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Seconda giornata del seminario dell'Amministrazione in Sila

25 mag 2009
Cosenza riprende il suo cammino e lo fa tenendosi ben salda sul suo territorio. Non è solo una metafora. I primi giorni di lavoro del Seminario del Comune di Cosenza sono serviti a comprendere il ruolo che la città vuole rivestire e per il quale ci si dovrà impegnare nei prossimi due anni di Amministrazione Mancini: il futuro del capoluogo non può prescindere dalla più ovvia, evidente - eppure sempre trascurata - presa d'atto, quella relativa alla sua felicissima collocazione geografica. Cosenza città tirrenica, ionica, presilana: da qui partono le direttrici del nuovo percorso, già delineato ieri dal sindaco Mancini ed oggi supportate da interessanti proposte tecniche espresse dall'ingegnere capo Francesco Collorafi. Vengono previsti nuovi e più razionali collegamenti, innanzitutto, a cominciare dallo svincolo autostradale, che, collocato a Fiego, assicurerebbe un miglior servizio ai Comuni a sud. Ma si guarda anche alla linea ferrata pensando di chiedere alle Ferrovie dello Stato un'estensione fin nel cuore della Calabria della linea ad alta velocità che nei progetti odierni si ferma a Napoli. E, ancora ci sarà da assicurare più veloci rapporti con l'area della Sibaritide, mentre sarà rilanciata l'idea di migliori collegamenti aeroportuali. Per questo e per molto altro ancora, si potranno utilizzare i fondi comunitari. Nei prossimi sei anni arriverà un flusso ingente di danaro in Calabria, ma bisogna saperselo conquistare ed essere pronti a presentare progetti già per gennaio prossimo. La capacità non manca certo a questo Comune che peraltro, si appresta a ricevere altri miliardi di fondi Urban non utilizzati da città pure inserite nel programma, ma dimostratesi meno attive sia nel progettare che nello spendere. Cosenza, quindi, si ricolloca al centro di un'area ben più vasta dell'area urbana propriamente detta. Resta ferma, fondamentale la stretta collaborazione già delineata con i Comuni più vicini, ma la città capoluogo guarda oltre, verso i centri presilani e silani, verso le potenzialità dello Ionio, verso il Tirreno e la cultura mediterranea per disegnare un futuro di peso in ambito regionale. Tutta la struttura comunale dovrà impegnarsi in questo obiettivo e i mezzi per farlo non mancano. Le esperienze fin qui maturate, la nuova consapevolezza del proprio ruolo fanno della dirigenza comunale una "risorsa da porre sul mercato" - secondo l'ing. Collorafi, convinto che il Comune ha oggi da insegnare qualcosa. "Sono già in molti a prenderci ad esempio" -ha commentato l'assessore Ortensio Longo. E, ancora, Cosenza vuole proporsi come capitale della vivibilità ambientale, città respirabile, verde, attenta ai polmoni dei suoi cittadini come alla godibilità dei suoi luoghi naturali. C'è la possibilità che si istituisca nel capoluogo bruzio una sede dell'ENEA, che costituirebbe un elemento di valorizzazione non solo simbolica. I nuovi progetti non consentiranno di trascurare quelli già radicati, a cominciare dalla vocazione culturale che la città intende sempre più potenziare. La nostra è "una città senz'altro vivace sia vista in relazione allo scenario calabrese che in assoluto" secondo il lombardo assessore Pierangelo Dacrema, che ha notato poi come la cultura vada spesso di pari passo con lo spirito economico di un centro urbano. "A Cosenza - ha detto- c'è una buona rete professionale e commerciale, va forse potenziata la rete imprenditoriale che consentirebbe a tanti giovani di restare qui a dare il meglio di se stessi alla loro terra". Moltissime altre proposte sono venute da assessori e dirigenti, tutti ben lieti di un confronto che spesso la routine del lavoro quotidiano non consente. L'on. Giacomo Mancini si è detto molto soddisfatto di queste prime riflessioni che verranno puntualmente comunicate ai cittadini, probabilmente in un Congresso che l'Amministrazione conta di organizzare per i primi mesi del Duemila. I lavori proseguono domani e dopodomani. L'ultima giornata prevede anche la presenza di esponenti di "Cosenza domani" e del Presidente del Consiglio comunale Salvatore Perugini. (03.09.99)