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Conferenza stampa di fine anno del Sindaco Occhiuto: "Un anno difficile, ma senza arretrare. Anzi, sulla realizzazione delle opere, abbiamo accelerato". E annuncia l'intitolazione del Parco del Benessere alla memoria di Jole Santelli

la conferenza stampa di fine anno del Sindaco Occh
22 dic 2020

Non solo azioni di contrasto alla pandemia e all'emergenza Covid 19, ma anche la prosecuzione delle politiche di miglioramento della città, rendendola più attrattiva, e di quelle buone pratiche volte a realizzare una migliore qualità della vita e a perseguire, a tutti i livelli, il paradigma della bellezza nelle sue molteplici declinazioni. E' questo il bilancio che il Sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, ha tracciato, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno, nel corso della quale il primo cittadino ha rivolto un augurio particolare ai cosentini per l'imminente festività di Natale. Un Sindaco che dalle prime battute della tradizionale conferenza stampa di fine anno ribadisce il forte legame che ha con la città ed i cosentini, “Un anno intenso - lo definisce Occhiuto - contrassegnato dalla particolarissima contingenza della pandemia e dall'emergenza Covid 19 che il Comune – lo ribadisce lo stesso primo cittadino – ha saputo fronteggiare facendo spesso ricorso al potere ordinatorio riconosciuto ai Sindaci che, in campo sanitario, rappresentano anche la massima autorità locale. Mi sono assunto personalmente delle responsabilità – sottolinea Occhiuto- attorniato da quasi tutti i componenti la giunta comunale, dal Vice Sindaco Francesco Caruso agli assessori Loredana Pastore., Lino Di Nardo, Alessandra De Rosa, Rosaria Succurro, Michelangelo Spataro e Carmine Vizza – quando si è trattato di ricorrere a provvedimenti necessari per evitare gli assembramenti o quando ho emanato delle ordinanza riferite non solo alla prevenzione (riferite alla chiusura dei centri anziani o all'annullamento della tradizionale Fiera di San Giuseppe) ma anche quando si è trattato di sollecitare l'Azienda Ospedaliera, sempre facendo ricorso al potere di ordinanza, ad assumere personale sanitario per far fronte alle esigenze di un Ospedale al collasso. Sull'argomento il Sindaco si lascia andare ad una sottolineatura, non condividendo la decisione di annullarla, “perché- dice- quando un Sindaco fa un'ordinanza in materia di salute pubblica non può subirne l'annullamento, anche se poi i rilievi che sono stati mossi li abbiamo anche corretti”. Sempre sulle azioni di supporto in materia di salute pubblica, Occhiuto ha ricordato la messa a disposizione di locali comunali per le USCA, al servizio della medicina del territorio, e l'allestimento nell'area di Vaglio Lise, dell'Ospedale militare da campo e per il quale ha ringraziato tutti i militari e, in particolare, il generale Antonio Battistini, il colonnello Michele Tirico, direttore sanitario della struttura campale, e il colonnello Alfonzo Zizza che ha partecipato alle fasi propedeutiche all'allestimento. “Oggi l'Ospedale militare da campo – ha detto Occhiuto – è un’assicurazione sulla vita dei cittadini. Laddove dovessero, malauguratamente, aumentare i ricoveri, potremo contare su 40 posti letto e altri 7 attrezzati per la terapia intensiva. Sempre all'Ospedale da campo- ha detto, inoltre, il primo cittadino - funzionano a pieno regime un laboratorio per la processazione dei tamponi ed anche un laboratorio radiologico. A questo si aggiunga la presenza di un medico militare specialista in psichiatria per supportare i pazienti”. Occhiuto avverte la folta platea di giornalisti e precisa: “ma non ci siamo fermati a queste attività di contrasto alla pandemia, peraltro portate avanti senza atteggiamenti da sindaco sceriffo. Abbiamo emanato le ordinanze dove c’era necessità, ma non abbiamo voluto esagerare per ricercare il consenso ad ogni costo. In questi anni (Occhiuto concluderà il suo secondo mandato di Sindaco nel 2021 dopo dieci anni di governo della città) abbiamo perseguito politiche di miglioramento della città, rendendola più attrattiva. E a questo proposito Occhiuto ha ricordato il riconoscimento ottenuto da Legambiente e Ambiente Italia nella classifica del rapporto sull'ecosistema urbano pubblicata a novembre da “Il Sole 24 Ore” e riferita alle performance delle 104 città italiane capoluogo di provincia e che ha visto Cosenza nuovamente nella top ten delle città più vivibili d’Italia. “Il rapporto sull’ecosistema urbano vede Cosenza all’ottavo posto, prima ed unica città del Centro Sud Italia, subito dopo sette città del Nord Est e prima di Biella e Verbania, poco sotto la Svizzera. Nel rapporto pubblicato dal “Sole 24 ore” - ha ricordato ancora il Sindaco -le performance della città di Cosenza sono inserite a diversi livelli nelle buone pratiche, sia con riferimento alla mobilità (con un esplicito riferimento alla ciclopolitana di Cosenza), sia con riferimento alla presenza di isole pedonali e all’utilizzo di energie rinnovabili. Anche nella graduatoria provinciale, pubblicata di recente, sempre dal “Sole 24 ore”, la provincia di Cosenza, che è molto estesa, a fronte del territorio della città capoluogo che rappresenta appena l'8-9% di quello provinciale, alla nostra città, nel balzo in avanti di 10 punti che è stato compiuto, va riconosciuto una sorta di effetto trainante. Cosenza – ha rimarcato Occhiuto – è l'unica città capoluogo che sale in Calabria, in un contesto decisamente in controtendenza. E' stato