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L'Università di Reggio Calabria ha proposto una laurea honoris causa al Sindaco Mancini

20 dic 2001
Una laurea honoris causa in Urbanistica al sindaco Mancini: la lusinghiera proposta è stata formalizzata ieri all'Università di Reggio Calabria dal prof. Enrico Costa, direttore del Dipartimento di Scienze Territoriali e Ambientali, ed approvata all'unanimità dal Consiglio di Dipartimento. Il prof. Costa ha motivato l'iniziativa con gli alti meriti che Giacomo Mancini ha collezionato in materia di urbanistica nel corso di una lunghissima carriera politica. I molti riferimenti vanno dagli anni in cui Mancini è stato Ministro dei Lavori Pubblici a quelli più recenti ed attuali in cui svolge il ruolo di sindaco. "Ho ritenuto doveroso avanzare la proposta - ha dichiarato il prof. Costa - visto l'altissimo contributo che l'on. Mancini ha dato come politico, ministro e sindaco all'avanzamento della disciplina in Italia. E' il contributo di un grande calabrese di dimensione nazionale che un'università calabrese, pure di dimensione nazionale, intende riconoscere pubblicamente." Il rettore prof. Alessandro Bianchi ha già dato la propria adesione e molti altri consensi si registrano negli ambienti accademici ed urbanistici. Al prof. Costa che gli ha comunicato telefonicamente la notizia, l'on. Mancini ha detto di sentirsi lusingato e compiaciuto. "Questa iniziativa -ha detto- arriva a coronamento di una lunga attività. Sento in questo momento di dover dire un grazie agli elettori che mi hanno sempre sostenuto. Sono molto contento che i meriti per alcune decisioni che ho preso vengano ora riconosciti da un'istituzione universitaria prestigiosa come quella reggina." La proposta passa ora dal Consiglio di Dipartimento al Consiglio di Facoltà di Architettura e al Senato Accademico. Quindi, se tutto procede bene, arriverà al Ministero per la ratifica. Già entro la prossima primavera, l'on. Mancini potrebbe trovarsi a Reggio per leggere la propria prolusione davanti agli organi accademici dell'Università e ricevere l'alto riconoscimento. Molto ricco il curriculum che l'on. Mancini può vantare. Nei primi anni '60, da Ministro dei Lavori Pubblici, interviene nello scenario urbanistico italiano con due provvedimenti che ancora oggi vengono richiamati come rivoluzionari e coraggiosi. Dopo la frana di Agrigento istituisce immediatamente una Commissione di inchiesta per far luce sull'accaduto e per non considerare la frana una "calamità naturale". I risultati sono ancora oggi attuali e costituiscono un bagaglio importante per la salvaguardia dei Templi. Ancora più incisivo è il provvedimento con cui, da Ministro dei Lavori Pubblici, vincola il Parco dell'Appia Antica evitando di vanificare tutto quanto era stato fatto per la salvaguardia di questo importante territorio appartenente alla cultura nazionale ed internazionale. Viene così proposta e approvata la famosa "legge - Ponte" (n. 765 del 6/8/1967). Più tardi, favorisce e difende anche lo sviluppo dell'Istituto di Architettura di Reggio Calabria. Ma il suo ultimo impegno in urbanistica lo sviluppa con la carica di Sindaco di Cosenza. Durante tale attività dà corpo e vita al nuovo Piano Regolatore di Cosenza chiamando Sara Rossi a mettere mano all'ormai vetusto Piano Regolatore Vittorini degli anni '70. La sua attività è decisiva ed importante soprattutto nella fase di attuazione del piano, credendo e sviluppando nuove forme di organizzazione urbana (i c.d. P.U.R.) a metà strada fra i Piani Particolareggiati e l'attuazione diretta. Infine, caratterizza la sua attività di "urbanista" credendo che l'Urbanistica si attui non solo con strumenti tecnici, bensì e soprattutto con provvedimenti diretti allo sviluppo del tessuto sociale ed economico. Ne è testimonianza la radicale trasformazione del Centro Storico di Cosenza avvenuta non con l'attuazione di un Piano di Recupero, bensì per aver dato contributi in conto capitale e a fondo perduto alle attività commerciali, sociali, ricreative, culturali che si sono così sviluppate e radicate nel Centro Storico. (20.12.2001) a name=n2001122002