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Consiglio comunale: la maggioranza difende la scelta della Circolare veloce Cosenza-Università della Calabria

consiglio comunale marzo
23 mar 2015

E' inevitabilmente scivolata sulla Circolare veloce Cosenza/UniCal la discussione che invece, in maniera più complessiva - e per come previsto dall'Ordine del Giorno del Consiglio comunale riunitosi in data odierna e presieduto da Luca Morrone – avrebbe dovuto riguardare esclusivamente la “situazione economico-finanziaria dell'AMACO”. Ma la strettissima attualità della questione relativa al collegamento, con mezzi Amaco, tra Cosenza e Rende-Università della Calabria, che sta incontrando non pochi problemi – tanto che il Sindaco Mario Occhiuto, a lavori del Consiglio in corso ha dovuto allontanarsi proprio per un incontro chiesto dalla componente studentesca dell'UniCal – ha inevitabilmente condizionato il dibattito e l'esito dello stesso. Compatta la maggioranza nel difendere la scelta dell'Amministrazione comunale di difendere il servizio dell'Amaco per e dal polo universitario di Arcavacata, non è contraria nel principio nemmeno la minoranza salvo precisare che tutto va fatto però nel rispetto delle regole.
All'esito della discussione (della quale riferiremo in un successivo e dettagliato comunicato) forze di maggioranza e di minoranza non sono riuscite a ritrovarsi su un documento unico. Di seguito diamo pertanto conto di entrambi i documenti:
la maggioranza “esprime apprezzamento per la politica svolta dal Comune di Cosenza, preordinata a garantire ai cittadini un servizio di trasporto pubblico più efficiente ed organizzato. In quest'ottica, particolarmente significativa è l'istituzione della circolare veloce che assicura un servizio urbano tra la città ed il polo universitario. In tale contesto l'Amaco, assicurando questi nuovi servizi, ha nuove prospettive di intercettare una domanda di mercato molto consistente, che assicurerà notevoli introiti, utili nel futuro a consentire la realizzazione di un sostanziale pareggio di bilancio ed una migliore situazione di liquidità finanziaria. Il Consiglio pertanto invita il Sindaco a proseguire nell'azione politico-amministrativa già intrapresa”.
La minoranza:
“Sentita la relazione del Sindaco; considerato che l'Amaco è società interamente partecipata dal Comune di Cosenza e che, da anni, ha una gestione finanziaria sana tanto che il Comune, da oltre un decennio, non interviene per ripianare debiti; viste le recenti problematiche inerenti la cosiddetta circolare veloce che comunque faranno carico, allo stato, di considerevoli oneri finanziari per il conseguente aggravio di costi di esercizio; ritenuto che, anche sul tema della mobilità anche extraurbana, occorre, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti nazionali e regionali, puntare su una migliore organizzazione dei servizi per rispondere alle esigenze del trasporto pubblico nell'area urbana cosentina che comprende l'insediamento universitario; dopo ampia discussione DELIBERA di dare mandato al Sindaco ed alla Giunta di indirizzare e vigilare sull'andamento dei costi di servizio Amaco, urbani ed extraurbani, e ciò al fine di mantenere e salvaguardare gli equilibri di bilancio; di dare mandato al Sindaco ed alla Giunta di puntare alla migliore azione amministrativa affinché, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti, si possano fornire sempre migliori servizi di trasporto pubblico locale ai cittadini dell'area urbana ed agli studenti dell'UniCal; di impegnare il Sindaco a riferire al Consiglio, non oltre 30 giorni, per un necessario aggiornamento”.
L'aula ha approvato il documento della maggioranza con 9 voti favorevoli, 6 contrari e l'astensione di Francesco Perri.
Il Consiglio comunale è stato dunque rinviato a nuova convocazione su richiesta del consigliere Sergio Nucci il quale ha però chiesto che si torni in aula prima di Pasqua per discutere di piazza Bilotti.

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I lavori del Consiglio comunale sono stati aperti dalla relazione di Marco Ambrogio (PD) primo firmatario dell'Ordine del Giorno sull'Amaco.
