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Tavolo di concertazione sull'applicazione della Bassanini

25 mag 2009
La Regione Calabria ha aperto un tavolo di concertazione con gli enti locali per l’applicazione delle leggi Bassanini sia in materia di trasferimento delle funzioni sia per lo snellimento delle procedure. Ieri a Catanzaro si è tenuto il primo incontro promosso dall’assessore Nicola Adamo, presenti esperti e dirigenti regionali ed i rappresentanti dei Comuni capoluogo e delle Province calabresi. Per Cosenza, hanno partecipato il vicesindaco Luciano Crea. Il tavolo di concertazione, previsto dalla legge e in Calabria partito in ritardo, costituisce una prima e significativa testimonianza del nuovo modo della Regione di intendere i rapporti con gli altri enti e per questo è stato salutato con soddisfazione da tutti gli ospiti presenti. Particolarmente importante, poi, la materia trattata. In virtù del principio di sussidiarietà stabilito dalla legge 59 del 1997, con leggi regionali si dovrà stabilire quali materie resteranno di competenza delle Regioni, mentre tutte le altre saranno automaticamente di competenza sub regionale e quindi affidate a Province e Comuni. Il vicesindaco Luciano Crea ha espresso soddisfazione per l’iniziativa ed ha condiviso la metodologia di lavoro presentata dall’assessore Adamo, che prevede di procedere prioritariamente alla stesura di un disegno di legge con i principi del trasferimento delle materie e successivamente di passare alle leggi di settore. Piena condivisione anche per l’intenzione di revisionare, infine, tutta la legislazione regionale fin qui prodotta in modo da adeguarla al nuovo quadro federalista che si sta profilando. Ampie riserve, invece, il vicesindaco ha espresso per quanto riguarda il problema delle risorse finanziarie. Confortato da una ricerca del Cnel, Crea ha prospettato il reale pericolo che al trasferimento di funzioni non corrisponda una adeguato plafond finanziario che consenta di concretizzare le nuove competenze, con la conseguenza di future situazioni di conflittualità con Stato e Regione. Riserve anche sull’idea degli esperti regionali di creare un’Agenzia che segua questa fase di trasferimento di funzioni. "Siamo contrari -ha detto il vicesindaco di Cosenza- a gestioni verticistiche da parte di soggetti non istituzionali. Del resto, è già la Regione ad avere compiti di programmazione ed indirizzo, per cui l’Agenzia sarebbe solo una struttura pleonastica, che però potrebbe configurare una nuova forma di neo-centrismo passibile di vanificare il principio di sussidiarietà". La riunione si è chiusa con la richiesta del vicesindaco Crea di rendere permanente il tavolo di concertazione e con l’impegno a rivedersi prima della fine del mese per esaminare una prima bozza di legge sui principi del trasferimento di materie. (07.07.99)