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Dal 16 settembre al Chiostro di San Domenico la mostra fotografica "Album di Famiglia", proposta dall'Associazione "Amici dell'Aria Rossa" in collaborazione con l'Associazione "L'Impronta - Culture fotografiche"

famiglia Mancini
11 set 2015

Sarà ospitata nel Chiostro di San Domenico, dal 16 al 25 settembre, la mostra fotografica “Album di Famiglia”, proposta dall’Associazione “Amici dell’Aria Rossa”, in collaborazione con l’Associazione “L’Impronta – Culture fotografiche”, che si sviluppa attorno ad un piccolo nucleo di scatti inediti realizzati dall’avvocato Ugo Leonetti negli anni ’40, nella dimora storica di Aria Rossa, a Malito, residenza della famiglia Mancini. L’iniziativa è patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Cosenza, in collaborazione con il Comune di Malito e la Fondazione Carical.
L’inaugurazione è prevista per mercoledì 16 settembre, alle ore 17,00.
“Album di famiglia” è una mostra fotografica che attinge ad una selezione di fotografie originali degli anni compresi tra il 1920 ed il 1970, scattate nella dimora storica dell’Aria Rossa dove era solita soggiornare, specie d’estate, la famiglia Mancini.
Accanto al primo e significativo nucleo di scatti dell’avvocato Leonetti, la mostra include anche fotografie di periodi più recenti.
Le une e le altre restituiscono le atmosfere paesaggistiche dei luoghi e illustrano aspetti della vita familiare, privata e pubblica del secolo scorso.
“Album di famiglia” ha avuto il suo prologo, il 25 luglio scorso, nella dimora storica dell’Aria Rossa, dove la mostra è stata inaugurata e presentata nel corso di un incontro cui hanno preso parte Giosi Mancini, Presidente dell’Associazione “Amici dell’Aria Rossa” e figlia del leader socialista Giacomo Mancini, più volte parlamentare e ministro ed ex sindaco di Cosenza, Massimo Celani, tra i curatori della stessa mostra e la fotografa Laura Serani, tra i nomi più significativi della fotografia italiana ed internazionale che nella dimora storica di Malito ha tenuto un seminario, dedicato ai giovani fotografi, sull’evoluzione della forma album fino ai social network.
Nelle intenzioni di Giosi Mancini, che con l’iniziativa che sarà ospitata a Cosenza nel Chiostro di San Domenico riprova a sistemare l’album di famiglia, c’è anche quella di dare avvio ad un archivio permanente di foto private, documenti preziosi degli stili di vita, delle tradizioni, della storia di mentalità custodite, al fine di sottrarre alla dispersione frammenti significativi di storia locale ed affermare l’identità storica di una comunità. Ecco perché, accanto al patrocinio del Comune e della Provincia di Cosenza, il progetto prevede anche il coinvolgimento del Comune di Malito e delle associazioni fotografiche presenti sul territorio cittadino e provinciale.
A Giosi Mancini piace ricordare che tutta l’idea della mostra è scaturita da una foto del 1925 che ritrae la nonna, Giuseppina De Matera, appartenente a una delle più antiche famiglie di Cosenza, accanto ai figli Giacomo, Teresa, Franca e Ginevra, mentre il marito, Pietro Mancini, professore di filosofia e avvocato e primo deputato socialista della Calabria, era al confino di polizia in Sardegna. Si tratta di una foto del 1925, trovata da Mario Corigliano, altro eccellente fotografo. “Grazie poi a Francesco Corigliano – aggiunge Giosi Mancini – è stato possibile ricostruire l’identità delle persone ritratte”.
Nell’Album di famiglia dei Mancini, inteso anche come costruzione di una memoria condivisa, capace di rinsaldare e mantenere riferimenti di affetti e di valori in periodi di emigrazione e di esilio, confluiscono scatti di diversi fotografi.
E così, l’interesse dei visitatori della mostra potrà essere catturato, tra le tante, anche da una foto dell’autunno del 1929, proprio all’Aria Rossa, con un giovanissimo Giacomo Mancini, accanto al padre Pietro e alla madre Giuseppina De Matera, o da un autoscatto del fotografo Giuseppe Raffaele Rose che, in una sorta di selfie ante litteram, si immortala insieme al celebre attore Nino Manfredi (abituale frequentatore dell’Aria Rossa e di casa Mancini), attorniato da un gruppo di fans, in occasione di una campagna elettorale del 1968.


 

Autore: Giuseppe Di Donna