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Anche il MAB al centro del congresso sullo "Stato dell'Arte"

14 ott 2011

Anche il Museo all'aperto Bilotti con le sue 18 opere, espressione dei maestri più rappresentativi del XX secolo, da Emilio Greco a Giacomo Manzù, da Giorgio De Chirico a Mimmo Rotella, da Sasha Sosno a Pietro Consagra, a Salvador Dalì, è stato al centro  dell'importante congresso "Lo Stato dell'Arte 9", in corso di svolgimento a Palazzo Arnone per iniziativa dell'IGIIC (Gruppo Italiano International Institute for Conservation) che ha chiamato a raccolta a Cosenza i tecnici del restauro e dei beni culturali tra i più accreditati del panorama nazionale.

Ieri sera relatori e convegnisti si sono ritrovati lungo l'isola pedonale ad ammirare le opere del MAB, guidati dal restauratore  Gianluca Nava, tra i promotori e gli artefici del congresso "Lo Stato dell'arte" e attento e rigoroso curatore della manutenzione del Museo all'aperto Bilotti dal 2008 al 2010.

Nava ha illustrato agli ospiti del congresso dei tecnici del restauro, le modalità utilizzate nella manutenzione delle opere, le indagini diagnostiche ed il monitoraggio attuati che hanno consentito di identificare e rimuovere le sostanze che avevano nel tempo determinato uno stato di degrado, originato dall'impatto ambientale delle statue, esposte agli agenti atmosferici (temperatura ambientale e localizzata, umidità relativa) ed anche alle polveri.

"Nell'ambito del progetto "Manutenzione e Monitoraggio del Mab" portato avanti dal 2008 al 2010 - ha spiegato Gianluca Nava -  ci si è posti l'obiettivo di comprendere come i parametri meteo e micro-climatici andavano ad interagire con le opere presenti lungo il MAB, contribuendo al loro deterioramento. E' stato possibile realizzare il progetto mettendo a punto un piano di monitoraggio e diagnostica utilizzando le classiche strumentazioni di controllo ambientale, le metodologie di campionamento e di coltura di patine biologiche e utilizzando altresì  una metodologia innovativa per il controllo della corrosione dei manufatti metallici."

Il progetto, grazie al quale lo stato di conservazione delle opere del Mab è stato giudicato ottimo, è andato avanti fino al mese di giugno del 2010 sotto la regolare attività di sorveglianza e controllo della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Calabria che ha ritenuto idonee sia le tecniche adoperate che i materiali applicati.

Nel corso della visita di ieri al Museo all'aperto, i tecnici del restauro, a Cosenza per il congresso  dell'IGIIC, hanno espresso apprezzamento nei confronti dell'Amministrazione comunale e della famiglia Bilotti grazie ai quali il MAB, con la sua elevata concentrazione di opere appartenenti ai maggiori artisti del XX secolo, è divenuto autentico fiore all'occhiello e vanto della città di Cosenza, candidandosi ad entrare in maniera decisa nei circuiti del turismo culturale internazionale.