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Omicidio di Elisete: nota dell'Amministrazione

25 mag 2009
Al Direttore del "Il Quotidiano". "Il Quotidiano", in una anonima nota di domenica 7 novembre, accompagna due interventi, quello di Marcello Morrone della Fiamma e l'altro del Telefono Rosa e Centro Lanzino, con considerazioni di "perplessità" circa il silenzio che sul delitto della giovane madre brasiliana ha tenuto Palazzo dei Bruzi. L'Amministrazione comunale è ormai abituata ad essere additata come colpevole di ogni fatto che accade in città, dalla lampadina che non funziona agli episodi di criminalità più efferata. Non stupisce, dunque, questa presa di posizione. Che, però, stavolta, suona piuttosto come un maldestro tentativo di spostare l'attenzione dalle vere e colpevoli omissioni. Con estrema chiarezza dobbiamo rilevare come il ruolo giocato dalla stampa in questa circostanza non sia stato felice. Il Quotidiano, in particolare, si è distinto per aver dato una prima versione dei fatti che sembrava presa pari pari da una conferenza stampa degli avvocati difensori dell'omicida. Siamo d'accordo con il Centro Lanzino che tale versione -non unica, peraltro- ha di fatto disorientato ed aggiungiamo che poche volte, come in questo caso, si sono potuti avvertire così chiaramente il potere e -allo stesso tempo- la fragilità della stampa. Il potere è quello di decidere chi conta e deve avere voce in questa città. La fragilità sta nel fatto che l'opinione pubblica non è più passiva e, quando è il caso, grida alto e forte che il re è nudo. Sul grave fatto di sangue l'Amministrazione comunale non si permette di dare giudizi, che spettano solo alla magistratura. Resta intatta la volontà di difendere sempre e comunque i più deboli, insieme all'auspicio che a riconoscerli come tali possa contribuire una stampa più coraggiosa. (08.11.99)