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Arrivati a destinazione gli aiuti umanitari per i profughi del Kosovo

25 mag 2009
Sono arrivati a destinazione i 500 pacchi colmi di medicinali, viveri, materiali igienici ed i 30 milioni di lire che i cosentini hanno affidato a Padre Fedele Bisceglia perchè li portasse ai profughi del Kosovo. Il missionario, cittadino onorario di Cosenza per la sua impagabile attività a favore dei sofferenti, ha illustrato stamane in Comune ai giornalisti gli esiti del suo viaggio, non facile, spesso avventuroso e che ha lasciato un po’ d’amaro in bocca a lui ed ai cinque volontari che lo hanno accompagnato. "Abbiamo incontrato difficoltà prima, durante e dopo il viaggio -ha detto padre Fedele, che ha quindi parlato di problemi a raccordarsi con le organizzazioni umanitarie già in Italia, di lunghe attese non giustificate al porto di Durazzo, di tentativi di assalto ai camion durante il percorso fino a Scutari. Ma, infine, i camion sono arrivati a Scutari ed i pacchi sono stati distribuiti tra il Campo dei missionari cappuccini, il convento delle Suore salesiane che, dirette da una cosentina, ospitano 250 persone, il Campo allestito dagli austrici per 2000 profughi, altri campi minori. Amarezza, dunque, ma anche gioia nel momento in cui si è riusciti a strappare un sorriso ai tanti bambini dei campi, di cui ha portato ampia testimonianza fotografica il volontario Giovanni Ruà. Padre Fedele ha rivolto un pensiero anche ai bambini serbi, che pure stanno soffrendo, e non esclude di andare in futuro a Belgrado. Intanto, si pensa a riorganizzare la solidarietà, ma non più in viveri e indumenti, di cui al momento non c’è bisogno, bensì con medicinali. Secondo Padre Fedele, con il caldo in arrivo, aumentano i rischi di gravi epidemie nei campi sovraffollati. Nei prossimi giorni, si stabilirà con più puntualità il da farsi. (30.04.99)