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Il Consiglio comunale approva un documento su piazza Bilotti: diffusione del cronoprogramma e agevolazioni fiscali ai commercianti per l'intera durata dei lavori. Il dibattito

consiglio comunale dicembre
01 apr 2015

l Consiglio comunale di Cosenza, presieduto da Michelangelo Spataro, ha discusso oggi l’ordine del Giorno relativo allo stato dell’arte dei lavori di riqualificazione di piazza Bilotti, uno dei progetti più ambiziosi dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Occhiuto.
L’avvio dei lavori ha registrato una dura reazione del consigliere Enzo Paolini all’eccessivo ritardo, rispetto all’orario di convocazione, col quale è iniziata la seduta consiliare. “I consiglieri possono avere motivi politici insindacabili per non presentarsi in Consiglio o arrivare in ritardo – ha censurato il consigliere del PSE - ma ciò che è inaccettabile è lo sgarbo di presidente, sindaco e giunta che hanno il dovere di essere puntuali per non mancare di rispetto ai cittadini di Cosenza. Un atto di disprezzo istituzionale che non merita né la mia presenza né il mio contributo alla discussione”.
Osservato un minuto di raccoglimento per la prematura scomparsa del sindacalista Giovanni Donato, il Consiglio comunale ha dunque discusso l’ordine del giorno su piazza Bilotti, giungendo dapprima alla presentazione di un documento della minoranza, rielaborato e diventato unitario dopo una pausa dei lavori per riunire la conferenza dei capigruppo.
Ecco il documento approvato dai consiglieri presenti (Ambrogio, Cesario, Lucente, Spataro, Savastano, Salerno, Nigro, Caruso, Quintieri, Commodaro, Spadafora F. Nucci, Perri G.) :
“Il Consiglio comunale, alla luce dei disagi sopportati dai cittadini e commercianti, in conseguenza della realizzazione dei lavori su piazza Bilotti, chiedono all’Amministrazione comunale di rendere noto il cronoprogramma dell’opera in questione; di provvedere all’applicazione delle agevolazioni per le attività commerciali adiacenti al cantiere per l’intera durata dei lavori; in caso di eventuali inadempienze da parte della ditta esecutrice dei lavori, di procedere nei confronti della società appaltatrice, secondo quanto previsto dalle norme contrattuali”.
Il Consiglio, ritirato il punto sul dissesto idrogeologico nelle zone a sud della città (il primo firmatario Marco Ambrogio lo motiva con il verificato arrivo del finanziamento regionale), viene rinviato a nuova convocazione.

