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Piano di riequilibrio comunale approvato dalla Corte dei Conti: finalmente scongiurato il dissesto finanziario dell'Ente. La soddisfazione del sindaco Mario Occhiuto

foto sindaco occhiuto
03 dic 2014

Le sezioni riunite della Corte dei conti nazionale, per come già annunciato dal vicesindaco e assessore al Bilancio Luciano Vigna, hanno approvato il piano di riequilibrio finanziario presentato dall’Amministrazione comunale di Cosenza in riferimento alla situazione debitoria e al deficit di bilancio degli anni precedenti al 2010, anteriore dunque all’amministrazione Occhiuto, scongiurando così per l'Ente l'ipotesi di dichiarazione di dissesto.
“Questa approvazione - dichiara il sindaco Mario Occhiuto - sancisce ufficialmente quali siano stati i primi positivi effetti delle attività di risanamento avviate con il piano di riequilibrio comunale. L’attività che abbiamo svolto in questi tre anni e mezzo di consiliatura - aggiunge con soddisfazione - ha convinto la Corte dei Conti dell’efficacia del risanamento che abbiamo attuato rispetto al deficit strutturale e alla situazione debitoria trovati ad inizio mandato. Il nostro piano risulta quindi sufficiente a risanare il bilancio così pesantemente dissestato in passato a causa di dissennate politiche clientelari oltre che di assistenzialismo e pertanto i risultati, nonostante una campagna mediatica ‘contro’, sono stati in realtà tali da indurre la Corte dei conti a promuoverci senza riserve. Questa Amministrazione - conclude il Sindaco - ha il merito di aver saputo attivare un processo di riqualificazione della città sia in termini fisici, con l’avvio di importanti opere pubbliche e di restauro di edifici e luoghi storici, sia in termini di miglioramento nei processi di gestione dei servizi pubblici, sia per avere restituito a Cosenza una centralità culturale con numerose iniziative ed eventi, nonostante la grave e delicata situazione ereditata. Tutto ciò è stato possibile soprattutto grazie a una capacità progettuale che ha consentito di utilizzare tantissime risorse strutturali europee anziché i fondi correnti di bilancio comunale”.
 

Autore: Iole Perito