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Lo storico palazzo delle "Poste Vecchie" non può essere venduto

10 gen 2001
Lo storico palazzo delle poste di Piazza Crispi non può essere venduto a privati. E' quanto emerge da una lettera che il dott. Antonello Colosimo, Direttore Generale del Ministero delle Comunicazioni, ha scritto al Ministero delle Finanze in seguito alla richiesta avanzata in tal senso dal Sindaco di Cosenza on. Giacomo Mancini. "L'immobile - si legge nella lettera indirizzata al Dipartimento del Territorio-Direzione Centrale Demanio del Ministero del Tesoro e al Sindaco Mancini - non risulta tra quelli individuati con i D.M. 15.1.1997, 15.9.1997 e 6.8.1998, ai sensi dell'art.7-comma 5-della legge 71/94 che ha stabilito la trasformazione dell'Amministrazione Poste e Telecomunicazioni in Ente Pubblico Economico, oggi Poste Italiane S.p.A. Pertanto - prosegue il Direttore Generale del Ministero delle Comunicazioni - alla luce delle considerazioni contenute nella nota del Sindaco di Cosenza e nell'atto di sindacato ispettivo parlamentare, si ritiene che l'unità immobiliare in oggetto possa far parte di quei beni per i quali si è trasferito dall'ex Amministrazione P.T. alla società Poste Italiane S.p.A. il solo "diritto" d'uso." La posizione, espressa con chiarezza dal Direttore Generale del Ministero delle Comunicazioni, ha suscitato il compiacimento dell'Amministrazione Comunale che nel novembre scorso, ripercorrendo le vicissitudini legate allo storico edificio che il Comune a suo tempo aveva ceduto gratuitamente all'Amministrazione delle Poste, aveva chiesto al Ministro dei Beni Culturali e ambientali di voler disporre, con apposito decreto, la tutela "storico-artistico-ambientale del fabbricato denominato "poste e Telegrafo" sito in Piazza Crispi". Verrebbe scongiurata, così, definitivamente l'ipotesi di vendita a privati dello storico edificio da parte della società Poste Italiane S.p.A. (10.01.2001) a name=n2001011003