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Convegno Sanfedisti e Giacobini: il saluto del Sindaco Mancini

25 mag 2009
I"La nostra città ed il nostro Comune sono molto lieti di ospitare questo convegno di studi nel Bicentenario della Repubblica napoletana. Porgo il più caloroso benvenuto a tutti i partecipanti ed agli organizzatori della Fondazione Città di Cosenza, una delle istituzioni culturali della nostra città, l'ultima in ordine di tempo, non in ordine d'importanza se riesce a organizzare -come ha fatto- incontri di così alto spessore, con qualificatissimi ospiti provenienti da ogni parte d'Italia. Non ci attendevamo, del resto, nulla di meno quando abbiamo chiamato a darci una mano il senatore Antonio Landolfi, esimio storico al quale un anno fa consegnavamo il mandato di riportare in luce le memorie del nostro passato e di mostrarle ad una platea quanto più vasta possibile. Il Presidente Landolfi si è messo al lavoro convinto che -cito le sue parole- "gli avvenimenti qui accaduti non hanno valore solo per Cosenza ed i cosentini ma si riannodano alla storia di tutto il continente che è, oggi, più che mai, storia unitaria". Gli avvenimenti del 1799 fanno parte di questo patrimonio e meritano di essere ricordati. Su quel periodo ha scritto cose mirabili il compianto professore Gaetano Cingari, storico illustre e studioso autorevole del Sanfedismo e Giacobinismo. Alla sua memoria abbiamo preparato una targa che saremo onorati di consegnare alla signora Cingari, a sottolineare che il valore di un uomo resta ben al di là dell'arco della sua esistenza terrena. La Fondazione Città di Cosenza, dunque, è nata con uno slogan ed un obiettivo: "Cosenza in Europa". Cosenza non si sente marginale, come forse la sua posizione geografica ed i molti pregiudizi sul Sud potrebbero far pensare. Non ci riteniamo l'ombelico del mondo, ma siamo consapevoli di un ruolo e di una dignità culturale che ci giungono da secoli lontani, che sono dunque ben radicati in noi e che oggi stiamo cercando di far riemergere sia attraverso il doveroso studio del passato, che attraverso la ferma volontà di recepire quanto di nuovo accade intorno a noi e dentro di noi. Siamo una città che si apre al 2000 portando con sè il meglio del suo passato. Domani avrete modo di continuare i lavori nella Casa delle Culture: è un piccolo gioiello, l'apprezzerete certamente anche voi come hanno fatto tutti i visitatori in questi due anni di attività. Non parlo solo della struttura, recuperata ad un degrado che oggi chi non lo ha visto non potrebbe più immaginare. E' soprattutto un crocevia di intelletti, di religioni, di arti, di riflessioni, dove ci si incontra, si studia, si sviluppa l'antica capacità del dialogo alto, ma dove i nostri giovani possono anche imparare il futuro con le postazioni dei computer a loro disposizione. Avrete modo di vedere il nostro centro storico. Purtroppo troverete corso Telesio in piensa ristrutturazione. Ci scusiamo per i disagi che questo potrà provocare. E' questa una delle opere che abbiamo ritenuto essenziali per ridare smalto ad una città che stava morendo e che oggi invece rivive di attività, di pensiero, di gioventù. Sono tanti i luoghi che potrete visitare e naturalmente i nostri funzionari sono a Vostra disposizione per farvi da guide. Intanto, domani sera avrete modo di vedere il Teatro Rendano, vanto della città e della regione, la cui attività degli ultimi anni è riuscita ad imporsi a livello nazionale. La stagione lirica è in pieno svolgimento e potrete gustarvi un ottimo "Barbiere". Sono un sindaco lieto. Ho fatto molto e spero di poter fare ancora di più. Nel corso della mia lunga vita politica ho avuto modo di ricoprire incarichi importanti e li ho svolti sempre non solo con il doveroso impegno, ma soprattutto con la consapevolezza che per fare bene in qualunque campo fosse necessario sapere ascoltare. Non ho mai avuto la presunzione di avere le soluzioni in tasca, ho invece sempre