un anno difficile – lo ribadisce ancora il primo cittadino di Cosenza - ma non abbiamo voluto arretrare, anzi, abbiamo accelerato perché il nostro impegno deve avere una portata risarcitoria per le giovani generazioni che hanno subito un'autentica sottrazione di tempo a causa della pandemia. Quel che non possiamo non riconoscere è che la città di Cosenza, ancor prima che la pandemia ne accelerasse il processo di svolta, ha precorso i tempi facendosi anticipatrice dei nuovi scenari che si sono poi venuti delineando in un contesto di più ampia portata”. Coltivando uno spiccato senso estetico, il Sindaco Occhiuto non fa mistero quando dice che “abbiamo reso la città più bella”, comunicando gli arricchimenti che riguarderanno nei prossimi giorni il Museo all'aperto Bilotti (il MAB) dove già da stasera saranno collocate, alla base delle fontane di via Arabia, due nuove sculture di Pietro Consagra e un’altra di Emilio Greco. Altre 16 saranno collocate a breve, grazie a Roberto Bilotti ed alle Fondazioni interpellate dal Comune e che hanno manifestato la volontà di donare opere al MAB. Tutte le opere godranno di una nuova illuminazione che ne accrescerà soprattutto il colpo d'occhio notturno. “Stiamo continuando, insomma, a dedicarci – ha aggiunto Occhiuto – alla bellezza della città, completando i cantieri che erano stati avviati”. Tra questi, cita i lavori di pavimentazione di Corso Mazzini, che saranno completati a a breve, a sostegno della valorizzazione del MAB. Nell'ultimo tratto saranno collocate altre tre opere e tornerà, restaurata, la Fontana di Giugno. Pronti ad essere collocati gli impalcati e la carpenteria metallica sul Museo di Alarico. “Un albergo che era un Eco Mostro- dice Occhiuto in conferenza stampa - peraltro inserito nel contesto storico più importante. Tutti dicevano che era impossibile. E, invece, finalmente ci siamo riusciti”. Occhiuto non esita a definirla una delle azioni più importanti e più rischiose che abbiamo realizzato, ma non torno indietro. Un sindaco deve avere coraggio e determinazione. La cosa più importante è che quell’edificio non c’è più”. Tra i cantieri aperti il Sindaco ricorda ancora la realizzazione del Parco delle Scienze, l'appalto della piazza progettata da Calatrava, dall’altra parte del fiume, e la consegna dei lavori per la nuova sede della Polizia municipale. A breve saranno consegnati anche i lavori del campo scuola con le nuove piste di atletica. “Anche quello del fiume navigabile – rimarca Occhiuto - è un sogno che si realizza”. Un discorso a parte Occhiuto riserva al Parco del Benessere ed al suo completamento che riguarda la prosecuzione delle piste ciclabili e i tratti non ancora connessi. “Lo intitoleremo alla memoria di Jole Santelli – ha annunciato il Sindaco, seguito dall'applauso della platea e di tutti gli assessori della giunta di Palazzo dei Bruzi nella quale la Presidente della giunta regionale, scomparsa il 15 ottobre scorso, aveva rivestito l'incarico di Vice Sindaco e Assessore alla Cultura. “A Jole – ha detto Occhiuto - non piaceva la metro leggera, ma piacevano l'idea del Parco del benessere, le occasioni di socialità che si presta ad ospitare, le piante colorate, i giardini tematici. E poi Jole tenne a battesimo la delibera di giunta regionale che in questi giorni ultimerà il suo iter consegnandoci aree e risorse per completare il Parco. Potremmo completarlo in pochi mesi. Prima era un'aiuola con funzioni estetiche, ma non aveva funzioni di attraversamento ecologico, ora è un luogo immaginato per la vita delle persone. Un parco nei palazzi con il quale abbiamo rivoluzionato e cambiato l’idea della città, da luogo delle auto a luogo delle persone. Le città – non mi stancherò mai di ripeterlo- sono l'invenzione più straordinaria perché gli uomini hanno costruito le città per stare insieme. Ma perché svolgano appieno la loro funzione devono essere trasformate, altrimenti, come accadeva negli anni '70, somiglieranno a tante Gotham City. Dobbiamo far prevalere l'anima positiva sulle altre e le città devono essere non città egoistiche, ma altruistiche. E dobbiamo fare in modo che bellezza e bontà prevalgano anche contro la violenza popolare e gli attacchi che molto spesso i Sindaci subiscono sui social. Se non avessimo fatto nulla – ribadisce Occhiuto - saremmo stati più tranquilli. In alcuni procedimenti siamo parte offesa, perché alcune forze politiche hanno ostacolato il completamento di determinate opere per danneggiarci, con dei veri e propri tentativi di delegittimazione. Prima di diventare Sindaco non credevo ai complotti, ma poi mi sono dovuto ricredere. 10 anni sono passati e nonostante tutti i problemi sono soddisfatto perché ci sono le opere e quelle resteranno. 10 anni sono molti per un uomo, ma per la vita di una città sono pochi. Spero che chi verrà dopo di me riprenda i progetti e le idee che non riusciremo a realizzare nei restanti sei mesi, come ad esempio il progetto per il nuovo Stadio che rigenererebbe tutta l’area di San Vito che ha bisogno di un’opera pubblica importante”. Per Occhiuto chi raccoglierà il testimone dovrà completare le opere messe in campo e tesaurizzare le idee. E a chi, tra i giornalisti, gli chiede se indicherà un successore, risponde di auspicare che non sia richiesto il suo supporto, ma non si sottrarrà, laddove necessario. “Se in giunta ci fosse qualcuno che deciderà di portare avanti i miei progetti e le mie idee, avrà di certo il mio supporto ed io sarò al suo fianco”.

 

 

Autore: Giuseppe Di Donna