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Incontro del Coordinamento educativo di Cosenza con gli assessori Lanzino Spadafora e De Rosa per esaminare le problematiche dell'accesso alla didattica a distanza e per individuare forme di supporto anche alle famiglie

locandina 100 computer per le scuole
23 apr 2020

I problemi dell’accesso diffuso alla didattica a distanza e la necessità di individuare forme di supporto alle famiglie che non riescono a far studiare i figli su Internet sono stati al centro di un incontro del Coordinamento Educativo di Cosenza ( di cui fanno parte circa 30 organizzazioni che operano sul territorio) in interlocuzione continua con l’Amministrazione comunale e in collaborazione con gli istituti comprensivi cittadini. All’incontro hanno preso parte, con gli assessori alla scuola Matilde Spadafora Lanzino e al welfare e politiche sociali, Alessandra De Rosa, una delegazione del coordinamento e i rappresentanti degli istituti comprensivi. Per gli istituti comprensivi hanno partecipato la dirigente dell’Istituto “Fausto Gullo”, Filomena Lanzone, accompagnata dalla professoressa Roberta Coscarella, e la professoressa Tiziana Pulice, dell’Istituto comprensivo "Zumbini". Per il Coordinamento educativo di Cosenza erano presenti Anna Baldini (Ma-Mò), Lucia Ambrosino (Cooperativa delle Donne e Referente territoriale del Progetto “Crescere in Calabria”,Pino De Rose (Consultorio familiare diocesano), Emilio Ruffolo (Terre di Castalia), Margherita Fortebraccio (Associazione Tagesmutter) e Antonio Curcio (Teca). Apprezzamento per l’iniziativa del Coordinamento Educativo è stata espressa dagli Assessori Lanzino Spadafora e De Rosa che hanno sottolineato la necessità di garantire a tutti i bambini e le bambine il diritto ad avere pari opportunità. “E’ oltremodo importante e significativo – è stato inoltre sottolineato dalle rappresentanti dell’Amministrazione comunale - che la società civile esprima concretamente sollecitudine e attenzione nei confronti dell'emergenza educativa, che l'attuale difficile situazione, determinata dall’epidemia del coronavirus, rende ancora più evidente e grave”. Nel corso dell’incontro, i rappresentanti delle associazioni hanno esposto le azioni poste in essere dal Coordinamento Educativo, il cui primo e tangibile risultato è stato quello di aver raccolto l’adesione di circa 30 organizzazioni cittadine, segno che c’è una Cosenza solidale che si muove a favore dei diritti dei cittadini e delle cittadine più giovani. Tra le azioni intraprese, l’attivazione di un numero telefonico di supporto alle famiglie più fragili che non riescono a far studiare i propri figli su Internet (3473943852- attivo dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 18,00) e il lancio della campagna di raccolta fondi “100 computer per le scuole”. Sulla locandina che promuove la campagna di sensibilizzazione campeggia lo slogan “Nessuno deve rimanere indietro!!!”. Molte bambine e bambini a Cosenza – si spiega nella locandina – non vengono raggiunti dalla didattica a distanza perché non dispongono di computer e tablet. Ecco perché il Coordinamento educativo Cosenza ha promosso una raccolta di fondi per l’acquisto di 100 computer da donare agli istituti comprensivi della città e alle famiglie più fragili. L’IBAN per i versamenti è il seguente: IT 76 V 03111 16200 000000010246 intestato all’Istituto comprensivo Via Roma-Spirito Santo, individuata come scuola capofila deputata alla raccolta dei fondi. Nel versamento va specificata la causale “100 computer per le scuole- Coordinamento educativo Cosenza”. A questo proposito è stato rivolto un invito ad una maggiore operatività. L’Assessore al welfare Alessandra De Rosa ha assunto l’impegno a coinvolgere le assistenti sociali e gli educatori del Comune di Cosenza che potranno contattare ed agganciare le famiglie e fare da ponte tra le stesse e le scuole. Un’ulteriore richiesta è stata rivolta al Comune, affinché sia verificata la disponibilità di aziende ed imprese a donare dispositivi (computer o tablet) per la didattica a distanza. Dai rappresentanti del Coordinamento è venuto, inoltre, l’annuncio della somministrazione di un questionario indirizzato alle scuole, volto a misurare le modalità di approccio alla didattica a distanza ed i bisogni di ogni singolo Istituto Comprensivo rispetto al reperimento di nuovi dispositivi. Dalle rappresentanti delle scuole è arrivato poi il suggerimento a somministrare questionari, in forma semplice, anche agli studenti o alle famiglie, al fine di incrociare i dati in possesso delle scuole con quanto potrebbe emergere dall’opinione dei destinatari finali della didattica a distanza. A questo proposito, il Coordinamento Educativo ha invitato le scuole anche a piccoli accorgimenti nella didattica a distanza, da promuovere presso il corpo docente, per evitare l’eccessiva esposizione agli schermi da parte dei bambini e delle bambine, calibrando i tempi di lezione a distanza con quelli delle consegne a casa. In più è stata evidenziata anche la necessità di tranquillizzare i bambini rispetto alla corsa alla valutazione, ulteriore elemento di stress per i più piccoli che già vivono una situazione emergenziale. Il Coordinamento ha, infine, invitato tutti i partecipanti all’incontro, ad avviare da subito una riflessione sulla individuazione di adeguate strategie che consentano la riapertura della scuola in presenza, a partire dal mese di settembre. A questo proposito le rappresentanti degli Istituti comprensivi, in attesa delle disposizioni ministeriali al riguardo, ritengono probabile un riavvio con didattica mista, in parte a distanza ed in parte in presenza. Sono allo studio diverse ipotesi, ma vanno validate dalle disposizioni ministeriali. Le scuole si sono, infine dichiarate disponibili ad accogliere la proposta del coordinamento volta anche ad immaginare l’intera città, con le sue piazze, gli orti, i musei, le biblioteche, ecc., e le altre strutture educative come aule decentrate.
 

Autore: Giuseppe Di Donna