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Dichiarazione del Sindaco Mancini sui problemi della sanità in Calabria

25 mag 2009
Dichiarazione del sindaco on. Giacomo Mancini in ordine ai problemi della Sanità in Calabria: "Non si può non concordare con l’azione avviata dall’Assessore Pino Torchia per fermare il degrado della sanità pubblica in Calabria. Le cifre fallimentari, che per la prima volta vengono esposte in modo comprensibile, documentano che su questa strada non si può e non si deve andare più avanti. Fa anche bene l’Assessore regionale ad ipotizzare misure straordinarie tendenti a ritrovare la giusta rotta, correggendo errori e colmando lacune. Penso, però, che tutto questo non possa prescindere da una corretta e aperta collaborazione con i Sindaci e, in particolare, con i Sindaci dei centri sedi di Aziende sanitarie, ai quali la nuova legge assegna compiti di inidirizzo e di controllo che vanno rispettati sia dai Direttori generali che dai vertici regionali". (17.03.99) a name=peruginiFONT FACE="Times,Times New Roman" SIZE=4L'Avv. Perugini eletto presidente del Consiglio Comunale FONT FACE="Times,Times New Roman"Con 22 voti favorevoli Salvatore Perugini (Ppi) è stato eletto ieri sera Presidente del Consiglio comunale di Cosenza. Nella votazione ha riportato 13 preferenze il Consigliere Cosimo de Tommaso (Udr). Due le schede bianche. Il Consiglio ha poi proceduto alla elezione dei due Vice Presidenti. Sono stati eletti Antonio Ruffolo (Laburisti) con 15 preferenze ed Eugenio Gagliardi (Forza Italia) con 14. Sempre ieri si è proceduto alla surroga del consigliere Trimboli con Sergio Del Giudice; mentre la consigliera Maria Carusi (CCD-CDU) ha preannunciato le proprie dimissioni. Infine, il Consiglio ha ascoltato le relazioni del vicesindaco Luciano Crea e degli assessori Vincenzo Arango e Ortensio Longo sulle pratiche relative alla creazione di società miste pubblico privato per i Lavori socialmente utili e per i Rifiuti solidi urbani ed alla trasformazione dell’Amaco in SpA. UQuesta sera si prosegue, con inizio alle 17, per il dibattito e la votazione su questi ultimi argomenti. /UI lavori del Consiglio sono iniziati con la surroga del consigliere Vincenzo Trimboli, oggi assessore, con il primo dei non eletti Pds Sergio Del Giudice, che ha preso subito posto tra i banchi. Del Giudice ha 28 anni, è celibe, commerciante, è stato consigliere della V Circoscrizione nella scorsa consiliatura. Subito dopo, il Presidente Paolini ha informato dell’adesione di Stefania Covello, già Cdr, al gruppo di Forza Italia e dell’adesione di Ennio Morrone, già Cdr, al partito dei Democratici. Il Presidente Paolini ha poi rivolto gli auguri ai nuovi assessori Vincenzo Trimboli e Pierangelo Dacrema, che sono stati poi presentati dal vicesindaco Luciano Crea. Ha chiesto, quindi, la parola Maria Carusi (CCD-CDU) che ha svolto un intervento molto polemico nei riguardi della maggioranza, colpevole -a suo dire- di non aver mai dato spazio all’opposizione. In particolare, secondo Maria Carusi, "lo scontro tra i partiti e gli interessi interni alla maggioranza hanno impedito finora l'elezione del Presidente, per la quale, invece, meglio sarebbe stato chiedere una indicazione proprio alle minoranze". Ritenendo, quindi, che il Consiglio sia stato espropriato di ogni ruolo, la Carusi ha concluso preannunciando le dimissioni. Sergio Bartoletti (F.I.) ha proposto la candidatura di Cosimo De Tommaso "non in contrapposizione a quella di Perugini, ma per avere un presidente sicuramente al di sopra delle parti". Cosimo Savastano (F.I.) si è augurato per il Presidente del Consiglio piena consapevolezza della propria funzione autonoma ed ha auspicato, ora, la tempestiva elezione del difensore civico. Saverio Greco (SU): ha espresso sconcerto per l’intervento della Carusi e per l’atteggiamento della minoranza, sempre pregiudizialmente avversa alle iniziative della maggioranza. "In questa consiliatura, diversamente che in quella precednte, -ha rivendicato Greco- si riesce stasera ad eleggere il Presidente e questo va ad onore dei partiti che fanno parte della maggioranza." Franco Pichierri (CCD-CDU) ha espresso rammarico per l’abbandono della Carusi e preoccupazione per "il metodo adottato in questo Consiglio comunale. Non si può procedere a lottizzazione selvaggia anche per l'elezione di un soggetto istituzionale di garanzia per l'intero Consiglio". Ha quindi proposto una breve sospensione per far partecipare le minoranze alla sceltea del Presidente, ma la proposta è stata respinta. Ferdinando Gualtieri (Cosenza Domani) ha ringraziato Paolini per il rigore morale dimostrato nel suo ruolo di Presidente ed ha risposto a Picherri affermando che "questa maggioranza non ha mai conosciuto e non conosce le stanze buie del potere". Quindi, è intervenuto il sindaco on. Giacomo Mancini. "Che l'opposizione sia in crisi in città e fuori -ha affermato- non devo essere io a dirlo. Che si tenti di coprire la crisi dando luogo a fantastiche ricostruzioni in merito all'attività dell'Amministrazione comunale non mi sorprende. Ci sono personaggi che hanno avuto una lunga navigazione e che oggi ci dicono quale deve essere la democrazia: sono barzellette. Come la candidatura proposta solo stasera per il consigliere De Tommaso. Perchè avete aspettato un anno? -ha chiesto rivolto alle minoranze - Stasera è tardi". Mancini ha quindi duramente deplorato l’intervento di Maria Carusi. "In questo Consiglio andrebbero evitati i