“Non può sfuggire l'ultima vicenda – ha esordito – cioè l'intimazione da parte della Regione a sospendere il servizio Cosenza/UniCal. Va dato atto al Sindaco che è stato un atto di coraggio rompere un muro, quello della privatizzazione del servizio, ma se ci sono delle regole queste vanno rispettate. Io non credo che questo servizio vada abbandonato ma va fatto nel rispetto delle regole guardando ad una conurbazione con servizi integrati. Non si può parlare di area urbana e di città unica se non si prevede un sistema di unione dei servizi prima ancora che politico-amministrativa. Fatta questa premessa, questo Ordine del Giorno era stato richiesto per discutere la situazione economico finanziaria dell’Amaco da noi denunziata già con delle interrogazioni. Ciò che sta avvenendo all’Amaco è scandaloso. Apprendiamo dalla stampa che all’Amaco si registra un buco di un milione e duecentomila euro. Addirittura all’Amaco non si fanno gare, si acquistano persino pullman all’estero senza fare gare, nonostante l’investimento di 600mila euro. Mi aspetto dal Sindaco e dall'Assessore che ci dicano come dobbiamo andare avanti.

Intervento del Sindaco Mario Occhiuto
“Ci tengo a tranquillizzare il consigliere Ambrogio che il sistema di trasporto pubblico Cosenza-Rende-UniCal, lungo una direttrice fortemente abitata e verso un un polo universitario, ha bisogno di un sistema di trasporto pubblico urbano. Vettori che passano frequentemente, un servizio continuo.
È impensabile che nel 2015 non ci sia ancora questo tipo di servizio, tant’è che l'avvocatura comunale, quella della Provincia hanno scritto che siamo nel pieno della legittimità. I comuni hanno titolarità sul trasporto pubblico urbano, e se d’intesa con un altro Comune, non possono farlo in maniera integrata, allora viene meno i lprincipio della sussidiarietà.
Siamo pienamente legittimati, e non abbiamo nemmeno chiesto alla Regione il corrispettivo economico a chilometro. I benefici poi sono anche di carattere ambientale, c’è uno studio di Promocosenza che ha stimato il costo in termini sociali della mancanza di trasporto pubblico urbano. C’è il diritto a vivere una città meno inquinata; quando un ente pubblico deve soddisfare un’utenza non può guardare a risparmiare e quindi non dare il servizio.
Non si può poi dire che si delegittima un’azienda privata, abbiamo scoperto di concessioni prorogate per 40 anni, l’ultima proroga scadeva il 2014, ma non aver fatto le gare ha comportato una proroga persino del termine ultimo previsto dalla legge. Le linee sono pubbliche, non appartengono a quei signori che per quarant’anni e per miliardi di euro le hanno avute in regime di proroga.
Sono gli studenti e i cittadini a volere quei pullman con continuità, a tutte le ore del giorno, e invece ci attardiamo ancora a dire che non possiamo fare quel servizio perché c’è un privato che fa quel servizio, che è pubblico, da 40 anni e senza gara.
I Comuni sono titolati da tutte le leggi a svolgere il servizio di trasporto pubblico urbano. E all'attività di delegittimazione che è in atto concorrono diverse forze politiche, anche trasversali. Tutti i Sindaci della Presila hanno avuto il servizio Amaco, così come lo vuole il Comune di Rende e l’università. Se lo richiedono, evidentemente funziona.
Sull'AMACO posso dire che è tra le più sane delle aziende di trasporto pubblico della Calabria, il 2013 ha chiuso con una perdita di 43mila euro rispetto ai 70mila dell’anno precedente.

Il dibattito
Per Francesco Perri (PdL) “la situazione dell'Amaco interessa da vicino tutta la città in virtù dell'ultima legge finanziaria che affida tutta la gestione ai Comuni. Amaco non è una storia che nasce ieri, ma è antica. Per due volte sono stati ripianati i bilanci, per esempio il piano di riparto dei debito quando è stata trasformata in SpA; e poi il mutuo ventennale del 2004. Parliamo di un patrimonio non indifferente che la città ha acquisito ai suoi beni. Adesso le ristrettezze finanziarie imporrebbero un maggiore controllo sulla spesa dell’Amaco. Invece si attivano assunzioni attraverso concorsi vecchi, si utilizzano graduatorie scadute per assumere nuove unità lavorative.
L'Amaco è una struttura di servizio pubblico, ha ricordato il Sindaco, che svolge già un servizio su Castrolibero e sulla Presila. Io ora non sono contro il servizio all’UniCal ma agli studenti va insegnato il rispetto delle regole.
Dell'Amaco non possiamo più approvare solo i conti spese, dobbiamo pretendere che in Consiglio arrivino i bilanci preventivi, così come la dirigenza dopo tanti anni deve cambiare. Penso che l’Amministrazione comunale non guardi fino in fondo alla gestione degli enti sub comunali”.
