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Nuova disciplina per la macellazione di carni suine per uso familiare

12 dic 2000
Il Dirigente del Servizio di Medicina Veterinaria della Azienda Sanitaria nr.4, dott. Bruno Petramala, ha scritto al Sindaco di Cosenza in seguito alla emanazione della delibera regionale riguardante la disciplina del servizio di vigilanza sanitaria sulle macellazioni dei suini destinati al consumo familiare per la campagna 2000/2001. "Al fine di erogare un servizio sempre più efficiente - scrive Petramala - si descrivono le modalità procedurali da adottare da chiunque intenda usufruire di un intervento di macellazione a domicilio. Preventivamente - si legge nella nota - è necessario prenotarsi presso la sede del competente Comune con almeno 10 giorni di anticipo (è possibile macellare un massimo di 15 suini per giornata di macellazione). Presso la sede comunale dovranno essere consegnati i bollettini di c/c postali per il pagamento della prestazione dell'importo di L. 20.000 per ciascun capo macellato. Il responsabile del Servizio dovrà essere informato con almeno sei giorni di anticipo. Il giorno prima della macellazione verrà effettuato un sopralluogo nelle aziende per stabilire l'idoneità del luogo di macellazione, effettuare la visita sanitaria ante-mortem e ritirare la ricevuta del c/c postale attestante l'avvenuto pagamento. Il giorno della macellazione sarà effettuata una visita post-mortem, l'esame trichinoscopico, e verrà rilasciata la certificazione attestante l'idoneità delle carni da destinare esclusivamente al consumo familiare. Il veterinario che erogherà il servizio dovrà essere coadiuvato da un dipendente comunale che abbia approfondita conoscenza del territorio. Gli uffici comunali competenti - è scritto nella nota inviata al dott. Petramala al Sindaco Mancini - dovranno individuare i siti da destinare all'eventuale infossamento di carni e visceri non idonei al consumo umano. Tale determinazione è vincolante al fine di fornire la prestazione. Per poterla considerare come macellazione per consumo familiare - conclude il dott. Petramala - si stabilisce in 30Kg pro capite il quantitativo massimo di carne per ciascun componente del nucleo familiare". (12.12.2000) a name=n2000121210