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Bilancio: la scheda tecnica

25 mag 2009
La relazione dell’assessore Vincenzo Arango sul bilancio di previsione 1999 e il bilancio triennale ‘99/2001 inizia con una scheda sulle caratteristiche generali dell’economia e del territorio. Si fa riferimento al PIL quale indicatore significativo dello sviluppo economico. "Per la provincia di Cosenza - informa l’assessore- i dati disponibili riguardano l’andamento del PIL nel periodo 1991-1995. Nel ‘95 il Prodotto interno lordo della provincia è stato pari a 15,395 miliardi, che rappresenta il 56,5% del PIL pro-capite prodotto in media nel Paese. Questa percentuale pone la provincia al 94° posto nella graduatoria delle 103 province italiane." Nel 1997 il tasso di crescita delle imprese è stato del 17,1%, "ma il dato - avverte l’assessore Arango- va interpretato alla luce della nuova normativa sull’obbligo di iscrizione al Registro delle imprese per tutti coloro che esercitano un’attività imprenditoriale. Escludendo le imprese agricole, il cui forte andamento è da collegare al predetto obbligo di iscrizione, il tasso di crescita effettivo del sistema imprenditoriale della provincia di Cosenza nel ‘97 è di appena l’1,6%". A fronte di una disoccupazione nazionale attestata sul 12,3%, nel Cosentino la percentuale raggiunge oggi il 23,6%, dato leggermente migliore rispetto a quello regionale del 24,3%. "La città vive di terziario, ha una popolazione di 75.711 persone con un saldo naturale e migratorio di 917 unità in meno nel 1998. La fascia d’età che presenta la maggiore frequenza è quella compresa tra 31 e 40 anni con 11.909 abitanti, segue la fascia compresa tra i 21 e i 30 anni con 11.656 unità e poi quella compresa tra i 41 e i 50 anni con 9.952 unità. La popolazione residente è distribuita in 28.662 nuclei familiari. Il personale dipendente al 31.12.1998 è di 1.179 unità. La prevalenza della qualifica funzionale è data dalla 6a fascia funzionale con 230 unità." Bilancio 1999 e triennale ‘99/2001 Il Bilancio 1999, per il quale c’è stato il parere favorevole del Collegio dei revisori e l’approvazione a maggioranza della Commissione consiliare competente, prevede una spesa corrente (comprensiva di ammortamenti mutui) di 131.941.352.000 lire, circa 3 miliardi in meno rispetto all’anno scorso. "Il Bilancio risente dell’attuazione del federalismo fiscale che comporta la progressiva diminuzione dei trasferimenti erariali". Al taglio di 8 miliardi e mezzo, operato dallo Stato, si è dovuto far fronte sia riducendo le spese di consumo (ma tenendo salde voci come la cultura, la pubblica istruzione, le Cooperative di lavoro, le agevolazioni ai ceti meno abbienti, l’elisoccorso), che recuperando cinque miliardi attraverso una articolata manovra tariffaria e con l’istituzione, prevista dalla legge, dell’addizionale IRPEF. Le entrate tributarie ‘99 sono così previste in 44.097.180.000 con un aumento di lire 9.636.009.414, dovuto, per l’appunto, alla istituzione dell’addizionale Irpef, alla maggiorazione ICI e al recupero dell’evasione. Per il personale si spenderanno 55 miliardi e 885 milioni. Per prestazioni di servizi 42 miliardi e 101 milioni. Le spese per investimenti ammontano a 173 miliardi e 880 milioni, finanziati in gran parte da Stato e Regioni e per il resto con mutui contratti dal Comune. Serviranno per le molte opere pubbliche già appaltate. Nel 2000 sono previste spese per investimenti per 79.418.361.000 e nel 2001 per 65.118.361.000. Le spese correnti saranno invece di 145.742.016.000 per il 2000 e di 145.507.113.000 per il 2001. Viene prevista la razionalizzazione di tutte le agevolazioni fiscali per le categorie meno abbienti: gli interessati invece di produrre più domande, potranno presentarne una sola valida per le agevolazioni su casa, smaltimento dei rifiuti, consumo di acqua. LE TARIFFE - ICI (Imposta comunale sugli immobili): resta invariata l’aliquota del 5 per mille sulla prima casa. Aumenta la percentuale sulla seconda casa dal 6 al 7 per mille. Dagli aumenti sono escluse le case concesse ad uso gratuito a parenti di primo grado e le case costruite ma ancora non vendute, per evitare ripercussioni sui prezzi degli immobili. - TARSU (tassa smaltimento rifiuti solidi urbani): vengono rimodulate le tariffe in modo da coprire il 95% del costo del servizio, che resta a carico del Comune per il restante 5%. Dal 1° gennaio 2000 il costo intero, per legge, sarà a carico dell’utente. - IRPEF: istituita con D.L.28.9.1998/n.360 ( fino allo 0,5% in tre anni), l’addizionale Irpef sarà dello 0,2% sui redditi di tutti i contribuenti Irpef. - ICP (Imposta comunale sulla pubblicità): aumento del 20% su pubblicità, affissioni, insegne dal 1° gennaio 1999. - COSAP (Canone occupazione spazi ed aree pubbliche): viene modificato il regolamento in senso più razionale, senza aumenti di tariffe o istituzione di nuove. Stato di attuazione dei programmi Nel 1998 -ha detto l’assessore Arango- gli impegni della spesa corrente sono stati pari al 97,43% delle previsioni; quelli relativi agli investimenti rappresentano il 21,51% delle somme iscritte in bilancio, salve ulteriori verifiche in sede di redazione del conto consuntivo 1998. (26.03.99)