pettegolezzi. Abbiamo voluto come assessore il dottore Trimboli perchè riconosciamo che è una grande personalità del mondo cosentino. Nè lui nè Perugini sono ricattabili o barattabili. La Prima Repubblica non ritorna più, i patteggiamenti sono finiti." "E' nostro sacrosanto diritto quello di governare -ha proseguito il sindaco- non per inclinazioni autoritarie ma semplicemente perchè abbiamo la maggioranza dei voti. La richiesta del difensore civico lascerà il tempo che trova: difensore civico è chi ha avuto la maggioranza dei voti dai cittadini. Governiamo democraticamente - anche attraverso le Commissioni dove però spesso l'opposizione non si presenta- portando avanti il nostro programma che trova consensi crescenti. Invece, da parte della minoranza, non c'è mai stata in un anno un'iniziativa per dirci come si sarebbe voluto affrontare il nodo del Presidente del Consiglio. Non si può oggi dire che ci sono impedimenti dal sindaco o dalla maggioranza. I vostri contributi arrivano sempre a scoppio ritardato." Infine, il sindaco ha concluso ringraziando Enzo Paolini per essere stato un Presidente "portatore di democrazia, quella del 2000, non quella dei tempi che non torneranno". Sono seguite le votazioni con i risultati già detti. Enzo Paolini ha ringraziato il Consiglio e quanti hanno collaborato con lui ed ha ceduto il suo posto a Salvatore Perugini. Molto emozionato il neo Presidente che ha iniziato con una serie di ringraziamenti al Consiglio, al Sindaco, alla coalizione del centro sinistra, al suo predecessore. Perugini ha detto che svolgerà il suo ruolo con "imparzialità, equilibrio, giusta misura", nel pieno rispetto dei regolamenti e dando spazio al confronto più ampio su tutti i temi di interesse per la città. "Sono necessari momenti di incontro e confronto: tutti vogliamo una città europea e sempre più protagonista, che possa realizzare le ambizioni tracciate nel programma votato dagli elettori. Auguro a me stesso di sapermi fare interprete e di assecondare il processo di modernizzazione già iniziato." Si è quindi passati alla seconda fase dei lavori, dedicata alle Società miste e all’Amaco. Il vicesindaco Luciano Crea ha sopttolineato l’importanza di questi passaggi che vanno a realizzare uno dei punti del programma del Sindaco ed attuano uno dei principi a fondamento della riforma della Pubblica Amministrazione, perseguendo efficienza ed economicità dei servizi pubblici attraverso il connubio tra pubblico ed imprenditorialità privata. Il vicesindaco ha informato sugli iter che hanno portato le tre proposte all’esame del Consiglio e ha tenuto a ribadire che per i dipendenti interessati ci sarà facoltà di scelta fra la permanenza nei ruoli comunali e il passaggio nei ruoli societari, nei limiti degli organici disponibili. Il personale che vorrà rimanere sarà riutilizzato in attività compatibile con la propria qualifica, senza pregidizio per le posizioni giuridiche ed economiche raggiunte. Infine, non esistono rischi di deficit strutturali o di dissesto finanziario. L’assessore alle Finanze Vincenzo Arango ha affermato che con questae decisioni l’Amministrazione comunale coglie un’occasione per confrontarsi adeguatamente con la cultura europea. Arango ha fornito particolari storici e finanziari sul processo di "esternalizzazione" dei servizi, partendo dal più generale fenomeno della privatizzazione che inizia negli anni '70 in Inghilterra e in Francia. La società mista cui partecipa il Comune non è ispirata al modello della public company di origine inglese, ma a quello francese dello "zoccolo duro", costituito, in questo caso, da capitale prevalentemente pubblico. E se il capitale privato assicura una migliore efficienza gestionale, quello pubblico dà garanzie sotto il profilo della vigilanza su servizi strategici nell'ambito dell’economia locale. L’assessore Arango ha sottolineato come il servizio per l’igiene urbana, se attuato con la società mista, porterà a sensibili economie di spesa rispetto all’attuale sistema di gestione diretta. Infine, l’assessore Ortensio Longo ha ricordato come quello dei rifiuti costituisca uno dei problemi più seri della società contemporanea, affrontato però con superficialità dal mondo politico, con inerzia da parte della Regione, il che ha causato gravi contraccolpi sui sindaci, lasciati senza strumenti e costretti a soluzioni d’emergenza. In Calabria la situazione è migliorata da quando esiste un Piano operativo che ha eliminato le discariche temporanee, ricorrendo ad altre soluzioni. La Società mista -secondo Longo- risponde alla sfida di una gestione moderna . A Cosenza sono stati smaltiti nel 1997 31.000 tonnellate di rifiuti solidi, 400 chili per abitante/anno. Oggi che non è più legata all’inceneritore di Settimo e che ha trovato una serie di soluzioni autonome, Cosenza è una delle città più pulite. Ora si tende ad un modello di sistema integrato di gestione il cui primo obiettivo è il recupero e riciclo di tutti i materiali possibili. "Nulla deve andare sprecato -ha detto Longo- tutto deve tornare marteria prima, fonte di energia o risorsa". Longo ha concluso con una citazione di Italo Calvino: "La riforma che si annuncia più necessaria e urgente sarà quella di separare i rifiuti secondo le loro qualità e i diversi destini, incenerimento o riciclaggio, perchè almeno una parte di quanto abbiamo strappato dai tesori del mondo non sia perduto per sempre ma ritrovi le vie del recupero e riutilizzo, l'eterno ritorno dell'effimero". (17.03.99) a name=schedetec