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Presentati i dati sullo screening delle dipendenti comunali

19 dic 2000
"Nel 2001 aumenteremo i fondi a disposizione del Centro di Informazione Sessuale per consentire un maggior numero di iniziative indirizzate soprattutto al mondo della scuola". E' quanto ha detto il Sindaco, on. Giacomo Mancini, in occasione del resoconto sullo Screening alle dipendenti comunali. L'iniziativa, promossa dall'Amministrazione comunale e dall'Azienda Ospedaliera, ha consentito di organizzare uno screening gratuito, con percorso agevolato, riservato alle dipendenti comunali e indirizzato alla prevenzione e diagnosi precoce di alcune forme morbose che interessano in particolare le donne. Su 309 donne, 213 hanno aderito all'iniziativa partecipando alle visite programmate dalle operatrici del Centro in accordo con i Sanitari dell'Azienda Ospedaliera. Tutte sono state sottoposte ad esami di laboratorio, visita ginecologica, ecografia pelvica, colposcopia, pap-test, mammografia e densitometria ossea. Gli esami avevano lo scopo di diagnosticare e prevenire; il carcionoma del collo e del corpo dell'utero; patologie uterine o ovariche; malattie sessualmente trasmesse. Al termine dell'iter diagnostico è stato consegnato alle dipendenti un questionario da compilare in forma anonima. I risultati della iniziativa sono stati illustrati nel Salone di Rappresentanza di Palazzo dei Bruzi dal Prof. Guerresi e dal dott. Sicilia, dell'Unità Operativa di ginecologia e ostetricia dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza; dalla dott.ssa Pellicori dirigente del Servizio di Attività Sociali del Comune di Cosenza, e dagli operatori del Centro di Informazione Sessuale del Comune Roberto Scola, Amalia Mazzia, Stefania Onorato e Caterina Lise. Oltre al Sindaco Mancini era presente anche il Direttore dell'Azienda Ospedaliera dott. Carmelo D'Alessandro. I dati dello screening, illustrati dal prof. Guerresi, non hanno evidenziato patologie neoplastiche o preneoplastiche a carico della sfera genitale. Fra le patologie associate l'ipertensione rappresenta la percentuale maggiore, seguita dalla patologia tiroidea. Estremamente confortanti sono i dati relativi alle patologie mammarie. In 62 casi su 173 è stata riscontrata la mastopatia fibrocistica, in 3 la presenza di fibroadenoma. I dati colposcopici, invece, hanno messo in evidenza patologie assolutamente benigne del collo dell'utero; in 5 casi sono stati riscontrati polipi del canale cervicale. A questi soggetti è stata consigliata la polipectomia. In 7 casi, invece, è stata consigliata isteroscopia diagnostica e biopsia endometriale. Ma l'iter sanitario non è stato il solo percorso compiuto. La sensibilizzazione ad un corretto concetto di prevenzione è stato perseguito fino in fondo dalle operatrici del Centro di Informazione Sessuale chiamate a muoversi su un terreno complesso quale quello della sfera intima di ognuna delle donne sottoposte a screening. "Ci piace pensare di aver vinto una piccolissima battaglia - hanno detto le operatrici del Centro - anche se gli sforzo per vincere la guerra dei pregiudizi e delle paure sono ancora molti." Il primo risultato, comunque, è già stato raggiunto visto che, al termine dello screening, le dipendenti comunali hanno firmato una richiesta al Sindaco e all'Azienda Ospedaliera per confermare l'iniziativa anche per il prossimo anno. Sia l'on. Mancini che il dott. D'Alessandro hanno espresso parere favorevole. (19.12.2000) a name=n2000121903