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Inizierà il 15 settembre lo screening gratuito per i dipendenti comunali

25 mag 2009
Inizierà il 15 settembre prossimo lo screening gratuito per le dipendenti comunali per la prevenzione e la diagnosi precoce delle malattie della sfera genitale femminile. Comune ed Azienda ospedaliera si sono unite in questo sforzo, che è organizzativo e finanziario, per affermare la volontà di affrontare i problemi sanitari già prima che si manifestino, nella importante ma ancora troppo trascurata fase della prevenzione. L’iniziativa è stata illustrata questa mattina alle dipendenti nel corso di un’assemblea in Comune, alla quale hanno partecipato il sindaco Giacomo Mancini e l’assessore alla Salute Vincenzo Trimboli, il dottor Carmelo D’Alessandro direttore generale dell’Azienda ospedaliera, il prof. Ernesto Guerresi primario della I Divisione di Ginecologia, la dirigente delle Politiche sociali dottoressa Annarita Pellicori, gli operatori del Centro di informazione sessuale del Comune. "E’ la prima volta -ha detto l’assessore Trimboli- che un Comune si fa carico di una iniziativa di prevenzione delle malattie neoplastiche. In tal modo intendiamo non solo attivarci sulla prevenzione, ma anche suggerire la cultura dell’attenzione per la salute ad altre istituzioni." L’assessore ha rilevato come la tutela della salute collettiva, sia fisica che mentale, sia al centro dell’ultimo decreto ministeriale e si è detto orgoglioso di far figurare Cosenza tra le città italiane che hanno aderito al "Progetto città sane". "In questo grande contenitore noi mettiamo l’iniziativa dello screening, ma anche il problema del disagio mentale. C’è già un valido progetto che presenteremo nel corso del mese." Compiaciuto per la folta presenza registrata all’assemblea il sindaco on. Mancini, che ha salutato questa adesione come una risposta significativa ad un approccio nuovo, da parte delle istituzioni, al problema della salute delle donne. Mancini si è congratulato con quanti hanno reso possibile l’organizzazione dello screening. Al prof. Guerresi è toccato, quindi, spiegare le varie fasi dello screening. Dal 15 settembre in poi, a cura del Centro di informazione sessuale, inizieranno gli appuntamenti con le donne che vorranno sottoporsi agli esami diagnostici. Il direttore D’Alessandro si è molto raccomandato per il rispetto di date ed orari, in modo da non complicare l’organizzazione dell’accoglienza in Ospedale, "che si fa carico volentieri- ha detto- di un compito che in realtà non sarebbe suo". (12.07.99)