Salvatore Perugini (PD) “Il sistema di trasporto pubblico locale nella nostra città e nella nostra area urbana non può essere visto come un fatto meramente amministrativo ma presuppone anche una corretta politica di indirizzo e di programmazione, tant’è che la Regione per Cosenza e Rende ha previsto l’approvazione congiunta del piano urbano della mobilità.
E qui devo dire che arriviamo tardi a questo appuntamento e solo perché il Consiglio comunale ha sollecitato questa discussione. Sarebbe stato più opportuno che l’Amministrazione avesse aperto una discussione per avere un indirizzo programmatico. Se ci fosse stata una discussione preventiva, il risultato avremmo potuto raggiungerlo senza tante polemiche e senza il ricorso a strumenti giudiziari. Ben venga comunque la discussione purché si arrivi a un punto.
Sull’Amaco ha ragione il Sindaco quando dice che è un gioiello di questa Amministrazione. Perri ricordava due interventi a favore dell'Amaco, del quale solo il primo però appianava debiti. Il secondo era una contrazione di mutuo finalizzata all’ammodernamento del parco mezzi. Non ricordo altri interventi del Comune per rifinanziare l'Amaco. E se è riuscita a realizzare politiche di servizi senza necessità di ripianare debiti, va dato atto al CdA, al personale, al direttore generale. É quindi una realtà da preservare.
Questa parte politica non ha mai rappresentato interessi di lobby, ricordo ancora discussioni accese con i partner privati perché si creassero le condizioni per una migliore mobilità urbana ed extraurbana. Resistenze ce ne sono state e anche tante. Quindi la posizione che assumiamo punta all’interesse pubblico, dei cittadini, e dei migliori collegamenti all’interno di questo perimetro, di questo confine extracomunale. E qui è il punto vero della questione.
Noi siamo perché si realizzi questo sistema di mobilità ma non siamo favorevoli a tutto ciò che rappresenta una forzatura. Il primo tentativo venne fatto nel 2007, nel tentativo di creare un'azienda provinciale unica per l'area urbana. Arriverà il momento in cui, per queste linee, bisognerà fare delle gare europee. E gli attuali privati sono delle pulci rispetto a ciò che si può muovere per queste gare. Resta dunque ancora valida l’idea di mettere insieme almeno le tre realtà titolari delle concessioni affinché, nel rispetto delle leggi, si possa affrontare il presente. Vedrei anche come riprendere in maniera decisiva il tema della metropolitana leggera che da sola non serve ma integrerebbe il servizio su gomma.
E c’è poi il tema dell’Amaco che, se da una parte è un gioiello da salvaguardare, non può essere esposto al rischio di difficoltà. Se dovessimo continuare questo servizio senza attingere ai fondi del sistema pubblico locale, i costi aumenterebbero a dismisura. Se l’Amaco non potesse sostenerli, l’Amministrazione dovrebbe tenere in conto nel bilancio di previsione delle perdite che l’Amaco potrebbe registrare.
I princìpi sono dunque rispetto delle regole e compatibilità finanziaria per realizzare il servizio migliore per i cittadini.
Per Maurizio Quintieri (Scopelliti Presidente), presidente della Commissione trasporti, “la politica deve dare risposte e non complicare le domande. La domanda fondamentale che attiene il dibattito odierno, aldilà dello stato di salute finanziario dell’Amaco che mi pare più che buono, riguarda la circolare veloce Cosenza-Università che necessita di una risposta. E la domanda è se sia giusto che i pullman dell’Amaco vadano da Cosenza a Rende e viceversa. Su questo aspetto c’è una responsabilità ventennale della politica, evidentemente il sistema del trasporto pubblico urbano fa acqua. Nonostante questo, e leggendo le norme, sono convinto che il collegamento sia possibile come trasporto urbano”.
Sergio Nucci (Polo Civico Buongiorno Cosenza), “l'argomento è più ampio di quello che si sta portando all’attenzione, cioè la situazione economico-finanziaria dell’Amaco che, probabilmente, non è quella che abbiamo ascoltato nelle parole del Sindaco. Forse anche lui, come noi consiglieri, non è a conoscenza di alcune cifre di quella realtà. Fortunatamente esistono alcuni giornali che danno notizia di alcune attività sindacali nei confronti della municipalizzata. Mi riferisco ad articoli che davano conto di esposti ad autorità giudiziarie per una serie di problemi, che dovrebbero essere anche di competenza del Consiglio comunale, atteso che le perdite dell’Amaco le troviamo poi scritte nei bilanci del Comune di Cosenza. Quindi sollecito il Presidente della Commissione trasporti ad attenzionare ancora di più la nostra azienda municipalizzata per capire se quello denunciato dai sindacati corrisponda al vero, se per esempio i compensi del CdA sono più alti del dovuto, se per esempio è vero che il Presidente si assegna autonomamente delle premialità. Un altro argomento portato all’attenzione dell’opinione pubblica è relativo all’acquisto di mezzi in Germania per un importo di circa 380mila euro, senza gara. Bisognerebbe chiedere chiarezza all’Amaco per trasferirla poi al Consiglio comunale.
