Comune di Cosenza

"Sull’interesse che l’Amministrazione comunale riserva all’Amaco non ci dovrebbe essere alcun dubbio. Gli sforzi per far risorgere l’Azienda dal baratro debitorio in cui era precipitata prima del 1993 e per creare i presupposti per un servizio più efficiente e moderno sono testimonianze concrete che hanno prodotto risultati che si commentano da sè." A rispondere alle preoccupazioni dei sindacati è il vice sindaco ed assessore all’Organizzazione dei servizi Luciano Crea. "Mentre molte cose sono migliorate dopo la trasformazione dell’ex Atac da municipalizzata ad Azienda speciale, l’obiettivo principe rimane quello dell’ulteriore trasformazione in Società per azioni, una forma in grado di posizionarsi con prospettive di sviluppo sul mercato e con maggiore efficienza rispetto alle esigenze dell’utenza. Purtroppo, a questo obiettivo -non diversamente che ad altri- ha messo un freno la Regione Calabria, omettendo di redistribuire i finanziamenti già avuti da tempo dallo Stato per ripianare i debiti delle aziende dei trasporti. L’Amaco non può costituire una Spa se non ha fondi. A fronte di un debito pregresso di 19 miliardi, la Regione può corrisponderne fino al 60 per cento di quelli per spesa corrente che, nel caso, ammontano a 16 miliardi. Quindi, siamo creditori di circa 10 miliardi o della cifra, non specificata, che la Regione deciderà di ripartire. Visti i ritardi, che comunque speriamo si risolvano con la costituzione di una nuova Giunta, non siamo però rimasti fermi. Stiamo infatti trattando l’apertura di un adeguato mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per ripianare una parte del disavanzo e dotare l’Amaco del capitale iniziale necessario ad una Spa. In tal modo, potranno essere avviati a soluzione anche gli altri problemi lamentati dai dipendenti dell’Azienda, al cui futuro siamo intertessati non meno che a quello di ciascun dipendente del Comune di Cosenza." (23.01.99) a name=lineuro