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L'Ordine del Giorno su piazza Bilotti è stato introdotto da Sergio Nucci. Il consigliere del Polo Civico Buongiorno Cosenza ha, in premessa, evidenziato il suo costante interesse negli anni per piazza Bilotti, “tanto da chiedere – ha detto – l’istituzione di una commissione di inchiesta che facesse luce sul primo bando e, mi risulta, che la stessa abbia prodotto relazione al Sindaco il 23 febbraio scorso.
La riqualificazione di piazza Fera nasce da una idea di Giacomo Mancini ma quella di Mancini era un’altra Cosenza, era una città con un ruolo direzionale ben più importante di quello attuale. Forse per questo qualcuno pensa che la realizzazione di questa opera potrebbe diventare l’ennesima cattedrale nel deserto. Ma l’opera è stata appaltata. Pertanto oggi l’interesse principale di noi consiglieri nasce dalla esigenza di capire quando questi lavori vedranno la fine, mettendo fine alle sofferenze di cittadini e commercianti che ricadono in quell’area.
Quest’opera, sin dall’inizio, viene adombrata da una serie di fatti sui quali bisognerebbe richiedere un chiarimento, e l’intervento di oggi significa lasciare traccia di alcuni dubbi che legittimamente un consigliere può avere e che una Amministrazione deve legittimamente chiarire. Cominciamo dal RUP, l’arch Cucunato, che è anche progettista del progetto preliminare di un’opera da 18 milioni di euro. Questo punto solleva delle perplessità. Se il RUP potesse essere progettista, l’attività di supporto non sarebbe contemplata, tuttavia con una determina del 2011 è stato conferito incarico a supporto del RUP, per la predisposizione di una progettazione preliminare, ad un architetto per importo inferiore a 40mila euro. Questo tipo di incarico non trova riscontro in alcuna previsione normativa.
Un altro dubbio riguarda le opere aggiuntive a carico della ditta.. Sembra quasi che queste opere vengano concesse come un ristoro per altri lavori effettuati e che concorrono alle soglie liquidate con gli stati di avanzamento. Ma sulle migliorie non si capisce bene se vengano pagate dal Comune e non dalla ditta.
Un’altra questione balzata agli occhi è il conferimento dell’incarico di commissario di alta vigilanza con una procedura quanto meno anomala, considerato che tale commissione non è nominata una tantum ma di anno in anno, tant’è che attualmente i lavori non sono supervisionati da alcuna commissione perché è scaduta il 31 dicembre scorso. Abbiamo dunque una commissione che è stata pagata più volte eludendo l’evidenza pubblica.
Non parleremo sicuramente delle problematiche del genio civile ma parleremo del depotenziamento del cemento che ha interessato il genio civile il quale ha dato delle prescrizioni rigorose. In ultimo c’è la famosa lettera con la quale la ditta fa presenta al Comune che, a causa di ritardi e di una serie di problemi, ha bisogno di otto mesi di proroga, che significa arrivare a febbraio 2016. A questo punto la paura fa 90, potremmo incorrere nella perdita del finanziamento. Non c’è alcuna volontà di frenare i lavori ma c’è la paura che l’opera non si concluda per tempo. Vorrei allora che da questa aula arrivassero parole certe”.
Per Giovanni Perri (PSE) “il problema di piazza Bilotti dovrebbe essere tema di grande comunione e non di divisione, ma devo accomunarmi a quello che dice Nucci, è sembrato tante volte che il nostro atteggiamento critico fosse di tipo ostativo. È il contrario. Piazza Bilotti è la scommessa più grande della vostra Amministrazione, per cui il contributo costruttivo dovrebbe farvi piacere. Più che un intervento di ulteriore evidenza su tutte le problematiche, su quel ritardo enorme che sembra manifestarsi nel cantiere, vi chiedo di rassicurarci e di dirci, nel caso i lavori non dovessero terminare, come si intende affrontare la perdita di finanziamento che la comunità europea ha chiaramente indicato”.
Francesco Perri (Popolo delle Libertà) - “Il consigliere Nucci ha rappresentato la discussione su un’opera importantissima il cui impatto è stato forse sottovalutato dall’Amministrazione comunale. Sono stato sempre contrario a quest'opera perché ero allarmato per come veniva assalita una parte importante della città, il cuore della città. La piazza si appresta ad avere un’altra destinazione, ma sappiamo come la città soffra prima di arrivare ad usufruire dei benefici delle nuove opere che si stanno realizzando. Soprattutto nella zona di piazza Bilotti abbiamo registrato la chiusura di circa 40 attività. Un piano di intervento meglio congegnato nella tempistica avrebbe causato mene sofferenze”. Secondo Perri “si vogliono realizzare troppo isole pedonali per una città come Cosenza che vive di terziario e di commercio”. Il consigliere del Popolo delle Libertà avanza poi “dubbi sui tempi di consegna delle opere, dal Castello al planetario, dalla piscina del parco fluviale al rifacimento della rete idrica, dalle frane ai lavori della sala del Consiglio comunale. Ho voluto fare questa rappresentazione per dire che le preoccupazioni sulla conclusione dei lavori di piazza Bilotti sono legittime. Allora bisogna dare tempi certi. Devo prendere atto che dopo i primi due anni di questa Amministrazione, importanti e positivi per l’avvio di opere, ora l’andamento si è rallentato e dopo quattro anni raccogliamo i malumori di tanti cittadini. Abbiamo ancora il tempo di cambiare marcia, e spero che i nostri dubbi possano trovare risposte convincenti”.
Marco Ambrogio (PD) - “Non è intenzione di questa parte politica strumentalizzare la questione. Più volte anzi ho detto che questo progetto cambierà il volto della città, e quando abbiamo incontrato i commercianti, che pure stanno vivendo un forte disagio, abbiamo detto loro di stringere i denti perché l’opera avrebbe poi avuto una ricaduta positiva. Siamo però preoccupati e lo esprimiamo in un documento in cui chiediamo un crono programma preciso di come andranno avanti i lavori. Ci preoccupa tanto più la data entro la quale consegnare l’opera pena il definanziamento della stessa. Qualora dovessimo incorrere nel definanziamento dell’opera, chiedo che questo sia imputato alla ditta come risarcimento”.
Lino Di Nardo (Popolo delle Libertà) - “Vedo con grande favore questa iniziativa. Andare a recriminare su piazza Bilotti è come voler fare la caccia alle streghe. Il progetto è una riqualificazione del centro cittadino e i disagi sono inevitabili. Strumentalizzare sui ritardi non è una cosa positiva. Mi sono personalmente informato sul cantiere e ho avuto risposte rassicuranti. Far passare messaggi deleteri per ogni cosa che si realizza, non credo sia cosa di cui farsi vanto. Per dirla con Renzi, mi pare che ci siano troppi gufi”.
Michelangelo Spataro (Forza Italia) - “Mi è parso strano, dopo circa 4 anni di consiliatura, assistere ad una polemica sul ritardo nell'inizio dei lavori. Non è la prima volta che si è iniziato con ritardo rispetto all'ora di tolleranza già concessa e se avessimo cominciato anche 15 minuti prima avremmo dovuto rimandare il punto per l'assenza del primo firmatario. Penso che l’estrema democrazia porti a queste critiche. Sull’ordine del giorno, registro negli interventi della minoranza non la spinta a chiedere al Sindaco di sollecitare, se mai ce ne fosse bisogno, il ritmo dei lavori. E penso che si siano dati strani numeri, perché non credo che si siano chiuse 50 attività, e comunque lego la chiusura più alla crisi economica. Il nostro ruolo di consiglieri deve essere quello di incitare l’Amministrazione a fare tutto quanto si è preposta di fare. La città sta cambiando, ci vuole un po’ di pazienza, credo che cittadini abbiano ben compreso che questa Amministrazione vuole realizzare le cose e farle bene”.

