Home Page » Canali » Archivi » Notizie » lettura Notizie e Comunicati

Conferenza dei servizi sulla scuola. Occhiuto: "supporteremo gli istituti con spirito costruttivo per dare il nostro fattivo contributo alla riapertura di settembre"

palazzo di città
23 lug 2020

“Il nostro compito è quello di supportare la scuola con spirito costruttivo. I tempi per assumere le decisioni condivise che condurranno alla riapertura delle scuole dopo il lockdown sono quelli giusti. Abbiamo sempre improntato le nostre azioni alla concretezza e la nostra politica sulla scuola è fatta di attenzione perché abbiamo una politica di città che guarda ai giovani e alle giovani generazioni verso cui abbiamo orientato anche le nostre politiche culturali, realizzando delle strutture, come il Planetario o il Museo multimediale o gli stessi BoCs art, ma anche tutte le altre scelte che riguardano la sostenibilità, che hanno nei giovani il nostro punto di riferimento”.

Lo ha detto il Sindaco Mario Occhiuto concludendo in serata la conferenza dei servizi sulla scuola convocata a Palazzo dei Bruzi, nel salone di rappresentanza, per ascoltare le esigenze degli istituti scolastici cittadini, alla presenza dei dirigenti scolastici e dei rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Si è trattato di un incontro aperto, franco, nel corso del quale sono state esaminate le criticità dei singoli istituti scolastici, acuite dall'emergenza Covid, e valutate le possibili soluzioni, alla luce del quadro esigenziale che è stato rappresentato dagli istituti scolastici ed in vista della riapertura di settembre. A questo proposito il Sindaco Occhiuto ha sottolineato che “il quadro esigenziale che è stato richiesto, presentava dei profili di incertezza sia all'inizio, ma anche ora. Le linee guida del Ministero dell'Istruzione – ha detto ancora Occhiuto -sono state pubblicate da poco e solo adesso abbiamo saputo la portata del finanziamento che è stato riservato ai comuni per gli interventi di adeguamento e di adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche in conseguenza dell'emergenza sanitaria da Covid-19”. Occhiuto ha inoltre ricordato che Cosenza è risultata, nella graduatoria di Legambiente, la prima città del Centro Sud per investimenti di qualità nelle scuole. Il Sindaco Occhiuto, valutando le possibilità degli interventi in grado di soddisfare il quadro delle esigenze prospettate dalle scuole, ha suggerito interventi che siano reversibili, proprio per il carattere temporaneo dell'emergenza. “Semmai – ha aggiunto - dobbiamo pensare a spazi più ampi dove le classi delle scuole possono essere ospitate. L’Amministrazione comunale vuole essere ancora più vicina alle scuole. Sapete meglio di noi quello che serve – ha detto ai dirigenti scolastici - noi possiamo supportarvi e accelerare le procedure”. Occhiuto ha inoltre assicurato che il Comune affronterà le situazioni più critiche, presenti nella scuola “De Matera”, alla “Zumbini” e a via Roma, dando la disponibilità per effettuare quei traslochi necessari a sistemare provvisoriamente, in depositi da individuare, i banchi in eccesso che le scuole non possono tenere all'interno degli istituti proprio per l'esigenza di guadagnare spazio. La conferenza dei servizi sulla scuola era stata introdotta dal Vice Sindaco Francesco Caruso, assessore alla riqualificazione urbana, che ha sottolineato da un lato “la necessità di un confronto serrato con i dirigenti scolastici e i rappresentanti sindacali in uno scenario – ha detto – in continua evoluzione, e, dall'altro, il quadro di incertezza nel quale ci si muove, anche per il fatto che il governo ha emanato linee guida e decreti non esaustivi”. Caruso ha ribadito la posizione dell'Amministrazione comunale che “è quella – ha precisato – di una collaborazione proficua con la scuola per dare un contributo di idee e di operatività, affinché vengano create le condizioni per consentire la ripresa delle attività scolastiche con un ritorno in presenza che tenga conto delle condizioni di sicurezza. In questo quadro – ha aggiunto Caruso - è inevitabile la ricerca di una soluzione che contemperi le diverse esigenze. Un ritorno in toto alla situazione pre Covid – ha aggiunto ancora il Vice Sindaco – sarebbe un presupposto distorcente, perché va comunque immaginata una diversa organizzazione delle presenze in aula. Occorre riportare gli allievi ad un sistema di relazione diretta in presenza, pur con il rispetto delle disposizioni e della distanza, accettando, ad esempio, una riduzione delle ore scolastiche”. Il Vicesindaco ha, inoltre messo al corrente i dirigenti scolastici dell'intenzione dell'Amministrazione comunale, di attivare, operativamente, tavoli singoli per ogni comprensorio scolastico, con i tecnici comunali, e nei quali si dovranno ritrovare ambito per ambito per esaminare le situazioni specifiche di questa o quella scuola. Caruso ha poi espresso apprezzamento per le proposte presentate dalle scuole, “ma – ha puntualizzato – è necessaria una scrematura, anche perché la disponibilità finanziaria concessa dal Ministero è di 400 mila euro”. Nel corso dell'incontro diversi sono stati gli interventi. Per Marietta Iusi, dirigente dell'Istituto comprensivo “Zumbini” uno dei problemi più spinosi è dato dalla conformazione delle aule soprattutto nel plesso di via Roma. La Iusi ha evidenziato anche la necessità di lavori di adeguamento al plesso di via Milelli e a Donnici. “Via Milelli – ha detto – può contare su ampi spazi, in virtù della sua data di realizzazione, ma bisogna intervenire per la messa in sicurezza. “Avrei bisogno di 36 aule” – ha aggiunto- Quindi ha chiesto al Sindaco di risolvere il problema della palestra all'aperto della scuola di via Milelli dove gli alunni non possono svolgere attività motoria perché occupata abusivamente. A questo proposito il Vice Sindaco Caruso ha risposto rassicurando la dirigente scolastica avendo dato mandato agli uffici per il ripristino delle funzionalità della struttura che ha subìto in passato reiterati danneggiamenti. La dirigente dell'Istituto comprensivo “Gullo” Filomena Lanzone ha dato conto della riorganizzazione che è riuscita a dare alla propria scuola, in vista della riapertura di settembre, cominciando a pensare soprattutto agli allievi più piccoli. Le criticità maggiori la dirigente le ha sollevate per il plesso di viale Cosmai dove scarseggiano gli ambienti per assicurare un corretto distanziamento. E dove si sta pensando di utilizzare la sala mensa. Nel plesso “Falcone” sarebbero necessari – ha aggiunto Filomena Lanzone - interventi su una colonna montante per recuperare aule, problema che non esiste, invece , a via Popilia dove ci sono gli spazi necessari. “Siamo purtroppo in un limbo- ha aggiunto – e restare nell’indecisione ci fa stare veramente male”.

