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In commissione sanità audizione del Direttore del distretto sanitario Cosenza-Savuto. Esaminata la drammatica situazione in cui versa l'Assistenza Domiciliare Integrata

audizione dott.perri in commissione sanità
13 dic 2016

La Commissione Sanità e Servizi Sociali, presieduta dalla consigliera comunale Maria Teresa De Marco, ha ospitato questa mattina a Palazzo dei Bruzi l'audizione del direttore del distretto sanitario Cosenza-Savuto, dott.Antonio Perri.
Al centro dell'incontro, le problematiche che riguardano l'ADI, l'Assistenza Domiciliare Integrata che a Cosenza vive una situazione difficile, aggravata dal taglio delle risorse, dalla mancanza di personale, dal blocco del turn-over e dalla impossibilità di garantire un servizio che non riesce a fronteggiare e soddisfare le richieste del territorio.
“Il Distretto Cosenza-Savuto, a fronte della popolazione che lo compone – ha detto davanti all'organismo consiliare il dott.Antonio Perri – dovrebbe avere a disposizione 43 infermieri, 3 per ogni diecimila abitanti, e, invece dispone solo di 7 unità. Questo comporta – ha aggiunto il direttore del distretto- enormi difficoltà che non consentono di garantire un'assistenza adeguata, nonostante gli sforzi degli operatori siano notevoli. Siamo, purtroppo, costretti ad andare avanti selezionando i casi più gravi ed urgenti”. Il dottor Perri ha evidenziato come si stia andando avanti attivando dei singoli progetti, come quelli organizzati per i soggetti affetti da SLA o altre malattie degenerative, ma il modus procedendi attuale è dettato da una sorta di stratificazione del bisogno. Tra le proposte formulate in Commissione consiliare sanità dal direttore del Distretto sanitario Cosenza-Savuto c'è quella di destinare dei voucher alle famiglie con pazienti bisognevoli di assistenza domiciliare, favorendone la permanenza in casa piuttosto che in strutture sanitarie pubbliche o private, sull'esempio di quanto avviene nella regione Lombardia. “E' meglio la salute a casa di quanto non possa fare la casa della salute – ha sottolineato ancora il dott.Perri. L'Ospedale deve rimanere residuale e rispondere solo ai bisogni acuti, essendo necessario lavorare molto di più sul territorio e sempre meno sull'Ospedale. Noi – ha detto ancora Perri – scontiamo il lungo periodo di commissariamento ed anche il blocco delle assunzioni. E' dal 2009 che non si assume più”.
Nel corso dell'incontro sono intervenuti i consiglieri comunali Giovanni Cipparrone, Marco Ambrogio, Michelangelo Spataro, Bianca Rende e Alessandra De Rosa.
“Temi come quello dell'assistenza domiciliare integrata – ha sottolineato il consigliere Cipparrone- devono essere il pane quotidiano per una città civile”. Cipparrone ha invitato la politica a fare di più, chiamando a raccolta i parlamentari del territorio e la Regione Calabria. “Bisogna essere propositivi – ha aggiunto Cipparrone – perché non è possibile che la nostra sanità si riduca in questo stato e non sia capace di assicurare assistenza ai cosentini e ai calabresi”. Il Consigliere Ambrogio ha dal canto suo evidenziato i passi in avanti che si sono registrati, grazie all'impegno di Asl e Comune, sul fronte dei trasporti assicurati alle persone disabili.
Per il consigliere Michelangelo Spataro “il problema va risolto alla radice, non c'è Commissario che tenga, anche perché il commissario ha una visione ragionieristica delle cose. L'Asp di Cosenza – ha aggiunto Spataro- negli ultimi dieci anni si è molto occupata della sanità privata e non di quella pubblica. E a determinare la situazione attuale ha concorso anche la chiusura degli ospedali cosìddetti di frontiera senza che si sapesse che fine abbia fatto il loro personale”.
La consigliera Bianca Rende ha poi posto in evidenza la necessità di disegnare insieme all'ASP e al Distretto sanitario Cosenza-Savuto un percorso fattivo, individuando delle forme di collaborazione, proponendo anche l'istituzione di un albo delle cooperative e di quelle associazioni di volontariato che già operano nel settore dell'assistenza domiciliare. Ma per Bianca Rende “è fondamentale che nel bilancio di previsione 2017 vengano previsti dall'Amministrazione comunale degli appositi fondi per l'organizzazione del servizio di assistenza domiciliare che vada ad integrare le prestazioni erogate dall'Azienda sanitaria, oltre alla riorganizzazione del servizio politiche sociali del Comune. E' importante – ha aggiunto – che siano avviate politiche di intervento di integrazione socio-sanitaria che consentano di superare la fase estremamente difficile nella quale versano molte persone e, con queste, le loro famiglie” Al termine del suo intervento Bianca Rende ha annunciato per il prossimo 21 dicembre l'audizione in commissione sanità e servizi sociali dell'Assessore regionale al welfare Federica Roccisano. D'accordo sull'erogazione dei voucher alle famiglie si è dichiarata la consigliera Alessandra De Rosa.
In un supplemento di intervento il dottor Antonio Perri ha poi ribadito come a mancare siano “l'assistenza infermieristica e gli operatori socio-sanitari che costituiscono la spina dorsale dell'Assistenza Domiciliare Integrata. Nonostante le risorse insufficienti si riescono a garantire le situazioni più urgenti e più complesse, facendo i salti mortali. Ma questo non basta – ha aggiunto Perri. L'ASP in questo settore sta programmando una riorganizzazione del servizio, considerando le necessità sul territorio, ma sconta inevitabilmente le difficoltà delle limitazioni del piano di rientro.
L'apporto del Comune potrebbe essere orientato ad una ottimizzazione delle risorse tra l'Azienda sanitaria e le assistenti sociali con progetti specifici come quello siglato con apposito protocollo d'intesa sulle prestazioni di assistenza domiciliare socio-assistenziale integrate all'assistenza socio-sanitaria in favore delle persone anziane non autosufficienti. Occorre, insomma, fare sistema”.
 

Autore: Giuseppe Di Donna