amato circondarmi di persone competenti e capaci. Anche da Ministro dei Lavori pubblici ho sempre preferito i cervelli ai mattoni. Questa linea ha dato dei risultati quando ero Ministro, ne sta dando altrettanti adesso che sono Sindaco. Il compito che svolgo oggi è tutto a favore della mia città ed è un compito che mi sta riservando grandi soddisfazioni. Di noi hanno cominciato ad accorgersi anche organi di stampa importanti, come l'Espresso che, nel penultimo numero ha sottolineato come Cosenza sia stata la città che meglio ha speso i finanziamenti del programma Urban in tutta Europa. Prima ancora ci ha riservato due pagine il mensile culturale "L'indice". E' una soddisfazione per me e per i miei collaboratori e soprattutto per la città che vede migliorare la sua immagine e la sua sostanza. Le nostre prospettive di città del Sud oggi sono certamente migliori rispetto a qualche anno fa. Abbiamo poi una risorsa preziosissima nella nostra Università. 22.000 giovani iscritti sono un patrimonio che la città vuole aiutare a svilupparsi in ogni modo possibile. Non sono stati felici i primi vent'anni dell'Unical, dal punto di vista dell'integrazione. Il 'campus' si è rivelato purtroppo un ghetto o una torre, come preferite. Noi abbiamo impresso una svolta. L'Università deve essere collegata al territorio circostante costantemente e strettamente. Abbiamo in cantiere grandi cose, a cominciare dalla metropolitana leggera che unirà più velocamente Arcavacata a Cosenza. All'Unical abbiamo già riservato due immobili nel centro storico per farne residenze, laboratori, centri di ritrovo. E non saranno gli unici. Stiamo cercando di raggiungere una vera e propria simbiosi tra ateneo e città. L'Ateneo ha bisogno di aprirsi al mondo. La città ha bisogno delle intelligenze che esso può sfornare. Dicevo l'altro ieri al nuovo Rettore, il prof. Latorre, che per noi sarebbe ormai inimmaginabile la città senza gli studenti e i docenti dell'Unical a frequentarla. Ed in stretta sintonia con l'Università dovremo proiettare la nostra azione culturale verso l'Europa e verso il Mediterraneo. I nostri giovani non dovranno restare tutti qui. Ci auguriamo che molti di loro vadano per il mondo a contribuire con i loro cervelli alla crescita di altre regioni. Il futuro è scambio, non più chiusura autarchica nella storia e nelle tradizioni. Noi cosentini siamo aperti al futuro oggi, come lo furono nel 1799 i nostri predecessori, molti dei quali pagarono duramente la volontà di democratizzazione. E' vero, ci furono anche - e furono i più numerosi- coloro che difronte all'innovazione arretrarono spaventati e preferirono la reazione. In ogni epoca vi è chi osa e chi resiste. Noi siamo fra coloro che osano e che si sono dati il compito di convincere tutti al cambiamento con la forza delle idee. Auguro a tutti voi buon lavoro. " /I(11.11.99) FONT FACE="Times,Times New Roman" SIZE=4Sospensione erogazione energia elettrica in zona Donnici FONT FACE="Times,Times New Roman" La Direzione Enel di Cosenza ha comunicato che a causa di lavori urgenti di manutenzione domani, venerdì 12 novembre 1999, dalle ore 8.30 alle 15 sarà interrotta l'erogazione dell'energia elettrica nelle seguenti località: Crocevia Bivio Donnici, San Martino, Albicello e Fiego. Nella giornata di domenica 14 novembre, invece, l'energia elettrica mancherà nelle seguenti vie cittadine: Via Nicola Serra dal civico 125 al 127/O; Piazza Zumbini palazzo Cundari; Piazza Zumbini dal civico 33 al 45 e dal civico 31 al 32. (11.11.99) FONT FACE="Times,Times New Roman" SIZE=4Sospeso momentaneamente per un guasto il numero verde del Comune FONT FACE="Times,Times New Roman" L'Ufficio Relazioni con il Pubblico comunica che, a partire da questo pomeriggio, non funzionerà il numero verde del Comune - 800.013.607 - a causa di un guasto. Una volta ripristinato il servizio si potrà continuare a digitare il numero verde per richiedere ogni tipo di informazione all'Urp. (11.11.99) a name=rilancio