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Consiglio Comunale: Approvate le pratiche relative ai debiti fuori bilancio e gli equilibri

25 mag 2009
TABLE CELLSPACING=0 BORDER=0 CELLPADDING=4 WIDTH=363 HSPACE=12 TRTD IMG SRC="/foto/consiglio020926b.jpg" WIDTH=350 HEIGHT=233 FONT SIZE=1P Il Consiglio comunale del 26 settembre riunito/TD /TR /TABLE Il Consiglio comunale, riunitosi ieri sera sotto la Presidenza di Saverio Greco, ha approvato a maggioranza le pratiche relative ai debiti fuori bilancio e agli equilibri di bilancio (25 sì, 14 no). Approvato anche l'emendamento presentato dai gruppi di maggioranza (24 sì, 14 no, il sindaco astenuto) con il quale si dà mandato al sindaco di proseguire nell'inchiesta interna per l'accertamento delle responsabilità in merito alla vicenda della mancata costituzione in giudizio del Comune sull'esproprio dei terreni in via degli Stadi, da cui è derivata una sentenza esecutiva che impone al Comune di pagare oltre tre miliardi di lire. Subito dopo il sindaco Eva Catizone ha illustrato al Consiglio le sue linee programmatiche, mentre il dibattito, vista l'ora tarda, è stato rinviato a data da decidere. I lavori sono iniziati sulle pratiche relative ai debiti fuori bilancio e all'equilibrio dello stesso documento contabile, con la relazione del vicesindaco e assessore al Bilancio e Finanze Sergio Crea. Crea ha specificato la natura dei debiti, soffermandosi, per quanto riguarda le sentenze esecutive, su quella relativa al risarcimento danni per occupazione illegittima del terreno in via degli Stadi. Il vicesindaco ha informato il Consiglio che l'Amministrazione, appena venuta a conoscenza della sentenza e della mancata citazione in giudizio da parte del Comune, ha avviato un'inchiesta presso gli uffici competenti. Intanto, si è arrivati ad una transazione con la parte creditrice per la rateizzazione del debito che ammonta a un milione e cinquecentomila euro circa: nel corrente esercizio si pagheranno le spese di giudizio per 42.654 euro; il 50% del residuo sarà corrisposto entro il 31 marzo 2003 o entro 30 giorni dall'approvazione del bilancio previsione, analogamente avverrà per il saldo entro il 2004. Altri debiti riguardano prestazioni rese senza delibere a monte come i 195.742 euro per la società di elisoccorso per il servizio del periodo novembre-dicembre 2001. L'importo complessivo dei debiti è di 277.842 euro cui si farà fronte con una quota parte dell'avanzo di amministrazione. Sul secondo punto, il vicesindaco Crea ha informato che la verifica compiuta dagli uffici ha segnalato che il bilancio è in equilibrio. Ci sono invece minori entrate nell'incamero da proventi di contravvenzioni, da 1.700 mila euro a 1.550 mila euro; e dalla modifica dell'aliquota che la Cosenza Service versa al Comune e che passa dal 43,20% al 30%. Ai minori introiti si farà fronte utilizzando l'avanzo di amministrazione e in sede di assestamento bilancio. Damiano Covelli (DS) , in qualità di presidente, ha relazionato sui lavori della commissione Bilancio, che ha anche ascoltato i dirigenti sulla vicenda dell'esproprio. Covelli ha chiesto che il sindaco prosegua nella sua opera volta a fare chiarezza, per evitare strumentalizzazioni ed illazioni. Il dibattito ha fatto registrare numerosi interventi. Antonio Ciacco (Pdci) ha sostenuto l'incontestabilità della esigenza di pagare il debito, ma anche la necessità di chiarire la vicenda, nella quale l'attuale Amministrazione e l'attuale maggioranza non sono assolutamente coinvolte. Salvatore Perugini (Margherita)ha invece sostenuto che l'approvazione del debito è tutt'altro che atto dovuto, ritenendo peraltro inconsistente l'accordo, non formale, di rateizzazione. Ha preannunciato il voto contrario della Margherita. Per Umberto De Rose (F.I.)"non si può liquidare la vicenda scaricando responsabilità sulla dirigenza e la struttura.Va fatta una valutazione non solo formale, ma anche politica, per dare risposte ai cittadini." Ha chiesto quindi la creazione di una Commissione d'inchiesta. Per Enzo Paolini (Rad. per l'Ulivo), la proposta di rateizzazione è "inattuabile per la procedura adottata sulla base di un semplice fax, senza nessun accordo". Ha espresso perplessità anche sulle modalità di pagamento degli altri debiti con gli avanzi di amministrazione, di difficile riscossione. Fabrizio Falvo (An) si è associato alla richiesta di De Rose per una Commissione d'inchiesta rilevando come la transazione, non effettuata dal Comune a tempo debito, avrebbe potuto far risparmiare centinaia di milioni. Secondo Pietro Mari (Pse), invece, "riconoscere il debito fuori bilancio è un atto di responsabilità politica, che tocca a tutti noi e soprattutto alla maggioranza che ha il mandato di governare". Pretestuosi i rilievi sulle modalità di pagamento. Francesco Savastano (Nuovo Psi) ha dichiarato che "bisogna tenere anche conto della virtualità dell'avanzo di amministrazione che non esiste e comunque bisogna dire basta - per quanto riguarda gli altri debiti- alla prassi di spendere senza che ci sia una delibera a monte che lo consente". Elena Hoo (Ds) ha negato che vi siano responsabilità politiche dell'attuale maggioranza, mentre ha chiesto che sia fatta chiarezza su quelle amministrative ed ha esortato l'Amministrazione a pensare, per il futuro, a forme di controllo interno più incisive. Puntuale la replica del vicesindaco Crea che ha rilevato come il riconoscimento del debito è anche un elemento di chiarezza e di emersione di quanto avviene nella vita amministrativa. "Siamo per la emersione della verità dei fatti e per la ricerca delle eventuali responsabilità". Ha poi fatto notare che la pratica ha un iter lungo 25 anni. "Nel frattempo in tema di responsabilità ci sono state modificazioni sostanziali soprattutto per la riforma '93 che ha distinto il livello politico da quello gestionale". Crea ha negato carenza di forma della transazione per la rateizzazione: "è questione insussistente perché il fax ha piena legalità". Per quanto riguarda l'avanzo di amministrazione ha fatto presente che i revisori hanno espresso parere favorevole al conto consuntivo, particolare che si tende a dimenticare a fronte di rilievi certamente meno significativi. Infine, l'assessore Crea ha fatto riferimento ad una nota Ansa che riportava una nota della Casa delle libertà fortemente lesiva della onorabilità di componenti della Giunta, preannunciando, se il fatto risulterà vero, azioni giudiziarie a tutela dei singoli e dell'Amministrazione. Dopo le dichiarazioni di voto, si sono votate le pratiche. A tarda ora, si è passato all'altro punto all'ordine del giorno. Il sindaco Eva Catizone ha potuto così illustrare ufficialmente al Consiglio, come previsto dalla legge, le proprie linee programmatiche, sulle quali si dibatterà quanto prima. Le linee programmatiche vengono inviate in allegato e sono reperibili anche sul sito Internet del Comune A HREF="#n2002092700"UFONT COLOR="#0000ff"www.comune.cosenza.it/U/A (27.09.02) a name=n2002092703