C’è poi un altro aspetto, il più dibattuto stasera, quello delle corse extra urbane. Dobbiamo dire ai cittadini, per formarsi un giudizio scevro da tifoserie, che i servizi che eroga l’Amaco li pagano i cittadini di Cosenza, e quindi se dovessero registrarsi delle perdite, inciderebbero sulla tassazione che facciamo pagare ai nostri cittadini. Tutti i servizi erogati sono bellissimi e utilissimi, ma il contributo arriva da una generosa elargizione da parte dell’ente. A cosa rinuncia la città per poter dare questo tipo di servizi a una comunità così ampia come quella dell’area urbana? Non possiamo essere gli unici a pagare il conto, ma va chiesto al Comune di Rende e all'Unical di farsi parte attrice. Si può dire che le regole non sono giuste ma finché esistono vanno rispettate”.
Marco Ambrogio (PD), evidenziando come l'attenzione sia stata spostata dall'Ordine del Giorno che atteneva la situazione economico finanziaria dell'Amaco, afferma che “dopo l'intervento del Sindaco sono ancora più preoccupato perché non può parlare di lobby di potere quando siamo i primi a non rendere conto di scelte scellerate all'interno della municipalizzata. Attendiamo risposte a dati di fatto. Il servizio che noi eroghiamo ad altri cCmuni, come quello di Mangone, costa 240mila euro a fronte dei 68 mila che Mangone versa. È importante erogare certi servizi ma bisogna avere un certo ritorno economico. Resta dunque in piedi la nostra proposta politica ma a questi dati numerici vogliamo una risposta, o si smentiscono o devono essere dati con chiarezza. Siamo gli amministratori di questa città e non dei paesi limitrofi”.
Massimo Commodaro (Mario Occhiuto Sindaco), “la domanda di trasporto pubblico nell’area urbana. Questo è il punto. 35mila persone al giorno raggiungono l’UniCal, quasi 18mila usano l’auto. Basta questo a dimostrare il livello alto della domanda. Su molte misure le amministrazioni si sono divise, sulla circolare veloce no. C’è una visione del trasporto pubblico che non può essere di tipo ragionieristico ma deve guardare alla qualità della vita dei cittadini dell’area urbana. Serve allora l'atto di coraggio che questo Comune sta portando avanti, Come amministratori bisogna portare avanti questa battaglia di civiltà e ritengo che anche l’opposizione dovrebbe starci accanto. Andremo avanti e ci auguriamo che la regione Calabria tuteli un diritto di questi soggetti”.
Replica dell'Assessore Nicola Mayerà
Nella sua replica l'assessore alla mobilità Nicola Mayerà, dopo aver difeso l'operato del direttore generale dell'Amaco, affermando (in risposta a quanto chiesto da Perri) che non è competenza del Comune la sua ipotetica rimozione, interviene poi sui conti dell'Amaco. “I corrispettivi che la Regione dà alle aziende di trasporto pubblico locale – afferma - stanno inficiando l’azione dell’Amaco poiché la Regione è in ritardo di 4milioni di euro, provocando annualmente oneri passivi che incidono sulla perdita di bilancio, e parliamo di 40/50mila euro all’anno. Se parliamo invece di trasferimento di fondi per i servizi, è nella passata legislatura che l'Amministrazione comunale non ha mai retribuito l’Amaco per i suoi servizi.
Si è evidenziata l'esigenza di programmazione e di strategia: Questa Amministrazione è una delle poche che in materia sta attuando una serie di attività, anche col passaggio in Consiglio, ultimo è il piano della sosta. Abbiamo iniziato la programmazione della mobilità sostenibile per accedere a finanziamenti comunitari immediati. È dunque una Amministrazione che fa strategia e programmazione, muovendosi dalle emergenze.
