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Commissione Cultura: la giovane poetessa Carmen Cospite premiata dal Sindaco Mario Occhiuto

il sindaco occhiuto e la poetessa carmen cospite
22 set 2015

Se, come sostiene il critico letterario e scrittore Walter Siti, la poesia è “una lingua speciale, un’atmosfera privilegiata” e i poeti “piante delicate”, a quest’ultima categoria appartiene senz’altro Carmen Cospite, poetessa cosentina ospitata dalla Commissione Cultura del Comune al Teatro “Morelli” e che proprio con lei ha ripreso il ciclo di incontri abituali con i talenti del nostro territorio, dopo la pausa estiva.
Per l’impegno profuso, sin da giovanissima, nell’esercizio e nella divulgazione di un genere letterario che ancora oggi viene quasi “sfuggito dalla grande editoria che considera la poesia poco redditizia”, come avverte sempre Walter Siti, autore, di recente, di un libro, “La voce verticale”, che raccoglie 52 liriche commentate nel 2014 sul quotidiano “La Repubblica”, Carmen Cospite ha ricevuto dalla Commissione cultura un riconoscimento che le è stato consegnato, nel corso della cerimonia del teatro “Morelli”, direttamente dal Sindaco Mario Occhiuto che non ha voluto far mancare la sua presenza.
“Al di là del loro valore intrinseco che ha carattere simbolico – ha detto il Sindaco Occhiuto - con questi riconoscimenti l’Amministrazione comunale intende dare spazio e visibilità ai giovani artisti e talenti del nostro territorio, in particolare a quelli che con la loro arte contribuiscono a dare lustro alla città di Cosenza. La nostra mission è quella di esperire ogni tentativo per far sì che i nostri giovani possano restare al Sud ed avere occasioni per una piena valorizzazione del loro talento”.
Il sogno di Carmen è scrivere un libro tutto suo. Un proposito che sta coltivando da tempo e che entro la fine dell’anno dovrebbe vedere la luce. E’ cosciente che un poeta non può vivere di sola poesia. Ecco perché, come in due itinerari paralleli, da un lato alimenta il suo sogno e, dall’altro, continua a studiare e ad affrettarsi a concludere il suo percorso di studi in Storia e Conservazione del Patrimonio Artistico, Archeologico e musicale, all’Università della Calabria.
“Spero di far andare le due attività di pari passo” - dice. Ma c’è un punto fermo: guai a pensare minimamente di abbandonare la poesia. Ormai ne è troppo presa. Una passione nata da bambina con la partecipazione alle prime gare di poesia alle scuole elementari e poi consolidatasi strada facendo.
Alla base di tutto, un animo sensibile, di cui ci si accorge non appena la si sente parlare, con voce bassa, calma, ma capace di grandi profondità di pensiero.
Nell’incontro in Commissione Cultura la relazione centrale, dopo l’introduzione del Presidente Claudio Nigro, è stata svolta dalla Vice Presidente della Commissione Cultura Maria Lucente che ha ricostruito il percorso della giovane poetessa.
28 anni, cosentina, studentessa dell’Università della Calabria, Carmen Cospite si divide tra molte passioni, ma al primo posto c’è la poesia, seguita da cinema, musica e una predilezione per l’arte fiamminga e olandese.
La tensione emotiva che trasuda dai suoi scritti è indirizzata ad esprimere la coscienza delle cose, attraverso la rielaborazione, a suo modo, di visioni, suggestioni e ricordi del suo vissuto, per arrivare ad una realtà universale che tutti possono eventualmente condividere.
Animata da una insopprimibile esigenza di comunicare, Carmen Cospite, ha collaborato con diverse testate giornalistiche, sempre in ambito culturale, fino a dedicarsi in maniera ancora più piena alla poesia. Molteplici quelle scritte in diverse occasioni e pubblicate in varie antologie, come quelle contenute nell’antologia di poeti contemporanei edita dalla romana “Pagine”. Identica buona sorte tocca a “Effigie”, poesia selezionata per la rivista “Liber@arte”, sempre di Roma. Dal 2010 arrivano le prime soddisfazioni in altrettanti concorsi letterari. Tra le maggiori, il fatto di essere stata selezionata, nel 2004, al premio di poesia “Alda nel cuore”, promosso dall’Accademia dei Bronzi di Catanzaro e dedicato ad Alda Merini, tra i suoi modelli di riferimento.
Ma non è solo dalla poesia della Merini che Carmen Cospite è rimasta affascinata. In cima alle sue preferenze anche Pablo Neruda – e non poteva essere diversamente.
Meno scontato, forse, è che si senta particolarmente vicina alla sensibilità del cantautore lucano Mango, scomparso a Policoro il 7 dicembre del 2014 durante un concerto. “Forse non tutti sanno – sottolinea Carmen Cospite – che Mango ha pubblicato due bellissimi libri di poesie. Quando ho perso lui, ho perduto una grande fonte di ispirazione”.
Ma c’è ancora un sogno che sta accarezzando, con sempre maggiore insistenza e convinzione: trasfondere le sue poesie su tele pittoriche per cercare una nuova strada espressiva e una nuova tecnica artistica.
E poi dicono che la poesia è rimasta solo “un bene-rifugio per gli anziani colti”!






 

Autore: Giuseppe Di Donna