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Concorso per quattro addetti stampa: replica dell'Amministrazione alla RSU

25 mag 2009
Nota dell'Amministrazione comunale: "La RSU aziendale ritiene "incomprensibile" l'indizione dei concorsi per quattro addetti stampa e per direttore del museo. L'Amministrazione comunale a sua volta ritiene incomprensibile questa posizione. E' bene chiarire subito che si parla qui di concorsi pubblici, quelli previsti dall'art. 107 della Costituzione che al terzo comma recita:I "Agli impieghi /I(della P.A., ndr)I si accede mediante concorsi o altre procedure selettive, nel rispetto dei principi di pubblicità, imparzialità ed efficienza". /IMa per comprendere nella sua interezza la vicenda di cui si parla, è necessario un piccolo passo indietro. L'Amministrazione comunale di Cosenza, ha precorso la riforma delle autonomie locali anche nella parte relativa al diritto d'informazione del cittadino. Da moltissimi anni funziona a Palazzo dei Bruzi un Ufficio Stampa che è stato essenziale per la capillare conoscenza di quanto si decide e si realizza in città ad iniziativa comunale. Il nostro è stato, inoltre, uno dei primi Comuni in Italia ad istituire l'URP, Ufficio Relazioni con il Pubblico, il cui compito principale è favorire la comunicazione tra cittadino ed istituzione. Dopo lunghissima gestazione, è stata varata una legge, la 150 del 2000, che sancisce la opportunità di prevedere Uffici stampa nelle pubbliche amministrazioni, affidandole a professionalità giornalistiche e "confermando, in sede di prima applicazione della presente legge, le funzioni di comunicazione e di informazione al personale che già le svolge" (art.6). Nel dicembre scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il Regolamento della legge, completando un iter che rende finalmente possibile formalizzare l'esistenza di un Ufficio che, di fatto, è lodevolmente attivo da circa due decenni. L'Amministrazione avrebbe potuto cogliere al volo alcune interpretazioni dottrinarie per assorbire il personale che già svolge da lungo tempo le funzioni di informazione. Ma volendo rimanere fedele fino in fondo ai principi ispiratori di massima trasparenza della propria azione, ha preferito ricorrere a concorsi pubblici. Pertanto, di cosa si lamenta il sindacato? Di quale favoritismo? O di quale…mancato favoritismo? Mentre non esiste alcun provvedimento di questa Amministrazione relativo al -come la stessa RSU lo definisce- "fantomatico" concorso interno, sorge il sospetto che proprio un concorso riservato agli interni fosse l'aspirazione del sindacato. Ma se questo era l'obiettivo, oltre che illegale, risulta eticamente indegno di un'organizzazione che dovrebbe tutelare i diritti di tutti i lavoratori o aspiranti tali, e non di pochi che, questi sì, diventerebbero dei "favoriti". Invece di allarmarsi, dunque, la RSU dovrebbe plaudire all'indizione di un concorso pubblico, una prova, cioè, con ogni necessario crisma di legalità, trasparenza, correttezza, aperta alla partecipazione di tutti, interni ed esterni, cosentini e non, purchè in possesso dei requisiti fissati non dall'Amministrazione comunale, ma dalla legge. Stesso discorso vale per la copertura del posto di direttore del Museo dei Bruzi, struttura che per l'importanza che dovrà finalmente rivestire, merita una guida altamente qualificata. Anche qui, le porte della partecipazione sono aperte a tutti coloro che potranno dimostrare di avere una solida preparazione, senza distinzioni tra esterni ed interni." (08.02.2002) a name=n2002020802