Home Page » Canali » Archivi » Notizie » lettura Notizie e Comunicati

La Commissione sanità ospita in videoconferenza il prof.Bacco, autore di uno studio per analizzare l'incidenza del COVID-19 tra la popolazione "clinicamente sana", attraverso la ricerca degli anticorpi contro il virus

maria teresa de marco
27 mag 2020

La Commissione consiliare sanità, presieduta dalla consigliera comunale Maria Teresa De Marco, ha ospitato in videoconferenza il Prof.Pasquale Mario Bacco, specialista in medicina legale e docente di Igiene del lavoro presso la facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Bari che ha condotto uno studio per analizzare l'incidenza del COVID-19 tra la popolazione “clinicamente sana”, attraverso la ricerca degli anticorpi contro il virus. La seduta di commissione è stata introdotta dalla stessa Presidente De Marco che ha ricordato come sin dall'inizio dell'epidemia ha avanzato la proposta di dar vita ad un’operazione sanitaria di massa che preveda test sierologici a tappeto per tutti i cittadini, ribadendo che “i tamponi e i test sierologici sono fondamentali per comprendere la diffusione del coronavirus e avere altre informazioni rilevantissime”. “È bene – ha spiegato De Marco - che venga predisposto un sistema efficace di contact tracing, cioè un sistema di monitoraggio epidemiologico territoriale e isolare ogni nuovo eventuale caso, spegnendo così sul nascere l'emergere di eventuali focolai. Continuo a dire – ha aggiunto De Marco - che è fondamentale la sicurezza di tutti e che bisogna tracciare la catena dei contagi e mappare la popolazione”. A sostegno della lodevole iniziativa intrapresa dal Governo e dalla Croce Rossa, Maria Teresa De Marco ha pensato che anche il Comune di Cosenza avrebbe potuto realizzare un progetto e per questa ragione ha inteso contattare il Prof.Pasquale Bacco. Ed è stato proprio il prof.Bacco, collegato in videoconferenza con la commissione sanità del Comune di Cosenza, ad illustrare il suo studio e le sue caratteristiche. La ricerca del prof.Bacco è stata estesa a tutte le regioni italiane per valutare il contrasto nell’incidenza del virus in rapporto alle condizioni ambientali. Su 7.038 soggetti, sono risultati positivi 2.365, circa il 34% (33,6%). Sono stati utilizzati tre kit diversi come derivazione, in modo da poter confrontare i risultati. Nello studio si precisa che il test sierologico non è un'alternativa né sostituisce il tampone; il test è un completamento, in quanto fornisce informazioni che il tampone non può dare e precisamente rivela a che stadio è l’infezione e che reazioni immunologiche si sono verificate nell’organismo. Il campione sottoposto a kit sierologico è composto interamente da soggetti lavorativamente attivi che erano in buona salute generale, quindi al massimo con presenza di patologie che non interferivano con la normale attività quotidiana o con i meccanismi di infezione del Covid19. “E' evidente, però – ha precisato il prof.Bacco – che se il Comune di Cosenza riterrà di aderire al nostro progetto, potrà darci delle indicazioni precise sia sul campione da sottoporre ai test sierologici, sia in ordine alle fasce d'età. Il nostro consiglio è che ai test sierologici si sottoponga un campione rappresentativo di tutte le fasce d'età”. Lo studio del Prof.Bacco è arrivato alla conclusione che il 30% della popolazione è entrata in contatto con il COVID19 e che, come tutti i coronavirus è condizionato in maniera determinante dal clima. Quindi – sempre secondo lo studio - scomparirà in estate per poi riapparire con lo scendere delle temperature. Con riferimento alle zone d'Italia più esposte, il COVID19 si manifesterà, sempre in maniera più incisiva, nelle zone più fredde d’Italia. Quindi anche ad uguale “concentrazione”, la patogenicità del virus sarà sempre maggiore al Nord, rispetto al Sud dell'Italia. La ricerca ha inoltre accertato che il virus si è spostato verso il Sud già dalla fine del 2019 e all'inizio del 2020 era già presente. Quasi il 90% degli infetti non ha manifestato nessuno dei sintomi riconducibili al COVID-19, primo tra tutti l’aumento della temperatura corporea. Inoltre, le conclusioni cui è pervenuto lo studio hanno evidenziato che la mortalità diretta da COVID-19 non è superiore al 2%. Se non si considera la fascia d’età superiore a 55 anni, l’incidenza scende al di sotto dell’1%. E' stato, ancora, accertato che le donne presentano ovunque, tranne rarissimi casi, un’incidenza inferiore della capacità del COVID19 di infettare. Con riferimento ai soggetti più esposti, le fasce di età più giovani, almeno fino ai 30 anni, presentano un’incidenza di positività agli anticorpi più che doppia rispetto alle fasce più anziane, che invece sono quelle che quasi unicamente manifestano i sintomi. La commissione sanità ha espresso l'auspicio che il Comune di Cosenza possa realizzare il progetto proposto dal prof.Bacco ed avvalersi dei test sierologici.




 

Autore: Giuseppe Di Donna