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L'Assessore Pastore alla giornata conclusiva del seminario sui fondi europei promosso dalla Fondazione "Paolo di Tarso"

assessore pastore a seminario sui fondi comunitari
09 nov 2015

“E’ stata sicuramente una quattro giorni intensa, ma si è trattato di un punto di partenza. Si sono gettate le basi dal basso per dar vita ad un gruppo di progettazione che consenta soprattutto a tanti giovani di restare nel nostro territorio, forti degli strumenti conoscitivi che sono a loro disposizione per accedere a fonti di finanziamento europeo, così come previsto nella nuova programmazione comunitaria 2014-2020”.
Lo ha detto l’Assessore alla crescita economica urbana e alle strategie attive per il lavoro e formazione professionale Loredana Pastore intervenendo alla giornata conclusiva del seminario, svoltosi nella Sala Nova della Provincia di Cosenza e promosso dalla “Fondazione Paolo di Tarso” sul tema “Fondi Europei Diretti e Fondi Strutturali: opportunità di finanziamenti e strumenti nei nuovi programmi 2014-2020”.
Tra le finalità del seminario, quella di offrire gli strumenti per un approccio consapevole alla notevole mole di Fondi Europei fornendo ai partecipanti (circa un centinaio tra giovani, imprenditori, artigiani, ecc.) una panoramica completa sulle diverse opportunità proposte dai programmi europei per finanziare azioni in diversi settori.
L’iniziativa rientrava tra quelle programmate dalla Fondazione “Paolo di Tarso” nell’ambito del Protocollo d’intesa stipulato tra l’Amministrazione comunale e la stessa Fondazione per la realizzazione nel 2016 della Biennale della dieta mediterranea per i diritti umani al cibo sano e alla pace.
Durante il seminario, coordinato dalla docente veronese Claudia Lanteri, esperta nel settore della progettazione europea e nell’innovazione, sono stati illustrati alcuni programmi diretti e le linee guida dei fondi indiretti gestiti dalle Regioni.
“Occorre – ha detto la Lanteri -lavorare sui bisogni del territorio. Bisogna, però, prima avere un’idea forte e poi trovare i finanziamenti”.
Al termine dei lavori, che hanno visto avvicendarsi al tavolo dei relatori, oltre all’Assessore Pastore, anche i consiglieri comunali Andrea Falbo e Roberto Bartolomeo, tra i promotori del protocollo d’intesa e del seminario, il Responsabile dei rapporti istituzionali e Area Progetti della Fondazione “Paolo di Tarso” Fabio Gallo ha lanciato l’idea di dar vita ad un vero e proprio laboratorio, denominato “alleanza per l’Europa” che risponda ad una esigenza civica per lo sviluppo sostenibile del Mezzogiorno.
“Dobbiamo – ha detto Gallo - diventare attori e non figuranti ed affrancarci dal rapporto di subalternità del Sud rispetto ad altri contesti. Ecco perché è importante creare un’alleanza tra persone in una dimensione di sviluppo per non andare via dal nostro territorio”.
Gli ha fatto eco la Presidente della Fondazione “Paolo di Tarso” Luana Gallo.
“Noi abbiamo osato – ha detto la Gallo - Ora, però, abbiamo bisogno di qualcuno che ci possa guidare perché è importante cercare di dare una svolta positiva al nostro territorio. E’ inaccettabile che, con le potenzialità che offre la nostra regione, si continui ad andare fuori e ad emigrare”.
E la guida cui la Presidente della Fondazione alludeva si è materializzata nella Sala Nova, nella persona di Delly Fabiano, docente dell’Università della Calabria, tra i massimi esperti in Calabria di Fondi Europei, con all’attivo numerosi progetti di cui è tutt’ora coordinatrice e tra i quali spicca quello avviato con la Palestina ed Israele.
Delly Fabiano è stata per anni consulente tecnico del Ministro per le politiche comunitarie Giorgio La Malfa. E’ autrice di numerose pubblicazioni tematiche, come il “Planning for Europe”, una vera e propria guida per orientarsi nel vastissimo universo dei fondi comunitari.
“Progettare è cosa complicatissima – ha detto la Fabiano . E’ importante costruire una progettazione che tenga conto di una rete internazionale che va messa a sistema, concretizzando dei network tra i diversi paesi partecipanti.
I bandi vanno pensati ed organizzati. La progettazione europea va vista soprattutto in funzione dei fondi diretti e non solo in funzione dei fondi strutturali. Occorre – ha aggiunto Delly Fabiano - creare un modello di sviluppo serio che tenga conto dei competitor e delle peculiarità del territorio, esaltandone i punti di forza e capire dove si vuole andare”.
Nel 2014 la Calabria figurava al quart’ultimo posto nell’utilizzo dei fondi europei. C’è bisogno dunque di un’inversione di marcia e di fare una proposta seria. Bisogna cominciare a parlare la lingua della concretezza e avviare una rivoluzione che sia soprattutto di mentalità”.










 

Autore: Giuseppe Di Donna