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Il Presidente della commissione bilancio d'Ippolito si fa promotore di una riorganizzazione della TARI, chiedendo una rimodulazione della tassa

giuseppe d\'ippolito
10 feb 2021

Il Presidente della commissione consiliare bilancio di Palazzo dei Bruzi, avv. Giuseppe d’Ippolito, capogruppo in consiglio comunale di Fratelli d’Italia, si farà promotore di una riorganizzazione del servizio TARI per l’anno 2021, anche per quelle categorie professionali che, a causa della pandemia hanno visto ridursi la propria capacità reddituale. “Questo impegno – sottolinea d'Ippolito - prende le mosse a seguito di una modifica alla disciplina tuttora adottata e che pone il suo fondamento nel decreto fiscale 2020: segnatamente all’art. 58-quinquies, D.L. n. 124/2019, inserito in sede di conversione, il decreto contiene una novità in materia di tassa sui rifiuti (TARI) di interesse, ai fini del calcolo della medesima per gli studi professionali.

La nuova disposizione – spiega il Presidente della commissione bilancio - modifica la disciplina del metodo normalizzato per la determinazione della TARI al fine di equiparare (in termini di coefficienti da utilizzare per il calcolo della tassa) gli studi professionali alle banche e agli istituti di credito. L’adozione di quanto stabilito dall’assetto normativo citato, determinerebbe così l’inserimento degli studi professionali nel cluster delle banche e degli istituti di credito e la possibilità di non associare la categoria produttiva interessata a uffici e agenzie.

La modifica – sottolinea inoltre d'Ippolito - dovrebbe determinare una riduzione della TARI per gli studi professionali che rappresentano, tra le innumerevoli altre, una delle categorie colpite dalla crisi economica scatenata dall’emergenza Covid -19.

Fedele al ruolo di interprete delle istanze sociali – da qualunque parte esse provengano – e che è proprio della funzione di consigliere comunale, profonderò, con gli strumenti normativi che sono propri della carica istituzionale elettiva ricoperta, ogni sforzo necessario, volto a determinare una equanime disciplina in materia di tasse dovute, al fine di evitare sperequazioni che mal si concilierebbero con lo spirito unitario che dovrebbe conformare tutti gli attori, sociali e produttivi, in questo momento così delicato per la comunità nel suo complesso e della quale gli studi professionali costituiscono un aspetto non irrilevante. E' di tutta evidenza che questo processo di revisione della TARI – ha concluso Giuseppe d'Ippolito – prenderà le mosse da un lavoro di concertazione con l'Assessore competente, con il Consiglio comunale e tutta la commissione bilancio”.