Comune di Cosenza

FONT FACE="Times,Times New Roman" Il sindaco di Cosenza on. Giacomo Mancini ha risposto con una lettera aperta al senatore Massimo Veltri che ieri è intervenuto sui temi della politica cittadina. "Caro senatore Veltri, trovo ammirevole che un parlamentare si preoccupi delle questioni cittadine ed intendo rassicurarLa sul fatto che, per quanto ci riguarda, non è cambiato nulla. L' Amministrazione comunale procede spedita nel lavoro, che anche Lei mostra di apprezzare, volto alla affermazione di una città moderna e all'altezza delle migliori aspirazioni dei cosentini. Cosenza, grazie a questo impegno, è già diventata esempio di un Sud che rompe con il passato e si costruisce da sè il futuro. Le opere pubbliche, la rinascita culturale, l'attenzione ai disoccupati e alle categorie più deboli, la nuova voglia di fare che si respira in tutti i settori cittadini sono alcune delle pietre miliari che abbiamo già superato nel nostro cammino, che non si ferma. Un mutamento, invece, sicuramente c'è stato in qualche partitello, che, probabilmente sentendo aria elettorale, cerca di ritagliarsi visibilità e credito, dando, peraltro, ulteriore dimostrazione di non avere alcuna possibilità di riuscita. Ma non è mia intenzione scendere su questo terreno di polemica. Le invio, invece, una copia dei testi che lo Sdi mi ha fatto pervenire. Dopo averli letti, ho scritto ai partiti della maggioranza che su tali basi non farò mai una verifica. E' impossibile prendere per buoni i pretesti addotti dallo Sdi, primo fra tutti la evidente, gratuita forzatura delle recenti affermazioni del nostro Arcivescovo Monsignor Agostino. Legga anche Lei e giudichi. Una posizione va presa. Non pretendiamo che Lei parteggi per noi, ma politicamente sarebbe un errore restare nell' ambito di una equidistanza che, in alcune circostanze -come credo sia questa- non consente di fare la indispensabile chiarezza. I partitelli in fibrillazione, se avranno la maggioranza in Consiglio, potranno democraticamente mandare via l'Amministrazione Mancini. Che, in caso contrario e come mi pare più probabile, resterà al suo posto e continuerà a governare come hanno deciso i cosentini. Tentazioni "antipartito"? Ai partiti, tanto di cappello. Ma quanto avviene a Cosenza ed anche fuori (vedi caso Mitrokhin) ci fa sorgere qualche dubbio di più sulla loro attuale utilità per la collettività." (14.10.99) a name=rendano1410