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Il Comune di Cosenza aderisce alla "Giornata pro donazione d'organi"

25 mag 2009
L’Amministrazione comunale di Cosenza aderisce con convinzione alla Giornata pro donazione d’organi, che si svolgerà il 21 marzo in tutta Italia, perchè da tempo è impegnata su questo tema. Il dottore Vincenzo Trimboli, oggi assessore nella Giunta Mancini, già come consigliere in Commissione alla Sanità aveva predisposto un Piano d’intervento per incrementare la cultura della donazione ed ottenere un più concreto impegno sia tecnico che istituzionale in Calabria. Questa mattina, Trimboli ha illustrato il documento nel corso della conferenza stampa dedicata alla Giornata della donazione. Erano presenti il prof. Salvatore Caporale, il dottore Giancarlo Pellegrino, Pino Muto e Maria Dodaro per l’AIDO; Gianni Brusco per l’ANED; Rosanna Piemonte per l’ASIT; Maria Minardi Bria per il GSDO; il dottor Curcio per il Tribunale dei diritti del malato. Il Piano dell’Amministrazione, che verrà attivato subito dopo Pasqua -ha detto l’assessore Trimboli- si propone di camminare su tre linee direttrici. C’è innanzitutto da fare uno sforzo divulgativo "per combattere le paure e la insensibilità al problema". Bisognerà poi lavorare perchè si eviti il grave fenomeno della perdita di organi per mancata accoglienza: quindi, vanno aumentati i reparti di rianimazione in una provincia dove una struttura simile esiste solo nel capoluogo. Infine, ci vuole l’impegno istituzionale. "Quello della Regione innanzitutto -ha detto l’assessore- che non ha mai investito per la rete d’emergenza". Tutto ciò si dovrà fare -ha concluso Trimboli- in assonanza con tutte le associazioni di volontariato da anni impegnate su questo problema. Decisamente non confortanti i dati calabresi, diffusi dall’AIDO: la Calabria è l’ultima regione d’Italia in fatto di donazioni con 3 donazioni per milione di cittadini. In Europa a guidare la classifica dei più generosi sono gli spagnoli con 33 donazioni per milione. Perchè? Lo ha spiegato il prof. Caporale. "In Spagna c’è stato un impegno serio dello Stato nel lavorare sull’organizzazione dei prelievi. In ogni struttura ospedaliera esiste la figura di un addetto che ha l’esclusivo compito di spiegare ed assistere le famiglie nei tragici momenti in cui si deve decidere". Anche in Italia esistono queste figure ma sono frammentate, lasciate alla inziativa delle Associazioni che non sempre riescono a coordinarsi o comunque a fornire al cittadino un’immagine univoca e, quindi, più credibile. "Nessuno rifiuterebbe un organo, ma pochi lo donano - ha detto ancora il prof. Caporale, che per anni è stato in trincea quale primario del reparto di Rianimazione a Cosenza- Bisogna combattere l’irrazionalità del rifiuto, spiegando la morte cerebrale, assistendo le famiglie, informando i giovani e gli stessi medici, creando strutture sanitarie che complessivamente accrescano la fiducia della gente." La Giornata di domenica si svolgerà secondo il calendario allegato. Parteciperanno all’organizzazione 40 ragazzi del Liceo Europeo che hanno seguito i corsi per volontari organizzati dall’AIDO. (19.03.99)