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L'Assessore Davide Bruno contrario alla chiusura dei posti di polizia in città. Appello anche del consigliere Francesco Spadafora

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12 nov 2014

“La paventata chiusura dei posti di polizia ferroviaria e delle telecomunicazioni di Cosenza va assolutamente scongiurata, rappresentando due presidi di legalità indispensabili per la tutela della sicurezza dei cittadini”.
Lo sostiene in una dichiarazione l’Assessore ai giovani e al futuro e al Web 2.0, Davide Bruno che ha raccolto l’appello lanciato in questi giorni dal Sindacato Autonomo di Polizia.
“Se malauguratamente – sottolinea Bruno - il disegno del Dipartimento della Polizia di Stato dovesse concretizzarsi, saremmo di fronte ad una vera e propria contraddizione in termini, soprattutto per quanto attiene il posto di polizia delle Telecomunicazioni. E’ impensabile, infatti, che si smantelli la sezione della polizia postale, mentre nello stesso storico edificio che attualmente la ospita (il Palazzo delle Poste Vecchie di Piazza Crispi) è in via di realizzazione il progetto del Distretto tecnologico della Sicurezza informatica, insediamento frutto di un partenariato tra “Poste Italiane S.P.A. e Comune di Cosenza.
Una realizzazione il cui obiettivo è quello di dar vita ad una “Teknocity” all’avanguardia , progettata per cogliere i segnali delle nuove culture digitali, per individuare e comunicare le ricerche più avanzate e fare da ponte tra lo sviluppo tecnologico e l’impatto che quest’ultimo ha nella vita sociale.
Auspico, pertanto, che il disegno del Dipartimento della Polizia di Stato possa rientrare restituendo al presidio della polizia postale il ruolo che gli è proprio, a tutela della sicurezza e della legalità”.

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 Il consigliere Francesco Spadafora torna sulla problematica della chiusura a Cosenza di alcune sezioni specifiche della Polizia, quella delle Telecomunicazioni ed il posto di Polizia Ferroviaria di Vaglio Lise.
Il rappresentante forzista in Consiglio comunale non esita a definirlo “un errore imperdonabile” per scongiurare il quale “avevo già lanciato un appello, interessando anche i nostri rappresentanti parlamentari Purtroppo, quella che sembrava un’ipotesi, oggi si sta rivelando essere una triste certezza”.
“Comprensibili e giustificate – continua Spadafora - sono le esigenze della cosiddetta ‘spending review’; tuttavia, se tagli devono essere, questi vanno operati con cognizione di causa. Senza cioè mortificare le risorse esistenti, depauperandole di eccellenze riconosciute in ambito nazionale come la sezione della Polizia postale, o di un ufficio, quello della Polfer, che si è sempre contraddistinto per le attività di contrasto al crimine. Ragioni in difesa delle quali - conclude Francesco Spadafora - mi auguro che le istituzioni locali facciano rete a tutela della sorte di due presìdi di sicurezza che hanno fatto della vicinanza e del supporto ai cittadini un’autentica ragion d’essere”.
 

Autore: Giuseppe Di Donna