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Al Rendano domenica 19 gennaio di scena, per "L'Altro Teatro", la commedia di Peppino De Filippo "Non è vero ma ci credo", con Enzo De Caro

Enzo De Caro nella commedia
16 gen 2020

Prosegue al Teatro Rendano la rassegna “L'Altro Teatro”, finanziata dalla Regione Calabria, quale evento storicizzato- sull'avviso pubblico per la selezione e finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali, la qualificazione e il rafforzamento dell'offerta culturale- con il supporto dell’Amministrazione comunale di Cosenza. Domenica 19 gennaio, il cartellone, allestito dalla società “L'AltroTeatro”, guidata dal gruppo di operatori Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano, prevede, alle ore 18,00, la commedia brillante, tutta partenopea, “Non è vero ma ci credo” di Peppino De Filippo, con Enzo Decaro, per la regia di Leo Muscato. Dopo aver ereditato la direzione artistica della compagnia di Luigi De Filippo, Leo Muscato inaugura questo nuovo corso partendo proprio dal primo spettacolo che lo vide impegnato proprio con De Filippo, rispettando i canoni della tradizione del teatro napoletano, ma dando a questa storia un sapore più contemporaneo. In Non è vero ma ci credo il protagonista dello spettacolo assomiglia tanto ad alcuni personaggi di Molier̀e, molto amati da Luigi De Filippo. Peppino De Filippo, l'autore della commedia, aveva ambientato la sua storia nella Napoli un po’ oleografica degli anni ‘30. Luigi aveva posticipato l’ambientazione una ventina d’anni più avanti. L'allestimento che vede protagonista l'attore Enzo De Caro, seguirà l'intuizione di Luigi avvicinando ancora di più l’azione ai giorni nostri. L’avaro, avarissimo imprenditore Gervasio Savastano, vive nel perenne incubo di essere vittima della iettatura. La sua vita è diventata un vero e proprio inferno perché vede segni funesti ovunque: nella gente che incontra, nella corrispondenza che trova sulla scrivania, nei sogni che fa di notte. Teme che qualcuno o qualcosa possa minacciare l’impero economico che è riuscito a mettere in piedi con tanti sacrifici. Qualunque cosa, anche la più banale, lo manda in crisi. La moglie e la figlia sono sull’orlo di una crisi di nervi; non possono uscire di casa perché lui glielo impedisce. Anche i suoi dipendenti sono stanchi di tollerare quelle assurde manie ossessive. A un certo punto le sue fisime oltrepassano la soglia del ridicolo: licenzia il suo dipendente Malvurio solo perché è convinto che porti sfortuna. L’uomo minaccia di denunciarlo, portarlo in tribunale e intentare una causa per calunnia. Sembra il preambolo di una tragedia, ma siamo in una commedia che fa morir dal ridere. E infatti sulla soglia del suo ufficio appare Sammaria, un giovane in cerca di lavoro. Sembra intelligente, gioviale e preparato, ma il commendator Savastano è attratto da un’altra qualità di quel giovane: la sua gobba. Da qui parte una serie di eventi paradossali ed esilaranti che vedranno al centro della vicenda la credulità del povero commendator Savastano.
Per informazioni e biglietti: INPRIMAFILA Via Marconi, 140 – COSENZA (Tel.0984795699).