La replica del Sindaco Mario Occhiuto

“Trovo strana questa polemica sulle risorse, che sono strutturali, della programmazione 2007/2013 diventata poi + 2. I primi anni sono dunque passati invano. Al nostro arrivo infatti abbiamo trovato una città di opere annunciate e mai realizzate. Cosenza è una città in cui per 6/7 anni sono andate sprecate le risorse strutturali. Basti pensare alla metropolitana leggera di cui si parla dagli anni Novanta e per tre volte si è perso il finanziamento. Oggi stranamente si parla di ritardi, tra l'altro in una regione in cui del piano 2007/2013 c’è ancora un miliardo e 900 milioni non speso. Questa Amministrazione, invece, dal 2011, ha attivato opere per più di 100 milioni di euro.
Su Piazza Bilotti voglio dire che non è una idea di Giacomo Mancini, se ne parla dagli anni Sessanta. Al nostro arrivo abbiamo accelerato le procedure, un’opera così importante è stata da noi, pensata, è stata chiesta alla Regione la rimodulazione e non è stata una procedura rapida, ma nel frattempo siamo andati avanti col progetto del nostro ufficio tecnico, senza spendere un euro. Abbiamo progettato l'opera, abbiamo ottenuto le autorizzazioni, fatta la gara (la prima volta annullata per vizi procedurali), l’abbiamo ribandita e aggiudicata, abbiamo avviato il cantiere e le opere sono concretamente in corso. Contiamo di ultimarle entro il 2015 utilizzando quelle risorse che non sono state spese per sette anni.
Per rispondere ad Ambrogio, il Sindaco e il Consiglio non possono impegnarsi su un cronoprogramma, che tra l'altro esiste già, allegato ad un contratto che la ditta è chiamata a rispettare. Possono verificarsi, come accade su tutti i cantieri, delle situazioni non previste, che ne ritardano l’andamento. Per piazza Bilotti sono intervenute anche delle denunce esterne che hanno causato momenti di fermo. Ci sono forze che hanno osteggiato quest'opera, ma noi stiamo andando avanti, superando tutte le difficoltà e chiedendo anche all’impresa di fare i doppi turni.

Piazza Bilotti non è un parcheggio (tra l'altro di 307 posti e non di 250 come ho sentito) ma c’è soprattutto un museo che fa parte di un progetto più ampio di 'città opera d’arte' che si sviluppa su un asse attrezzato che parte da piazza Bilotti con un museo di mille metri e prosegue poi sul percorso del MAB per svuilupparsi verso la città antica, attraverso il complesso di San Domenico, attrezzato con spazi culturali ed espositivi, e lungo i fiumi col Museo di Alarico finanziato dalla Regione, e con la riqualificazione degli argini, anche questa già finanziata, e poi ancora lungo la via degli Artisti con 27 box art. E' un percorso che vuole essere di forte attrazione culturale. Stiamo andando avanti in modo spedito e sono convinto che piazza Bilotti sarà completata nei tempi. Il nostro compito è vigilare, essere molto presenti, ma per il resto c’è un contratto che l'impresa deve rispettare. Sono convinto che si finirà entro il 2015, ed eventuali opere accessorie, a carico della ditta, potranno essere fatte anche oltre perché non necessitano di rendicontazione”.

Autore: Annarita Callari