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Riequilibrio di genere nel sistema elettorale regionale: l'Assessore alle pari opportunità Spadafora Lanzino sollecita la conclusione dell'iter "perché la parità sia reale e non resti un'enunciazione"

l\'Assessore Matilde Spadafora Lanzino
24 lug 2019

“Nella seduta del 13 maggio 2019 il Consiglio comunale di Cosenza ha approvato, all'unanimità, la proposta di legge, ai sensi dell'ex articolo 39 dello Statuto della Regione Calabria e della legge regionale 5 aprile 1983 n.13 recante misure di promozione e di riequilibrio di genere all'interno della legge elettorale regionale. Con il voto del Consiglio è stato compiuto un altro passo importante verso quel cammino di parità che ancora stenta ad affermarsi nella realtà. Una parità che deve convertirsi da mera enunciazione a parità reale”.
Ad affermarlo è l'Assessore alle pari opportunità Matilde Spadafora Lanzino che ha rivolto una sollecitazione affinché si concluda positivamente l'iter procedurale perché la proposta diventi legge regionale a tutti gli effetti.
“Mi giungono notizie più o meno rassicuranti – sottolinea l'Assessore Spadafora Lanzino – perché sembrerebbe che la Regione si stia muovendo nella direzione da noi auspicata, avendo nei giorni scorsi dato luogo ad alcune audizioni dei Comuni che hanno approvato la proposta di legge sul riequilibrio di genere. La nostra voce – afferma ancora Spadafora Lanzino – vuole essere di spinta e di accompagnamento al percorso iniziato in Regione affinché non si faccia trascorrere inutilmente altro tempo e si completi l'iter procedurale per arrivare prima possibile ad una legge che sancisca l'effettiva parità di genere finalizzata a colmare il gap sulla partecipazione attiva delle donne nel sistema elettorale calabrese. Poco importa che la Calabria risulti agli ultimi posti nella partecipazione femminile nelle istituzioni, con le dovute eccezioni ed il Comune di Cosenza è una di queste, avendo il Sindaco Occhiuto nella sua squadra di governo 4 donne con deleghe assessorili significative. L'importante è arrivare al traguardo. E se il consesso regionale, pur a composizione prevalentemente maschile, varerà finalmente questa legge, potrà ascrivere a suo merito l'aver contribuito a una pagina di bella democrazia. Perché una cosa è certa: il diritto alla parità non è un regalo compiacente fatto alle donne, ma un altro piccolo, ma importante tassello della generale lotta contro la violenza alle donne che ci deve tutti coinvolgere”.

 

Autore: Giuseppe Di Donna