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Vertenza Sirti: Il Sindaco Mancini scrive alla TELECOM Italia

25 mag 2009
/b "Ho ricevuto nella sede Municipale una delegazione di lavoratori della SIRTI, accompagnati dai loro rappresentanti sindacali, che mi ha rappresentato quanto sta accadendo in seguito alla paventata riduzione degli investimenti di Telecom in Calabria. Ho avuto modo di constatare che da parte dei lavoratori forte è la preoccupazione di perdere il posto di lavoro, cosi come è altrettanto forte il timore, per i lavoratori che resteranno in azienda, dopo la diversa organizzazione sul territorio che la SIRTI sarà costretta a darsi tra breve, di essere utilizzati in una sede che a tutt'oggi non è stata ancora individuata. Ritengo di poter attribuire alla vicenda prospettatami una connotazione di gravità che necessita da parte dei vertici di TELECOM ITALIA e della SIRTI una seria riflessione ed un altrettanto serio ripensamento delle decisioni che sembrano prossime ad essere assunte. Non si può, infatti, consentire che ragioni di mercato non tengano, cinicamente, conto dell'emergenza occupazione che attanaglia il Sud del Paese. La riduzione degli investimenti da parte della TELECOM nella nostra regione con la conseguente sensibile riduzione del personale della sede di Cosenza dalle attuali 100 unità lavorative a 30 soltanto, sarebbe una grave iattura per le oneste famiglie dei lavoratori della SIRTI. Un'ipotesi del genere comporterebbe pertanto la chiusura della sede della SIRTI a Cosenza, dove è radicata da oltre un cinquantennio, senza contare poi il disagio che deriverebbe alle unità lavorative superstiti dal trasferimento in altra sede che, lungi dall'essere ancora individuata, dovrebbe trovare collocazione nelle adiacenze dello svincolo autostradale di Sibari. Sarebbe veramente contraddittorio per un Comune come Cosenza, impegnato in uno sforzo notevole a sostegno dell'occupazione, veder naufragare un'esperienza come quella dei lavoratori della SIRTI. La sede della SIRTI deve restare nella città capoluogo, non può essere trasferita altrove, cosi come è necessario assicurare gli attuali livelli occupazionali. L'esperienza della SIRTI di Cosenza, alla quale hanno concorso lavoratori che in lunghi anni di impegno e di onestà hanno contribuito alla sua crescita, non può essere spazzata via con una decisione che ne decreterà gradualmente la scomparsa. Il pericolo che si corre è proprio questo e noi Io vogliamo con fermezza scongiurare. Cordiali saluti. Giacomo Mancini" (25.11.99)