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Consiglio comunale: il dibattito sulle linee programmatiche

16 nov 2011

Il dibattito sulle linee programmatiche, approvate ieri in Consiglio comunale, è stato aperto dal consigliere comunale Sergio Nucci (Polo Civico Buongiorno Cosenza):

"Le linee programmatiche del Sindaco sono ambiziose ed in esse viene disegnata una città che vuole tornare ad essere centro dell'area urbana, la Cosenza illuminata di un tempo. Apprezzo lo sforzo che ci offre una visione nuova alla quale non eravamo abituati. E' come se tornassimo a riveder le stelle che speriamo di rivedere davvero,  perché in passato erano state coperte da nuvoloni enormi. Siamo di fronte ad un nuovo rinascimento che speriamo ci possa aiutare ad uscire da una lunga fase di oscurantismo.

I cosentini devono confidare in questo cambiamento e diventare parte attiva di esso. Le scelte del Sindaco sono coraggiose e ciò che auspichiamo è una mutua collaborazione tra maggioranza e minoranza.

C'è, però,  un problema di fondo, la mancata osservanza delle regole. In passato abbiamo consentito che le regole non venissero rispettate, probabilmente in buona fede.

Ora è il caso di ripartire con il piede giusto. Una delle regole calpestate è quella delle interrogazioni a risposta scritta. Non è possibile far passare tempi lunghi, ben oltre il termine di 15 giorni previsto dal regolamento, senza fornire risposte.

D'ora in avanti, le risposte dovranno essere fornite entro 15 giorni.

Anche rispondere per tempo alle interrogazioni e dare soddisfazione al consigliere che le propone significa aver attuato il cambiamento."

Diverse le altre questioni sollevate da Nucci:

"Su viale della Repubblica non si riesce a camminare perché i lampioni sono nascosti dagli alberi. Nella zona della storica Fontana dei Due Leoni esiste un divieto di sosta permanente, ma vi è stato realizzato un parcheggio privato."

Capitolo Sorical : "Il Merone oggi ha una riduzione della portata d'acqua del 60%, perché la Sorical non viene pagata per  9 milioni di euro. E' stato predisposto un Piano di rientro, ma è durato due rate per poi venire accantonato. E' urgente metterci mano per evitare che venga tagliata l'erogazione.

Il suo entusiasmo, Sindaco, è contagioso. La città da lei delineata è piaciuta a tutti.

Tra le molte cose che mi sono piaciute, c'è aver la riscoperta dell'orgoglio della cosentinità. Altre non mi sono piaciute: la decisione sull'Ospedale e  sul sottopasso di Viale Trieste.

 Mi è piaciuto il provvedimento che ha riguardato via Misasi con l'eliminazione delle auto in sosta, anche se l'intasamento si è ora spostato su via Rodotà e via Tancredi. Ed anche la decisione di istituire le corsie preferenziali per la circolare veloce mi sembra una felice intuizione.

Mi piace questa capacità di librarsi in alto."

Nucci ha poi ribadito al Sindaco Occhiuto le richieste avanzate durante la fase di ballottaggio delle amministrative chiedendone di vederle soddisfatte prima di Natale: l'istituzione del servizio notturno dei vigili urbani "per il quale basterebbe prevedere in bilancio la somma di 40 mila euro all'anno"; la linea veloce di collegamento tra Piazza Bilotti e Vaglio Lise; lo spostamento dell'Autostazione, cominciando a far sì che il capolinea degli autobus extraurbani si sposti a Vaglio Lise, in previsione della realizzazione del megaparcheggio a Piazza Bilotti; la manutenzione on demand per monitorare, nelle 24 ore, i problemi sollevati dai cittadini.

"Credo che in questa città serva il pane prima del circenses. Prima i servizi minimi e poi le grandi realizzazioni. Vada avanti su queste, Sindaco, ma non dimentichi i problemi minimi che vivono i cosentini."

 

Marco Ambrogio (Partito Democratico): "A proposito del rispetto delle regole, giova ricordare che  come gruppo del PD abbiamo presentato 7 interrogazioni alle quali non è stata data alcuna risposta per come richiesto.

Una di queste interrogazioni riguarda la situazione debitoria del Comune di Cosenza. Conosciamo le difficoltà. Non si può farne  una colpa all'Amministrazione per le note ristrettezze che sta vivendo l'intero Paese. Ma quando all'inizio delle 51 pagine del programma del Sindaco ho trovato il restyling del Palazzo di città ed altri rifacimenti, con una spesa di circa 4 milioni e mezzo di euro gravanti sulle casse comunali, mi è sembrato francamente eccessivo.