Sulla questione dei veicoli, c’è da dire che sono stati acquistati in Germania ben 4 autobus, rispettivamente al costo di 20mila, 31mila, 29mila e 30mila euro. Costi irrisori rispetto al prezzo di mercato dei mezzi, nessuno avrebbe potuto fare meglio.
E poi sui servizi. Non facciamo servizi gratis ma sono tutti sbigliettati. Nell’ultimo periodo, grazie all’aumento dell’utenza, sono entrati nelle casse dell’Amaco 11mila euro. Non facciamo beneficenza, ma un giusto servizio adeguato alle tasche del cittadino e alle casse dell’Amministrazione. C’è poi il contributo pagato dai Comuni per questi servizi. Si dovrebbe arrivare a coprire il costo vivo del servizio stesso. Ma se anche non fosse così, dovremmo calcolare il costo sociale che deriva da una serie di fattori tutti riconducibili al benessere del cittadino, e per cittadino non intendiamo solo quello di Cosenza. Fare campanilismo su questo argomento mi sembra pretestuoso.
Sulla legge 23 che citava Quintieri, c’è un altro punto: due Comuni possono mettersi insieme per fare un servizio perché vicini a un centro di interesse. L’Università della Calabria si identifica quale maggiore centro di interesse della nostra area urbana.
Sul bilancio dell'Amaco, i dati che posso trasferire sono quelli del 2012 con 70mila euro di perdita, scesi a 42mila nel 2013. Questi i dati disponibili, in attesa del consuntivo 2014 a giugno e del bilancio di previsione.
Mi fermo poi sui servizi che hanno una rilevanza sociale. L’Amaco non ha solo un valore riconducibile a costi/ricavi, ma ha anche una funzione sociale, ma non vedo motivo di allarmismi su presunti mancati ricavi”.

Sospesi i lavori per una Conferenza dei Capigruppo, si rientra in aula con due documenti. Prima ancora di concederne la lettura, il Presidente del Consiglio informa l'aula delle dimissioni del consigliere Roberto Sacco dalla Commissione Lavori Pubblici.
Nelle dichiarazioni di voto si evidenzia quella di Enzo Paolini (PSE) per il quale “rispetto a quanto scritto nello statuto dell'Amaco non si capisce come si possa effettuare un servizio per un altro Comune anche se si parla di conurbazione. Il peso economico non può gravare solo sulle spalle dei cosentini. Per il servizio abusivo Cosenza-Rende l'Amaco fa pagare 1 solo euro rispetto all’1,60 che pratica sul territorio cittadino”.
Dai banchi della maggioranza, Carmelo Salerno (Forza Italia), a proposito della circolare Cosenza-Università, ribadisce “siamo a favore e si deve trattare di un servizio urbano e non extraurbano. Se lo chiamiamo extraurbano andiamo a favorire quelle lobby di potere che da 50 anni lo gestiscono e male. E poi perché sappiamo che differenza di qualità c’è tra servizio extraurbano e urbano in termini di frequenza delle corse. Il servizio urbano, se interpretiamo la legge nell’interesse dei cittadini, può essere effettuato quando c’è continuità urbana. Così si era espresso anche il dirigente regionale di settore, dicendo come l'accordo tra i Comuni di Cosenza e Rende fosse atto propedeutico a questo tipo di servizio. Poi sono intervenute le lobby ed è arrivato il parere negativo dell’avvocatura”.
Per una precisazione interviene anche il vicesindaco Luciano Vigna per il quale “il problema sul controllo dei numeri della partecipata non ci sarà più dal prossimo anno in quanto la legge ha introdotto il bilancio consolidato. Ogni singola scelta che la governance Amaco farà, avrà influenza diretta sui conti comunali. E quindi ci saranno tutti i controlli a supporto, sia previsionali che di giudizio rispetto agli obiettivi raggiunti.
L'Amaco è una SpA a tutti gli effetti. La difficoltà di questa Amministrazione è stata notevole avendo dovuto versare 5 milioni e mezzo di euro (il debito regresso dell'Amaco nei confronti dell’Amministrazione) e oggi c'è ancora una situazione debitoria di 1 milione e mezzo di euro. In questo contesto ci sono grandi margini di miglioramento soprattutto in virtù della riforma che cambierà l’economia della nostra partecipata. Se consideriamo l'Amaco come società che opera sul territorio, anche come gestione dei parcheggi e non solo come trasporto, si può pensare ad un miglioramento della situazione economico-finanziaria. Dal prossimo bilancio di previsione c'è il mio impegno ad assorbire l'impatto della partecipata nei nostri conti”.

Autore: Annarita Callari