconda è che la fideiussione può essere di tipo assicurativo e non bancario. La fideiussione è la garanzia di un debito che fa sempre carico alla società. Che non comporta oneri se la società viene ben gestita. Se fosse di tipo bancario comporterebbe il blocco di una parte dei beni. Consentendo alla Cosenza Football Club di andare avanti con la fideiussione, abbiamo tutto il tempo per agire a favore della società. In questo modo siamo più garantiti. Mi pare di capire, inoltre, che il Cosenza FC non si fa carico di alcun debito della vecchia società. La fideiussione non è a copertura dei debiti, ma è richiesta dalla Federcalcio per consentire l'iscrizione al campionato. Ma stasera non dovremmo avere alcuna preoccupazione che il cerino rimanga in mano al consiglio comunale. Se persino De Rose ritiene di doversi pronunciare in Consiglio vuol dire che condizioni perché avvenga passaggio da pubblico a privato ci sono tutte. Con avviso pubblico De Rose può formalizzare la sua offerta, così come gli altri che non siedono in questo Consiglio, che si sono già pronunciati o che potrebbero pronunciarsi. Sarebbe un fatto grave, privilegiare la proposta di De Rose, mentre ci sono tanti imprenditori al di fuori di quest'aula che potrebbero essere interessati a presentare proposte in tal senso. Il Cosenza FC, nelle persone del Sindaco e dell'Assessore allo Sport, è tenuto a determinare i criteri concorsuali. Nulla osta per noi Ds che il Consiglio comunale deleghi alla Conferenza dei Capigruppo la decisione sui criteri del bando. De Rose parlava delle difficoltà del Cosenza Calcio 1914. E' vero. Quella società, mentre il campionato di Serie B era ancora in corso, ha annunciato l'intenzione di vendere. Ma sono stati lasciati soli anche da parte degli imprenditori che oggi dicono di voler intervenire per salvare il Cosenza. Perché questa proposta non è stata formulata nei mesi passati? Propongo alla minoranza di ritirare documento e di inserire nel documento maggioranza il ruolo di garanzia dei capigruppo consiliari. La decisione finale deve essere comunque tradotta in uno schema di deliberazione. Sergio Bartoletti (Forza Italia) "Non ci opponiamo affatto all'azione del Sindaco, al quale ribadiamo di aver svolto un buon lavoro portando la città a giocare il campionato di serie D. Ma quando si alza un imprenditore che può rappresentare il meglio della imprenditoria cosentina - in quanto presidente di Assindustria - non vedo perché dobbiamo fare dietrologia. Noi non ritiriamo il nostro documento perché riteniamo che sia una soluzione a portata di mano per la città. Spetta alla maggiornaza compiere delle scelte. Abbiamo partecipato alla discussione, abbiamo portato il nostro contributo con un documento piaccia o non piaccia. Chiediamo di rispettare nostre opinioni. Se il presidente del Consiglio è in grado di farci rispettare come consiglieri comunali bene, altrimenti rassegni le dimissioni". Pietro Petrozza (Pse-Lista Mancini) sindaco, giunta e consiglieri comunali non erano obbligati ad assumere l'onere di ricostruire la società calcistica. Ma visto che siamo tutti legati alla nostra squadra si fa uno sforzo per non farla sparire. L'iniziativa del Sindaco è la migliore proposta che ci poteva essere. Mentre viene spontanea una domanda: solo oggi il Consigliere De Rose, nella sua duplice veste, si è accorto della vicenda Cosenza calcio? Chi sono questi imprenditori di cui parla e perché non si sono fatti avanti prima? Mentre gli altri parlano, noi oggi rifondiamo la società. L'impegno economico del Consiglio dovrà servire a traghettare questa neonata squadra ad imprenditori sani e coraggiosi. Chiedo di sospendere la seduta per vedere di trovare un'unica posizione tra i consiglieri". Il Sindaco Eva Catizone chiede la parola per motivare la propria astensione dal voto. "E' una decisione che prendo con particolare sofferenza, dopo aver molto lavorato a questo obiettivo. Ma ho il senso delle istituzioni e succede che spero momentaneamente, che mi trovo ad essere presidente di una srl. A me non piace la commistione tra ruolo pubblico e ruolo privato. Dico questo, perché quando ho preso una posizione l'ho fatto nei confronti del Presidente dell'Assindustria di Cosenza e non del singolo imprenditore. In questo Consiglio, invece, regnano queste commistioni che sono assai atipiche. Sento di dover rivendicare a questo punto la nostra diversità, di rifomisti, di sinistra, attenti più all'elemento pubblico che non a quello privato. Ho solo una preoccupazione: che il Cosenza Football Club non cada in mani che non sono sicure. Per questo auspicavo nel mio intervento bando ad evidenza pubblica. Dobbiamo apprezzare la generosità di Umberto De Rose e prendere atto che ci sono anche altre proposte che sono apparse sulla stampa. Credo che la cosa migliore possibile sia quella di valutare con attenzione, con calma e con il tempo necessario, quale sarà cordata migliore possibile per gestire il Cosenza Football Club". La proposta del Consigliere Petrozza, di ricercare una sintesi tra i documenti della maggioranza e dell'opposizione, si sospende per pochi minuti il Consiglio. Ma la Conferenza dei Capigruppo non riesce a ricomporre la divisione. Al rientro in aula si procede al voto. La proposta di delibera presentata dalla maggioranza viene approvata con 21 voti favorevoli e l'astensione del Sindaco. La risoluzione presentata dall'opposizione, invece, è bocciata con 6 voti favorevoli, un astenuto e 21 voti contrari. Prima di concludere i lavori del Consiglio viene votato anche l'odg presentato da Nicola Adamo, Ciacco e Mari. Approvato all'unanimità.