Il primo atto subito dopo l'insediamento dell'attuale Amministrazione è stato l'annullamento di un concorso per poi realizzare 35 posizioni organizzative su nomina diretta, senza passare da una procedura concorsuale pubblica. La rimodulazione del Piano strategico prevede 3 interventi particolari :Piazza Bilotti, Parco Fluviale e l'ex Mercato.

Per il resto è tutto fermo, per esempio le piscine del Parco Fluviale dove pure, con una buona intuizione, è stato organizzato il Lungo fiume in Festival.

Se si parla di completare la pista ciclabile e il Parco Fluviale, è importare portare a compimento anche le nuove piscine comunali.

Non siamo contrari all'insediamento rom nell'ecovillaggio che l'Amministrazione intende costruire, ma quell'opera potrebbe recare in sé la potenziale ghettizzazione di quell'area e della comunità rom.

Anche i rom di via Reggio Calabria rappresentano una priorità. Nella relazione dell'Assessore Vigna  si parla di commercio parlando di ruolo primario della città e dando una funzione determinante al Consiglio. Questa giunta, però, ha deciso da sola di spostare la fiera di S.Giuseppe e i mercatini di Natale. Spero che almeno per il Piano del commercio saremo coinvolti.

L'ultima sagra dell'uva di Donnici è stata la peggiore in assoluto.

Non servono solo le sagre , ma la valorizzazione dei prodotti."

Marco Ambrogio ha chiesto anche al Sindaco Occhiuto e alla giunta di dare avvio al mercatino domenicale sul Lungo Crati che prevede un progetto per 107 espositori.

Dubbi Ambrogio ha espresso anche sulla zona franca nel centro storico.

"Ammesso che vi si riesca, quante aziende se ne potranno realmente avvantaggiare, 5 0 6?"

Capitolo turismo: "Quella del bus scoperto è una iniziativa lodevole, ma non si può pensare che la crescita turistica sia dovuta solo a quello. Il turismo si programma di anno in anno.

Nelle linee programmatiche non c'è un riferimento al Castello Svevo e qualche perplessità  abbiamo anche sul Piano casa. Chiedo al Sindaco di parlare alla gente con il linguaggio della verità.

Tutto ciò ci impedisce di dare un giudizio positivo, ma continueremo ad essere una forza responsabile e costruttiva."

 

La prima replica del Sindaco

 

Il Sindaco Occhiuto, riservandosi, di intervenire più approfonditamente al termine del dibattito, ha ritenuto di dover fornire subito alcune risposte ai primi interventi dei consiglieri comunali.

"Rispetto alle interrogazioni a risposta scritta - ha replicato Occhiuto -  su alcune abbiamo già risposto. Peraltro - ha osservato, confortato dal parere del segretario generale Grossi - il termine dei 15 giorni non è perentorio. In ogni caso, cercheremo di essere più solleciti.

Il servizio notturno per i vigili urbani per l'anno prossimo sarà ripreso con l'iscrizione in bilancio di una somma dedicata."

Una puntualizzazione è venuta dal Sindaco anche sugli investimenti per le opere strutturali.

"E' importante predisporre i progetti. Le risorse già ci sono, sia per Piazza  Bilotti che per l'ecovillaggio rom. Speriamo che le risorse non vengano azzerate a livello nazionale per far fronte all'attuale situazione finanziaria.

Sul fronte degli interventi di manutenzione - ha detto ancora il Sindaco - la spesa è in linea con quanto speso dalla precedente amministrazione e ciò grazie anche all'aiuto che ci è venuto dai forestali."

Sull'ipotetico spostamento della Fiera di San Giuseppe il primo cittadino ha ribadito di essere "ancora nel campo delle idee che saranno poi sottoposte al vaglio delle commissioni competenti e discusse. Ciò che deve maggiormente preoccuparci è la tutela dell'incolumità delle persone, in presenza di situazioni di pericolo che dovessero verificarsi, soprattutto perché, nella zona tradizionalmente interessata dalla Fiera, non esistono vie di fuga."

Il dibattito è poi proseguito con gli interventi degli altri consiglieri.

 

Francesco Spadafora (Pdl) : "Gli interventi su Piazza Bilotti e sul Parco Fluviale hanno un'importanza strategica. Nel caso di Piazza Bilotti, poi, si tratta di un'opportunità fondamentale per la città, sia perché completa il Museo all'aperto, sia perché grazie ai parcheggi, aspetto da non sottovalutare, sarà dato maggiore slancio all'economia della città.

La Cosenza che verrà sarà una città moderna, aperta e futuribile. Importanza strategica avrà anche la riqualificazione dell'Area di Vaglio Lise e di Via Popilia, La nuova stazione delle autolinee avrà, come effetto benefico, la decongestione del centro cittadino."

