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Presentato il libro "Ignazio Silone: L'avventura di un uomo libero"

25 mag 2009
Con il patrocinio del Comune di Cosenza e della "Fondazione nazionale Ignazio Silone" è stato presentato ieri nel Salone di Rappresentanza del Comune il libro dei giornalisti Ottorino Gurgo e Francesco De Core "L’avventura di un uomo libero", edito dalla Fondazione Silone. Alla manifestazione sono intervenuti, oltre agli autori, anche il Presidente della Fondazione Silone on. Domenico Susi, il sindaco di Cosenza on. Giacomo Mancini e il Presidente della Fondazione Città di Cosenza sen. Antonio Landolfi. Sono stati inoltre presentati un lungo documentario del regista Zinganelli su Silone ed una mostra sugli "itinerari siloniani". Il sindaco Giacomo Mancini, aprendo con un lungo intervento la manifestazione, ha ricordato i momenti della sua personale conoscenza con lo scrittore ed uomo politico abruzzese, rilevando l’importanza della sua opera e della sua attività nella storia della cultura e della politica della sinistra italiana ed internazionale. Silone -per Mancini- ha rappresentato "un grande momento di verità, una conquista della coscienza politica democratica, che Silone ha anche pagato personalmente, ma che ha posto un punto fermo nell’affermazione di quei valori democratici del socialismo che, restando fedele e coerente agli obiettivi di riscossa delle classi più deboli, ha contrastato apertamente ogni involuzione illiberale e dispotica". "Silone -ha detto ancora il sindaco- è una personalità da far rivivere nella memoria di tutti i democratici italiani, nel quadro di una storia complessiva del socialismo del nostro paese che vede figure che non possono essere cancellate come quella, ad esempio, di un grande socialista come Pietro Nenni. Nel momento in cui i socialisti europei si accingono a tenere il loro congresso a Milano, bisogna riaffermare, rivolgendosi a tutti i leaders dei partiti di sinistra socialista che governano tanti paesi europei e che saranno presenti a Milano, che la storia socialista del nostro paese non può essere nè cancellata nè dimenticata e che questa storia presenta molti più meriti che demeriti, annoverando personaggi che hanno rappresentato momenti importanti della crescita della sinistra e della democrazia nel nostro paese". "Se errori vi sono stati da parte socialista -ha proseguito Mancini- errori ben più pesanti vi sono stati anche da parte di altri settori della sinistra italiana, che pure oggi intendono ricongiungersi a quella tradizione delle lotte democratiche e libertarie che in Italia sono state condotte dai socialisti. Questo va detto, senza concitazioni polemiche, senza risentimenti, ma con fermezza e con la convinzione che la sinistra italiana può diventare più forte e assolvere al suo ruolo di rinnovamento della società e dello Stato, in un contesto di crescente unificazione dell’Europa, soltanto con il riconoscimento della grande tradizione e della grande storia socialista di cui Silone è certamente stato con il suo pensiero e con la sua azione politica uno dei protagonisti". Nelle loro conclusioni, i due autori Gurgo e De Core e l’on. Susi hanno risposto, documenti alla mano, alle accuse che di recente sono state rinnovate a Silone, circa una sua presunta e del tutto infondata collaborazione con elementi della polizia fascista. "Non solo tutta l’opera di Silone, la sua attività di dirigente antifascista nella clandestinità, la sua denuncia del fascismo sul piano internazionale smentiscono queste accuse infamanti che vengono ad arte riprese di tempo in tempo, ma anche l’analisi obiettiva dei documenti dell’epoca e le smentite che provengono dagli archivi degli Stati Uniti confermano la totale infondatezza di tali accuse". (27.02.99)