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Si recupera domani pomeriggio la proiezione di "Nostra signora dei turchi"

21 mag 2009
Sarà recuperata domani pomeriggio, giovedì 10 maggio, alle ore 18,00, al Teatro Rendano la proiezione del film Nostra signora dei Turchi di Carmelo Bene che avrebbe dovuto aprire lunedì scorso la retrospettiva sul regista ed attore pugliese “Lo schermo di velluto – Il cinema di Carmelo Bene”, curata dal prof.Marcello Walter Bruno, apertasi, invece, ieri sera con la proiezione del film “Capricci” e che proseguirà stasera (ore 21,00) con “Don Giovanni”. La proiezione di Nostra signora dei turchi non aveva avuto luogo lunedì 7 maggio a causa del mancato arrivo della copia del film a destinazione per un disguido che ha riguardato il corriere incaricato di trasportare il film a Cosenza. Si ricorda che il ciclo di film sul cinema di Carmelo Bene è promosso dal Teatro Rendano in collaborazione con il circolo di cultura cinematografica “Kinema” ed il corso di laurea in Dams dell’Università della Calabria. Il film Nostra signora dei turchi venne presentato alla XXIX Mostra del Cinema di Venezia ed ottenne il Premio Speciale della Giuria. Quell’anno l’ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici) si oppose alla realizzazione della Mostra, contestando lo statuto di fondazione della stessa risalente all’epoca fascista e la politica cinematografica che ne derivava. Carmelo Bene si pose contro i giovani dell’ANAC e Nostra Signora dei Turchi divenne “l’anti-‘68”. Il film e l’atteggiamento di Bene risultarono, agli occhi dei cineasti e dei critici cosiddetti “impegnati”, politicamente “non organici”, non conformi, cioè, all’impegno rivoluzionario. Il film venne giudicato privo di ideologia e quindi fine a sé stesso. In realtà non è così. Questo giudizio fu frutto di un equivoco di tipo esegetico che ancora oggi molto spesso si verifica nell’interpretazione di molti critici: il confondere l’ideologia del film con l’ideologia nel film. Tratto dal romanzo omonimo del 1966 dello stesso Bene, Nostra Signora dei Turchi, è «feroce parodia della vita interiore e sfigurata parodia del cinema»; autobiografia immaginaria e allo stesso tempo ricerca violenta e sacrilega sul potenziale della “forma-cinema”. L’ingresso alla proiezione è gratuito. L’addetto stampa Giuseppe Di Donna