 

Salvatore Perugini (Partito Democratico): "Il senso di responsabilità ci deve indurre a dire le cose per come le pensiamo. Con molta franchezza. Dalla franchezza del confronto si può concretizzare la collaborazione tra gli organi del consiglio comunale e le forze politiche, ma sempre nella chiarezza. C'è da parte nostra ampia disponibilità all'ascolto e alla condivisione, anche se non mancano le note critiche. Non ho visto, in questo periodo per così dire di rodaggio dell'Amministrazione, una volontà di coinvolgere il Consiglio su scelte di competenza istituzionale, ma di forte collaborazione con gli organi.

Gli strumenti di programmazione alla base della vita dell'ente, per ottenere i tanto agognati fondi comunitari, sono di competenza del Consiglio che deve essere chiamato a deliberare in materia. Fra queste scelte c'è il tema della metropolitana leggera.

Sulla metro leggera, invece, si è sviluppata una discussione che ha completamente bypassato il Consiglio comunale. Stessa cosa si potrebbe dire degli altri strumenti della programmazione europea, come i Pisr.

Ho apprezzato l'onestà intellettuale del Sindaco, quando ha rimarcato che alcune delle cose che si stanno continuando a realizzare sono frutto di un lavoro pregresso. E' questo un buon segno che diventa un ottimo segno quando si afferma il tema della continuità amministrativa e del confronto sulle nuove cose da fare.

Non posso non ricambiare, pertanto, la stessa onestà intellettuale e dire che ci sono alcune impostazioni di fondo che non mi convincono.

Senza entrare nello specifico di molte questioni, si tratta di capire se le dichiarazioni programmatiche corrispondono a ciò che si può realmente fare.

Alcune domande me le pongo. Le politiche di bilancio: è semplice enunciare la voglia di realizzare opere per 500 milioni di euro, ma è impossibile farlo.

Dalla recentissima legge di stabilità, la capacità di indebitamento per la quale avevamo combattuto vere e proprie battaglie è stata riportata all'8%.

Come è noto, non esiste un fondo strutturale al 100% e c'è sempre il cofinanziamento da parte dell'ente. Avevamo proposto di tenere fuori dal rispetto del parte di stabilità la parte relativa al cofinanziamento. Non facciamoci illusioni.

Il sistema dei comuni ha un tesoretto che non può spendere di 30 miliardi di euro, perché spendendolo si infrangerebbe il patto di stabilità. Credo che l'oggi non sarà migliore del domani. In questo periodo che sta strozzando la vita degli enti locali, si continuerà con misure ancora più drastiche e drammatiche e sempre a carico dell'anello debole rappresentato dal sistema dei comuni.

Mi auguro che questo Governo metta mano con equità al contenimento della spesa pubblica e si faccia carico della crescita economica del Paese.

Sul tema della politica di bilancio c'è grande incertezza, mentre dovrebbe esserci chiarezza delle difficoltà che stiamo attraversando.

Quel che si può dire per i fondi comunitari, si può dire anche per i fondi regionali.

Sull'area urbana, poi, non ho ascoltato cose significative. Dobbiamo, invece, intraprendere il cammino verso la città unica. Iniziamo con una consultazione popolare, facciamo esprimere i cittadini sulla prospettiva della città unica che dovrà avere servizi ottimizzati con riduzioni dei costi. Produciamo avanzamenti e diventiamo città pilota. Anche sull'unione dei Comuni, strumento appannaggio soprattutto dei piccoli comuni, avviamo il percorso e non disperdiamo il valore della discussione con i comuni limitrofi. Non esiste più il vessillo del municipalismo o della municipalità. Esistono le differenze, ma l'interpello della Unione Europea è sulla capacità di stare insieme e mettere in rete le nostre esperienze. Invece degli arroccamenti che registriamo, si deve produrre una spinta di accelerazione.

Sull'Ospedale non la penso come il Sindaco. Le superfetazioni sul vecchio sito resterebbero tali. Penso che Cosenza abbia bisogno di un nuovo Ospedale con un nuovo sito, in linea con quanto accade nelle altre città.

Non sono d'accordo con le scelte sui dirigenti: abolire i concorsi a favore dell'assegnazione delle posizioni organizzative, a mio avviso è stato è e sarà un errore per la vita del Comune.

Anche spostare, come sembra, la sede del Coni provinciale lo ritengo un errore.

Durante la sua visita in città, il Presidente nazionale del Coni Petrucci non poteva chiudere bocca. E poi la sede del Coni è uno dei pochi luoghi pubblici dove si paga al Comune un affitto con puntualità, il che non guasta e fa bene alle casse comunali. Così come non mi piace che il Rendano chiuda l'esperienza con la Philharmonia Mediterranea. Perché significherebbe smontare un rapporto di collaborazione con un'orchestra straordinaria."

 

continua