Marina Del Sordo, dirigente scolastica dell'Istituto dell'Istituto comprensivo di via Negroni ha sottolineato di non volere “né le turnazioni né gli sdoppiamenti, ma ricavare spazi all'interno e all'esterno del plesso da destinare ad attività laboratoriali” La Del Sordo ha chiesto al Comune dove poter depositare un certo numero di banchi doppi acquistati di recente. E il Comune ha garantito il trasporto e il deposito.

Quindi ha chiesto al Ministero rinforzi sia per il corpo docente che per il personale ATA. Massimo Ciglio, dirigente dell'Istituto comprensivo Spirito Santo-Via Roma ha messo in evidenza diverse criticità ed ha chiesto un sistema integrato dei tempi della città. “Occorre pensare ad una gestione dei tempi perché immaginare che nell'area di via Roma vi sia una compresenza di 1600 alunni e 3200 genitori, più accompagnatori vari, non è proponibile e non possiamo permettercelo in questa fase. Occorre pertanto pensare ad una gestione dei tempi, a percorsi di mobilità lenta e a possibili turnazioni. Il Comune deve fare da cornice istituzionale alle attività della scuola”. Immacolta Cairo, dirigente del Comprensivo Don Milani-De Matera ha evidenziato la necessità di avere più aule (ben 37 quelle da recuperare) “perché – ha spiegato - ho classi di 28 alunni e non posso far rispettare il distanziamento”.

Rocco Coluccio, segretario regionale di “Calabria Scuola USB” ha ravvisato la necessità di progettare la didattica in relazione agli spazi. “Se si potessero recuperare degli spazi con interventi di edilizia leggera – ha detto - resterebbero come patrimonio della scuola”. Infine, ha rivendicato organici più ampi e minore affollamento in classe. Tra gli altri interventi quelli dei sindacalisti dell'associazione “Passo 10.1” Giancarlo Viola, e di Pino Assalone, segretario generale della Flc-Cgil.

Per Viola “parlare degli organici diventa fondamentale. Senza personale non si va da nessuna parte. Bisogna partire dai fabbisogni e dalle esigenze reali della scuola”. Preoccupazione è stata espressa da Pino Assalone, “sul piano politico ed organizzativo, in quanto si potrebbe profilare una sperequazione del diritto allo studio, con alcune scuole in condizioni di garantire la ripresa della didattica in presenza ed altre scuole che saranno costrette ad attivare altre modalità. Questa questione l’Amministrazione comunale deve porsela – ha aggiunto Assalone. Noi siamo perché la scuola di faccia in presenza e sugli organici aggiuntivi stiamo conducendo da più tempo una vera e propria battaglia”. Francesca Guarasci della Uil scuola ha sottolineato che “lo spirito della riunione è quello di contribuire a risolvere i problemi nella situazione di assoluta emergenza. Le nostre battaglie le facciamo nelle sedi competenti. La nostra preoccupazione è garantire a tutti gli alunni del Comune le stesse opportunità”. E' poi intervenuta l'Assessore alla scuola Matilde Spadafora Lanzino che ha ringraziato i dirigenti scolastici e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali per aver accettato l'invito del Comune. “Il lavoro di ricognizione che abbiamo sollecitato – ha detto l'Assessore – deve servire anche per il futuro e non solo per l’emergenza. A maggio abbiamo chiesto la mappatura, ben consapevoli che non ci può essere una bacchetta magica da parte di nessuno. Lo Stato ha affidato ai dirigenti scolastici tutto il peso di affrontare questo momento. I tempi sono stati necessari alle scuole per definire la complessità dei problemi. Ora convocheremo i tavoli per capire cosa è necessario fare, scuola per scuola. Il Comune ha la sua politica scolastica e i progetti devono venire dalla scuola, perché ci siamo battuti per questa libertà. Condivideremo i progetti che ci verranno prospettati e se ci chiederete degli spazi certamente ve li daremo”.

Autore: Giuseppe Di Donna